venerdì 31 maggio 2013

non si vedono ma siamo a meno quattro kg

 
sulla scia della mia dieta vi lascio questa ricettuzza picchi troppo buona era. Niente di che eh? Avìa accattatu un filetto di pisci persicuc'era puru  'u tonnu ma fa veleno per ora. Ho aperto il frigo e affacciaru,  una zucchina napoletana e una decina di peperoncini verdi...scigghìa la zucchina picchì a conti fatti era di più; la dispensa s'illuminò con 'sti cucunci sotto sale e dall'orticello pigghiai qualche rametto di maggiorana. Ah, dimenticavo che per ciavurari 'n'anticchia ci grattugiai dello zenzero friscu, friscu, mancu fussi pisci.
per due cristiani pigghiati:
un filetto di pesce persico da 350 g
una manciata di cucunci
una zucchina napoletana
tre apici di maggiorana
due cm di zenzero
olio extra vergine d'oliva
un piccolo spicchio d'aglio
sale
pepe



 in una larga padella antiaderente  versate un dito e mezzo d'acqua e un cucchiaio d'olio; adagiate il pesce e, sopra, la zucchine tagliate a rondelle sottili con una mandolina. La zucchina che avanza tritatela grossolanamente e disponetela ai lati del pesce, salate leggermente.Tagliate a rondelle i cucunci dopo averli sciacquati ben bene e disponeteli sopra le zucchine, tritate l'aglio e fatelo piccolo piccolo, grattugiate lo zenzero e distribuite anche una macinata di pepe. Cuocete su fiamma moderata coperto per circa 15 minuti, distribuite le foglioline di maggiorana e servite.

sabato 25 maggio 2013

Frutta a tinchitè

La frutta di primavera è fantastica, quella estiva a seguire mi fa impazzire, succulenta, fresca, dissetante. Questa torta mescola frutta di periodi diversi; le mele si trovano tutto l'anno ma sarebbero di stagione da agosto a ottobre, le fragole sono in linea con il mese di maggio, i mirtilli li avevo surgelati alla fine di luglio scorso e andavano consumati. Che vu dicu a fari? Con una base simile potremmo utilizzare la frutta di stagione che più ci aggrada. Ho utilizzato ingredienti secchi non raffinati per una consistenza granulosa e rustica nonostante sia una torta morbidissima.
Torta speziata alla frutta
per 10 cristiani
tempo di preparazione 15 minuti
tempo di cottura 40 minuti
ingredienti:
250 g di zucchero di canna
4 uova grosse
125 g di yogurt bianco senza zucchero
240 g di burro morbido
200 g di farina di grano duro
150 g di farina di grano saraceno
150 g di fragole tagliate a pezzetti
una decina di fragole intere
1 mela grossa
200 g di mirtilli
2 cm di zenzero grattugiato
un pizzico di sale
10 g di lievito chimico
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
sbattete il burro con lo zucchero, la vaniglia e lo zenzero grattugiato. Unite un uovo alla volta e fate amalgamare il precedente prima di inserire il successivo: unite lo yogurt e infine le farine con il lievito. Con un cucchiaio di legno mescolate le fragole a pezzetti e distribuite in una teglia da 32 cm, imburrata e infarinata con una manciata di farina di grano saraceno. Livellate con una spatola e aggiungete, a raggiera, la mela tagliata a fettine sottili, le fragole e i mirtilli. Distribuite un paio di manciate di zucchero di canna e infornate a 160°C per 40 minuti circa, anche se per la cottura è preferibile che vi fidiate della conoscenza del vostro forno. Fate raffreddare la torta nello stampo per circa 15 minuti prima di sformala delicatamente; se volete spolverate con dello zucchero a velo, poco prima di servire.

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giovedì 23 maggio 2013

Verde

Un colore rilassante, tranquillo e buono. Il verde colora alberi, arbusti e piantozzole di varie misure, uno sfondo puntellato dai colori dei fiori. Ma di base sempre il verde c'è, di tante sfumature. Quando progetto un giardino, seduta al tecnigrafo, mi basta chiudere gli occhi e passeggiare dentro un tripudio di verde. E' fortemente rilassante. Se poi voglio anche sentire gli odori vado al vivaio di Salvuccio e sugnu a posto ppì n'anticchia. La menta che ho usato per questa pasta l'ha propagata lui con le sue manine sante.
'Sta pasticedda facilissima è, anche troppo direi, dovete solo procurarvi ingredienti di primissima qualità, ora  pigghiate un pizzinu.
Pesto di favette e pistacchi di Bronte
ppì 4 cristiani:
350 g di mezze maniche rigate
300 g di favette già sgranate, circa un kg con il baccello
40 g di pistacchi di Bronte sgusciati e non salati
uno scalogno
150 ml di prosecco
un mazzetto di menta fresca
ricotta infornata
olio extra vergine d'oliva
sale
pepe
 Sbollentate le favette, in acqua bollente per pochi istanti, scolatele e, con santa pacienza, eliminate la cuticola e il germoglio. Tritate finemente lo scalogno,  doratelo in padella con due cucchiai d'olio extra vergine d'oliva, aggiungete le favette, 100 ml di acqua e fate stufare; quando l'acqua sarà quasi evaporata sfumate con metà del vino. Salate, pepate, spegnente e mettete le favette dentro il bicchiere del frullatore, tranne qualche cucchiaiate,  insieme con la menta pulita, i pistacchi, il prosecco rimasto e 3 cucchiai d'olio, frullate tutto. Otterrete un composto piuttosto compatto, niente ci fa, mettetelo dentro una padella capiente, aggiungete un mestolo d'acqua di cottura della pasta e fluidificate per bene, mettete da parte.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente senza buttare l'acqua di cottura e, attenti a mìa, ponetela dentro la padella con il pesto, sopra il fornello caldo spento, mescolate e amalgamate pasta e condimento; impiattate decorando con qualche favetta intera, qualche fogliolina di menta e una grattugiata di ricotta al forno. Poi mi diciìti chi manciati!


martedì 14 maggio 2013

buon compleanno mamma!


 mammina mia, bedda, duci e zuccherata, non dirmi "matri, Claudia, non facemu che mi fai la torta, siamo a dieta". Ma cos'è un compleanno senza nemmeno una tortina con su una candelina? Allora nenti fazzu? Trovai sulla rivista 'Light' di aprile del 2008 una ricettuzza che a porzione, recita la didascalia, contiene 130 calorie vi cuntu come si fa; ah, manco a dirlo, cangiai qualche cosa, ma fici i cunti e le calorie rimasero quelle...
tortine di mele leggere
per 8 tortine
2 uova codice 0 o 1
50 g di zucchero di canna
120 g di farina 0
125 ml di latte parzialmente scremato
un cucchiaino di lievito in polvere
2 mele
10 g di pinoli
cannella un cucchiaino raso
un limone
un pizzico di sale
 accendete il forno a 160°C ungete degli stampini di alluminio usa e getta e spolveratele con la farina eliminando quella in eccesso. Sbucciate le mele tagliatele a tocchetti, mettetele dentro una ciotola, spolveratele con la cannella, aggiungete la scorza del limone grattugiata e il succo del limone filtrato, mescolate e mettete da parte. Sbattete i tuorli con lo zucchero, unite poco per volta la farina setacciata con il lievito alternando con il latte, quando l'impasto risulterà troppo duro. Montate a neve ferma gli albumi e aggiungeteli al composto delicatamente mescolando con un cucchiaio di legno, con movimenti dal basso verso l'alto. Suddividete l'impasto negli stampini, distribuite le mele e i pinoli infornate per circa 15-20 minuti o fino a doratura. Per la cottura confidate sulla conoscenza del vostro forno, fate anche la prova stecchino che non guasta mai.

Soffia sulla candelina mamma, buon compleanno 


lunedì 13 maggio 2013

svolazzi in rosa

 Chi conosce Renato Ardovino sa, che il pasticcere di Real Time, da un nome a tutte le sue creazioni; considerando che ho scopiazzato più di una tecnica spiegata da lui in tv, non potevo che darmi un tono e battezzare anch'io, almeno una torta.
Quando Rossella mi ha chiesto una torta a sorpresa per Giulia, sua figlia ballerina di danza classica, ho pensato che potevo mettere in pratica l'effetto delle balze dei costumi di scena. Se siete curiosi di sapere come si fa guardate il video.
Ho realizzato un pan di spagna classico con 8 uova, cotto dentro una teglia da 30 cm, l'ho poi adagiato su un supporto in polistirolo alto 6 cm che mi è servito da base, più largo e sul quale ho collocato un foglio di acetato per isolare il pan di spagna.
per il pan di spagna:
teglia 30 cm di diametro
8 uova
240 g di farina
240 g di zucchero
un pizzico di sale
due giorni prima della consegna della torta preparate il pan di spagna: accendete il forno a 160°C (per la cottura basatevi sulla conoscenza del vostro forno), imburrate la teglia, infarinatela e eliminate quella in eccesso. Sbattete le uova con lo zucchero e il sale per almeno 20 minuti, aggiungete la farina, poco per volta, mescolando con un cucchiaio di legno, dal basso verso l'alto per non smontare il composto. Versate nella teglia e cuocete per circa 15-20 minuti fate la prova dello stecchino per verificare la cottura. Tirate fuori dal forno il dolce e fate raffreddare qualche minuto prima di sformarlo su una griglia per dolci. Fate raffreddare completamente e avvolgetelo dentro la pellicola per il riposo prima del taglio. Il giorno dopo tagliate in due il pan di spagna bagnatelo con un miscuglio di acqua, zucchero e latte: scaldate 200 ml acqua con 70 ml di latte e 20 g di zucchero; sciogliete bene lo zucchero, versate la mistura nella bottiglia per bagne e bagnate uniformemente il pan di spagna di base.
Realizzate la crema al burro, seguendo la ricetta di Renato ho usato 250 g di burro a temperatura ambiente 350 g di zucchero a velo setacciato e 10 ml di latte caldo (una goccia). Mettete gli ingredienti nella planetaria e sbattete energicamente fino a ottenere una crema. Mettete dentro un sac-a-poche usa e getta, poca crema e realizzate un cordolo sulla circonferenza della torta e preparate la farcitura. Sbattete con le fruste elettriche, 400 g di mascarpone e 300 g di crema di pistacchio. Mettete la crema ottenuta dentro un sac-a-poche usa e getta e farcite la torta con movimenti circolari dall'esterno verso l'interno. Bagnate anche il coperchio della torta, con delicatezza ponetelo a copertura e passate in frigo per almeno un'ora, trascorso questo tempo, con una spatola rivestite la torta con la crema al burro e ponetela in frigo ancora per un paio d'ore. Stendete la pasta di zucchero rosa chiaro rivestite la torta e la base del polistirolo, applicate le decorazioni e finite con un nastro in tinta. Fate riposare la torta in frigo ancora una notte prima della consegna.

giovedì 9 maggio 2013

sempre a dieta sono

e per fortuna, mangiare in questa stagione, rende piacevole anche un'insalata. Ho realizzato anche una cosa, il mio cervello, per rimanere connesso alla dieta, deve considerare un certo tipo di lavoro per arrivare all'obiettivo. Se la mattina ho parecchie cosa da fare, la mia testa non pensa a mangiare. Al contrario 'u ciriveddu macìna sempre una parola "manciari" e non si può. Allora, siccome sugnu giniusa, ingegnosa, il lavoro di preparazione deve essere lungo, assaporo il risultato finale senza sgarrare.Che fatica prendersi in giro ahahahah.

Insalata di asparagi e fave
per due cristiani
preparazione 40 minuti 
cottura: 25 minuti
500 g di asparagi 
800 g di fave da sgranare
mezzo radicchio
un piccolo scalogno
un cucchiaino d'olio extra vergine d'oliva
basilico
per l'emulsione
un cucchiaio di crema di aceto di mele
due cucchiai d'olio extra vergine d'oliva
la scorza di mezzo limone gratugiata
sale
pepe

 sgranate le fave, eliminate la cuticola che le ricopre e stufatele in padella con un cucchiaino d'olio e un bicchiere e mezzo d'acqua. Appena saranno tenere spegnete e lasciate raffreddare. Pulite i gambi degli asparagi, lavateli e eliminate la parte più dura; cuoceteli in acqua bollente salata per dieci minuti, dentro la pentola alta. Scolateli e tagliateli a pezzi dopo averli fatti raffreddare. In  una ciotola mescolate gli ingredienti cotti, il radicchio affettato finemente, lo scalogno tagliato a rondelle e il basilico. Preparate l'emulsione mescolando gli ingredienti sbattendoli con una forchetta, versate sull'insalata, mescolate e servite.

Ciotole di Andrea Branciforti, Caltagirone

domenica 5 maggio 2013

'A cubbaita o giuggiulena

Oggi è il primo compleanno di Scorza d'arancia su Sicily Present, il giornale on line dei siciliani e del mondo che vuole appartenere alla Sicilia bedda. Da un anno, dicevo, trovate il mio contributo settimanale legato alla domenica, giorno che, tipicamente, vede le famiglie riunite; cucina regionale e non solo, qualche aneddoto e parecchie suggestioni corrono tra le righe tra ingredienti e consigli. Tutto il giornale è permeato da qualità di contenuti, v'invito  a sfogliare quelle pagine, ne rimarrete  ammaliati. 

Oggi la ricetta coincide per festeggiare a "reti unificate", questo compleanno. Un dolcino velocissimo da realizzare e anche da mangiare. Andate su Sicily Present a leggere perché, in Sicilia, il sesamo lo chiamiamo cimino...   
100 g di sesamo
200 g di zucchero
75 g di miele
Olio di semi q.b.
Con un pennello da cucina oleate un piano di marmo. In un pentolino mettete lo zucchero, ponete su fuoco leggìo e fate sciogliere completamente, unite il miele e portate a cottura fino a quando il composto assume un colore ambrato aggiungete il sesamo e mescolate per amalgamare gli ingredienti.  Versate il miscuglio sul piano di marmo e, con una spatola per dolci ben oleata, distribuite in uno strato sottile anche se la tradizione vorrebbe uno spessore di circa uno o due centimetri. Fate raffreddare completamente e poi tagliate a pezzi.