La rete ci supporta, ci sostiene. Lo dico per chi legge ma anche per chi scrive e poi va a leggere altrove. In poche parole parlo di me in quanto blogger che scrivo, leggo e provo ricette. Navigo, googlo (sempre che si scriva così), traduco o meglio faccio tradurre in automatico e scopro mondi nuovi semplicemente stannu assittata 'ntu divanu. Quando arriva l'ispirazione, dettata da un ingrediente o da una foto che mi acchiappa, scatta, come se fosse un automatismo, il "bisogno" di realizzare quella ricetta. Poi, se quel bisogno te lo instillano due ragazze che conosci la strada del ri_fare è tutta in discesa e con il vento a favore. Una delle due lancia un post affiliato agli automatismi di prima con foto e post allettanti e l'altra la segue a ruota. Ditemi, come posso non realizzare quelle adorabili e morbidissime brioches? Mi chiedo, ora che le ho provate, come faciti vui?
Ho seguito il procedimento di Sarah per comodità, facìti come vulìti, il risultato è 'u stissu. Ah, dimenticavo non avevo lievito disidratato ma niente ci fa ho usato quello fresco; chistu ppì diri che la prova del TRE funzionau, cioè tre persone ficiru 'sta ricetta mettendo un pezzetto di coriceddu proprio ma sempre strepitose venunu, se non cambiate l'essenziale
Ingredienti:
500 g di farina manitoba
200 g di latte
200 g di panna acida
100 g di zucchero di canna
2 uova
6 g di lievito di birra
i semi di una bacca di vaniglia
un pizzico di sale
Queste brioscine o briochine per non offendere i più, non sono molto dolci, si posso mangiare con i formaggi e le confetture per la versione salata o farcire con altre creme o marmellate per la versione dolce. Ciò che stupisce è la morbidezza del prodotto finito.Nel bicchiere della planetaria mettete la farina, lo zucchero, il lievito sbriciolato e i semi della vaniglia, azionare la macchina al minimo, con il gancio a uncino, aggiungete poco per volta le uova, il latte e la panna acida e il sale, dopo aver unito tutti gli ingredienti fate lavorare la macchina fino a quando l'impasto si staccherà dal bicchiere attorcigliandosi al gancio mantenendosi sempre molto idratato.
Ponete dentro un contenitore capiente coperto con della pellicola e mettetelo in frigo per tutta la notte. Il giorno dopo realizzate dei panetti, lavorate leggermente l'impasto con pochissima farina d'appoggio e realizzate dei panetti di circa 55 g; poneteli in una teglia a misura del forno standard di 60 cm, distanziati tra loro. Ponete la teglia nel forno spento con la luce di cortesia accesa e fate lievitare fino al raddoppio, un paio d'ore basteranno. Tirate fuori la teglia dal forno, accendetelo e portatelo a una temperatura di 150-160° dipende dalla potenza del vostro forno. Infornate e cuocete per circa 20-25 minuti; fate raffreddare nella teglia.