venerdì 30 agosto 2013

che dicevamo?

ah, si; che l'estate sta finendo. Prova ne sono i temporali estivi che annunciano l'imminenza della conclusione e il calendario che oggi 'recita': 30 agosto. Il caldo certo continuerà, sono sicura, non solo qui in Sicilia un po' ovunque ma già da settembre si ritorna, forse solo mentalmente, al solito tran tran della vita quotidiana lontano dalle vacanze e dal mare, per chi ci va. Il solito ciclo che finisce, il solito cerchio che si chiude per dare sfogo alla latata di quelli che amano la frescura di una bella scaricata d'acqua e dell'andante morbido settembrino. Mi appare giusto e inviolabile. 
Per quanto mi riguarda continuo la mia vita cucinando piatti che l'estate, e 'na poco di sicilianitudine, ce l'hanno dentro.
involtini di calamari a ghiotta
Per due cristiani
tempo di preparazione: un'ora
difficoltà: facile
tempo di cottura 15 minuti
800 g di calamari piccoli
50 g di pangrattato
15 g di parmigiano grattugiato
un mazzetto di prezzemolo
100 g di olive verdi snocciolate
15 g di capperi sotto sale
300 ml di salsa di pomodoro
una cipolla di Tropea
una costa di sedano
uno spicchio d'aglio rosso di Nubia
un peperoncino rosso
un cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva
sale
pepe

 pulite i calamari, eliminate la pelle, gli occhi, la bocca e le interiora. Sciacquateli sotto l'acqua corrente e tamponateli con carta da cucina;
 tritate finemente i tentacoli e metteteli in una terrina con il pangrattato, il parmigiano, 'n'anticchia di sale, pepe e il prezzemolo tritato. Tagliate le sacche dei calamaretti con le forbici realizzando una braciola. Mescolate il ripieno con un cucchiaino d'olio, stendete i filetti di calamaro, riempiteli con una parte del ripieno e richiudeteli per formare un involtino che infilzerete con uno spiedino. In un tegame di terracotta con i bordi bassi soffriggete un battuto di cipolla, aglio e sedano, aggiungete le olive tagliate a metà, i capperi, il peperoncino e la salsa; aggiustate di sale, mescolate per amalgamare e ponete gli spiedini nel tegame, irrorateli con la salsa, coprite con un coperchio e cuocete per circa 10 minuti. Servite gli involtini su un letto di ghiotta.









lunedì 26 agosto 2013

Una gita alla Scala dei Turchi

E come i personaggi di un romanzo del Sommo Maestro ficiru 'Una gita a Tindari' noi, che siamo i personaggi di noi stessi e considerando che Tindari già la vittimu, nnì ficimu una gita alla Scala dei Turchi ma, per fortuna, non ci fu mancu n'ammazzatina. I luoghi dell'agrigentino sono quelli narrati da Camilleri nei suoi racconti di Vigata e io m'arricriavi ddù voti.
 Il bianco abbacinante della roccia di marna è scandito da morbide curve formanti una scala naturale sulla quale, si racconta, i pirati turchi e saraceni s'inerpicavano trovando un sicuro approdo nella caletta vicina.
In ogni gita che si rispetti il pranzo avi a essiri a saccu quindi sfruttando un'idea che mi diede me mà pigghiai i panini che ccà chiamanu 'sempre freschi'.Trattasi di pane morbido con una leggera crosticina croccante appena sfornato e con parecchia mollica; il nome non ci azzecca niente con il prodotto perché, dopo qualche ora diventa gommoso.  Per non di meno a ciò, per questa ehm, ricetta? è perfetto! Vi serve, inoltre una bella parmigiana di melanzane realizzata friggendo tre melanzane grosse, cuocendo 750 ml di saRsa di pumaruoru e impiattandola un giorno prima, condita con parmigiano e basilico a tinchitè. Il trucco della mamà, meritevole di menzione, consiste nel togliere la calotta al panino, svuotarlo dalla mollica, con uno scavino o un cuteddu e poi riempirlo fino a scoppiare di parmigiana o di una cosa (s)gocciolante simile. Poi al momento di addentarlo nemmeno una goccia di quella bontà fuoriesce dal panino, nenti si pedde, tutto si mancia...geniale! 



mercoledì 21 agosto 2013

pesto di pistacchio

Non vi seccate se vi posto un altro piatto di pasta vero? Sto facendo la dieta della pasta e così pensavo che potesse interessare a qualcuno, come? No, non della mia dieta ma della ricetta. Tutto comincia l'altra mattina quando mi telefona mia cugina Eliana che mi dissi: ma tu non ce l'hai una ricetta di pesto di pistacchi? 'Ncà cettu che ce l'haiu ma non l'ho mai realizzata aspè, ci dissi, ca ci proviamo; e così finiu che manciammu, a pranzo, un bel piatto che rifarò aggiungendo 'n'anticchia di vino bianco.

per due cristiani
180 g di fettuccine
25 g di pistacchi non salati più qualcuno per la guarnizione
uno spicchio d'aglio di Nubia fresco
40 g di olio extra vergine d'oliva
30 g di parmigiano grattugiato
5 g di pinoli
noce moscata
sale
pepe
macinate nel mortaio l'aglio con un pizzico di sale. Aggiungete i pistacchi e continuate a macinare, unite i pinoli, il parmigiano sempre macinando; aggiungete metà dell'olio amalgamando il composto sempre macinando con movimenti rotatori, finite con tutto l'olio la noce moscata e il pepe. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, nel frattempo versate il pesto dentro una ciotola capiente, aggiungete due cucchiai di acqua di cottura della pasta e mescolate realizzando una crema. Quando la pasta sarà cotta, prelevatela dalla pentola con delle pinze, ponetela nel contenitore con il pesto e amalgamate aggiungendo uno o due cucchiai di acqua di cottura della pasta ove fosse necessario per avere un condimento cremoso. Servite subito.

lunedì 19 agosto 2013

condimento con la pasta

la mia amica Valeria lo sa, io adoro mangiare la pasta e mi piace molto condita. Volendo, questa quantità potrebbe bastare per 3 persone ma noi due eravamo, sapiti chi fici? Considerando che la pasta che ho usato era all'uovo ci nnì calai di meno, quindi finiu che il condimento era insaporito dalla pasta anziché il contrario, che fà v'affinniti?
preparazione: 20 minuti
cottura: 30 minuti
difficoltà: facile
per due cristiani
160 g di fettuccine all'uovo
un peperone giallo piccolo
una zucchina piccola
mezza cipolla di tropea
una costa di sedano
150 g di fagiolini
50 ml di brandy
un peperoncino piccante
150 g di pomodorini datterino
2 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva
ricotta salata
cuocete i fagiolini in abbondante acqua salata, scolateli e tagliateli a pezzetti; tritate la cipolla e il sedano, poneteli in un wok con l'olio e cuocete per pochi minuti, appena la cipolla è appassita aggiungere il peperone tagliato a listarelle sottili, mescolate e sfumate con il brandy. Unite la zucchina, il peperoncino e 100 ml di acqua di cottura dei fagiolini, coprite e cuocete per 10 minuti, unite i pomodorini lavati e tagliati a rondelle e i fagiolini, coprite e cuocete ancora 10 minuti. Cuocete la pasta nell'acqua di cottura dei fagiolini, scolatela al dente direttamente nel wok e fate saltare due minuti,servite subito con una grattugiata di ricotta salata

mercoledì 14 agosto 2013

il (quasi) tutto fresco

buona veramente; veloce e pratica se hai un piccolo giardino con le erbe aromatiche. Il valore di questo piatto è dato dagli ingredienti freschi, le erbette ciavuruse appena raccolte, il peperoncino fresco, l'aglio nuovo e la cipolla duci di Tropea e un formato di pasta che resta al dente, ho usato una marca siciliana che nulla ha da invidiare ai brand più famosi, provate e dicitimi, Tommasini de noialtri. 
Spaghettoni alle erbe aromatiche
per due cristiani
difficoltà facile
preparazione 15 minuti
cottura 11 minuti
200 g di spaghettoni
una decina di foglie di salvia
un ciuffo di prezzemolo
due rametti di rosmarino
un mazzetto di menta 
4 foglie di alloro
due rametti di maggiorana
uno spicchio d'aglio
mezza cipolla di tropea
un'acciuga sott'olio
un peperoncino
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
80 g di formaggio morbido 
3 cucchiai di brandy

tritate finemente aglio e cipolla, trasferiteli in un wok e soffriggeteli con l'olio e l'acciuga. Unite le erbe aromatiche tritate finemente e fate saltare un minuto, sfumate con il brandy. Portate a bollore abbondante acqua salata, buttate gli spaghettoni e portate a cottura. Nel frattempo sciogliete il formaggio dentro il wok, con un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta, aggiungete il peperoncino affettato e mescolate con gli spaghettoni cotti al dente, diluendo con 4 o cinque cucchiai di acqua di cottura per rendere fluida la crema di erbe aromatiche. Servite immediatamente.


martedì 13 agosto 2013

bon tempu e malu tempu...


...non dura tuttu 'u tempu.
Un famoso proverbio per dire che l'estate, per me,  finisce il primo agosto; probabilmente perché comincio a prendere il sole ad aprile e, dopo quattro mesi, mi sembra che i raggi non scaldino più come sempre, ma comincino a bruciare meno. Punti di vista astrali certo, intanto le cicale cantano inesorabilmente e senza tregua, loro inneggiano al caldo, all'afa agostana che, nonostante qualche acquazzone anticipato rispetto al canonico di ferragosto o successivo a tale giorno, procede imperterrita. Per me è finita qui.
biscotti allo zenzero
150 g di burro morbido
250 g di farina 00
50 g di farina di Kamut
15 g di zenzero fresco grattugiato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di chiodi di garofano macinati
un pizzico di sale
110 g di zucchero di canna
1 uovo
zucchero a velo per decorare
impastate tutti gli ingredienti tranne lo zucchero a velo, amalgamate bene e poi realizzate due filoncini di circa 5 cm di diametro. Avvolgeteli nella pellicola e poneteli in frigo per almeno un'ora. Accendete il forno a 180°C, foderate due placche con la carta forno e tirate fuori dal frigo un cilindro per volta, eliminate la pellicola e affettatelo con uno spessore di 5 mm. Disponete i biscotti su una placca e cuocete per circa 13 minuti o fino a quando il fondo risulterà dorato e la superficie bianca, sfornate e fate raffreddare nella teglia, se volete spolverate con lo zucchero a velo.

lunedì 5 agosto 2013

Caldo?

Pochi non amano la nutella ma esistono sulla faccia della terra, lo so. I gusti non si discutono, ci mancassi... MA, se la ami la amerai per sempre anche dopo averne mangiata talmente tanta, a palettate, da essere (quasi) disgustato. Ai miei tempi il cioccolato, in toto, non si mangiava mai d'estate, ma picchì, mi chiedo oggi, dopo 'na para d'anni chi passaru. In effetti, figghioli miei diciamolo, non c'è motivo. Se poi mi diciti che "c'è caldo, che 'palle' accendere il forno, non se ne può più di calore, fammi 'na cosa fresca" allora dico "occhei, ti preparo un cheesecake alla nutella arricchita di fettine di pesche tagliate sottili sottili che non potete dire di no"
Volete sapere la verità? Non ero sicura sicura del risultato finale; mi dicevo: ok pesche e cioccolato ma pesche e nutella? Non è lo stesso, allora nenti fici? Ho preparato il ripieno alla nutella e poi ci ho 'pucciato' dentro una fettina di pesca...
lasciatevi pregare, appuntatevi 'sta ricetta
per 10 cristiani
tempo di preparazione: 30 minuti
tempo di riposo: 7 ore 
difficoltà: facile
270 g di biscotti digestive
100 g di burro
500 g di philadelphia
80 g di zucchero a velo setacciato
300 g di Nutella
500 ml di panna
50 g di zucchero a velo setacciato
2 pesche a pasta bianca
Tirate fuori dal frigo il formaggio e portatelo a temperatura ambiente. Sciogliete il burro e mescolatelo ai biscotti ridotti in farina. Foderate con carta forno, il fondo di uno stampo apribile di 22 cm di diametro, sigillatelo con la cerniera e distribuite il composto di biscotti e burro. Livellate con un batticarne e riponete la teglia in frigo. In una ciotola sbattete con le fruste elettriche, il formaggio con 80 g di zucchero a velo, unite la nutella e continuate a sbattere fino a ottenere una crema. Unite 250 g di panna semi montata con 25 g di zucchero mescolate con una spatola, delicatamente per amalgamare. Versate dentro la teglia, livellate e riponete in frigo per almeno 4 ore. Montate la panna rimasta con lo zucchero avanzato, distribuite sulla crema alla nutella e ripassate in frigo per ancora un'ora. Lavate le pesche asciugatele, tagliatele a metà eliminando il nocciolo. Affettatele sottili con una mandolina e distribuitele formando a cerchi concentrici dall'esterno verso l'interno. Passate per un paio d'ore nel surgelatore prima di servire.


giovedì 1 agosto 2013

Grassi buoni

no, dico... ve ne siate addunati? Vi siete accorti che siamo entrati nel mese di agosto? Siamo all'apice della ricchezza, i prodotti dell'orto sono favolosi, adoro l'esagerata varietà di frutta e verdura; i colori sono strepitosi non sembra anche a voi? E' l'estate, la stagione che mi rappresenta, la stagione che mi piace di più; il caldo appiccicaticcio, le passate di scirocco, il mare, il sole e relax a tinchitè. Questo è un periodo che rallegra l'anima e l'alleggerisce in modo quasi naturale, cucinare adesso permette alla fantasia di cavalcare onde colorate. Ho mangiato tonnellate di sarde quest'anno, mi hanno detto che contengono Omega 3, i grassi "buoni" che fanno bene, mi sono lanciata e le ho realizzate in "mille" modi che trovate sul libro Omega Me, ricettario realizzato in collaborazione con Valle', edito da Trenta Editore  e sul sito www.omegame.it . Se vi capita di sfogliare il libro resterete alluccuti per l'abbondanza di ricette e di foto realizzate da quattro, anzi da cinque food blogger accomunati dall'insostituibile e infaticabile lavoro di quattro dietisti e nutrizionisti.
Ultima, in ordine di sfornata, questa teglia di verdure e sardelle ripiene, assettatevi, "a favorire"!
Sardelle ripiene con peperoni e cuori di bue
per 2 cristiani
preparazione: 30 minuti
cottura: 45 minuti
100 g di pangrattato
30 g di parmigiano grattugiato
30 g di pistacchi tritati
mezzo spicchio d'aglio tritato
qualche foglia di prezzemolo
una costa di sedano
un peperone rosso
un peperone giallo
2 pomodori "cuore di bue"
20 sarde pulite e aperte a libro
2 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
Lavate i peperoni, asciugateli tagliateli a metà, eliminate i semi e il picciolo; tagliateli in quarti e poi a listarelle.
lavate un pomodoro, eliminate la calotta, tagliateli a metà e poi a fettine.
foderate una teglia rotonda con della carta forno, distribuite sul bordo le fettine di pomodoro e al centro i peperoni. Salate, pepate, distribuite una presa di origano e un cucchiaio di olio. Infornate per 15 minuti a 180°C 
 
Preparate il ripieno, mescolando il pangrattato, i pistacchi, l'aglio e il sedano tritato. Adagiate su un tagliare 10 sarde con la pelle rivolta verso il basso, salatele leggermente, distribuite il pangrattato condito e copritele con l'altra sarda; posizionatele a raggiera sui peperoni.
 Lavate l'ultimo pomodoro, eliminate la calotta e svuotatelo utilizzando uno scavino, salate poco l'interno, riempitelo con il pangrattato condito rimasto e collocatelo al centro della teglia, irrorate con un cucchiaio di olio e infornate per mezz'ora. 
 
Distribuite nei piatti mezzo pomodoro, cinque sardelle ripiene e le verdure di contorno.