sabato 30 agosto 2014

altro giro altra corsa


In effetti dovrei correre, mi farebbe bene, credo.
Vedo molta gente che si attrezza con scarpe strepitose, abbigliamento da urlo, occhialetti aggressivi e fiato da vendere, ah! come vi ammiro, seduta però; vi supero con l'auto e già sono stanca. Niè, troppo faticoso, non ho l'età, e nemmeno le scarpe da jogging, le mie sono tutte tacco 12-13 cm. Lascio a voi l'asfalto io mi tengo quei cinque chili di troppo, oramà mi ci sono affezionata. Anzi, mi sparo qualche altra cartuccia, tanto che può succede se appoggio un'altra maniglia dell'amore sui fianchi? Ve lo dico io che lo so, niente ci fa, poi oggi è sabato ed è risaputo che il sabato, in tutte le mie diete, è libero, esattamente come gli altri giorni. Sacrifici sono!

Morbida tortina alla frutta 
per otto cristiani:
2 uova
3 albumi
un cucchiaino di estratto di vaniglia
70 g di zucchero di canna
80 g di farina
mezza bustina di lievito (8 g)
montate a neve tre albumi, aggiungete 20 g di zucchero di canna e continuate a sbattere la meringa fino a quando sarà lucida e farà i picchi. In un pentolino sciogliete 30 g di burro, togliete dal fuoco e aggiungete un cucchiaino di estratto di vaniglia con 60 ml di latte e mescolate
in una ciotola montate due uova con 50 g di zucchero di canna e un pizzico di sale, lavorate per almeno 10 minuti, dovranno diventare di un giallo chiaro e molto spumosi; unite gli albumi montati a neve con dei movimenti delicati, dal basso verso l'alto. Aggiungete anche la farina setacciata con il lievito e il mix di burro.
versate dentro una teglia di  20 cm di diametro, precedentemente imburrata e infarinata, infornate a 180°C per circa 30 minuti. Il mio forno strepitoso cuoce a 170°C in modalità 'ventilato' a freddo, questo per ribadire che per la cottura basatevi sulla conoscenza del vostro forno.
per il ripieno e la finitura
500 ml di panna fresca
50 g di zucchero a velo
frutta a piacere
io ho usato fettine sottili di mango
circa 200 g di mirtilli
una decina di more

giovedì 28 agosto 2014

un'idea ce l'hai?


Attia dico, quannu vai al supermarket devi avere le idee chiare, non puoi riempire il carrello a tinchitè, senza un'idea precisa, un progetto chiaro, un accostamento di sapori, colori e una prospettiva, anche vaga, di ciavuru. Devi farti due conti in testa prima di accattiri l'accattabile e chiederti: che cabasiso faccio cu 'stu pollo? Ma prima d'accattallu però!
ovviamente parru con me stessa medesima, eh?



per due cristiani
270 g di petto di pollo tagliato sottilissimo
un limone
un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
coriandolo in polvere
curry
paprica
zenzero in polvere
sale
pepe
un pizzico di zucchero di canna


preparate la marinata mettendo in una ciotola l'olio, la scorza di limone, il succo di mezzo limone, le spezie, lo zucchero, mescolate per emulsionare e mettete a bagno la carne per mezz'ora.

per il ripieno
4 pomodorini
40 g di pangrattato
1/4 di mela
sale
origano secco
pepe
un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
stendete le fettine di pollo, farcitele con il ripieno, arrotolate e fermate con uno spiedino.

per il condimento
10 pomodorini
2 spicchi d'aglio
origano
un cucchiaino di cimino (semi di sesamo)
un cucchiaio di capperi dissalati
pepe
bicarbonato


cuocete per pochi minuti, dentro una casseruola in pietra, i pomodorini tagliati a metà insieme con l'aglio sbucciato e schiacciato, l'origano, il sale, un pizzico di bicarbonato e il pepe.

 Unite il ripieno avanzato e il cimino, mescolate, aspettate due minuti e spegnete. Non è necessario aggiungere olio per la cottura, queste pentole cuociono senza attaccare gli alimenti.
Arroventate una piastra per arrosti in pietra, cuocete gli spiedi da ambo ii lati, fate intiepidire prima di sfilarli

dallo spiedino e metterli dentro la casseruola con il condimento.Su fuoco leggero, cuocete pochi minuti prima di servire con il condimento.

giovedì 21 agosto 2014

coulant au chocolat e ccà vi lassu

...senza palore con questa ricetta straordinaria inventata dallo chef francisi Michel Bras .
Mi viene da dire 'chapeau', così puru  iddu mi capisce, tanto di cappello, grande ammirazione e salamelecchi a profusione, questo è un dolce che va mangiato tutto l'anno estate-inverno-primavera-autunno, non c'è stagione, non c'è pret-a-porter che tenga, signori miei. E non c'è storia picchì alla prima palettata viene lo sdilliniu.
per 6 cristiani:
150 g di cioccolato fondente
150 g di burro
4 uova
110 g di zucchero
60 g di farina
gelato alla vaniglia
lamponi
sciogliete il cioccolato, tagliato a scaglie, a bagnomaria e fate intiepidire. Sbattete le uova con lo zucchero aggiungete il cioccolato fuso tiepido e il burro, mescolate per amalgamare. Unite la farina setacciata e mescolate fino a rendere liscio il composto. Riempite gli stampini da creme caramel in silicone, leggermente oltre la metà e congelati per almeno mezz'ora. riscaldate il forno a 190°C  e cuocete per circa 15 minuti. Vi consiglio di provare il vostro forno, infornando un solo stampo, cuocerlo per i minuti suddetti e provare a sformarlo dopo 5 minuti per vedere se la struttura esterna regge; potreste avere bisogno di qualche minuto in più o in meno, dipende dalla potenza del vostro elettrodomestico. Capovolgete lo stampo sul piatto, servite con il gelato e dei  frutti di bosco, se volete.

sabato 16 agosto 2014

Sicilia

Gli arabi, e non solo loro, in Sicilia ficiru man bassa, s'accasaru almeno duecento anni prima dell'anno mille e se la scialaru facendo i padroni.
 La nostra terra fertile fu; l'acqua, ai tempi, c'era a tinchitè, mica come ora che ti devi installare il serbatoio cilistino 'ncapo al tetto della casa, con la possibilità, se sei fortunato, di riempirlo du vote o jornu. Considerando, quindi, che c'era un mare d'acqua, iddi, che 'u ciriveddu ci caminava, nenti ficiru?, s'ingegnaru a convogliarla in lungo e in largo per irrigare i campi, producendo meraviglie delle meraviglie che ancora oggi nnì manciamo, trasformate in ricette sfiziuselle, influenzate, manco a dirlo, dal loro modo di cociri. Il timballo prende il nome dal tamburo, ed è di origine araba. Si realizza in mille modi diversi, avvolto da una copertura morbida o croccante ma sempre di un piatto opulento si tratta. 
Timballo di anelletti alla Norma
Per 8 cristiani:
700 g di pasta formato anelletti
6 grosse melanzane
1200 g di passata di pomodoro
un cucchiaio di estratto di pomodoro
uno spicchio d’aglio
un mazzetto di basilico
olio extra vergine d’oliva
una foglia d’alloro
circa mezza formina di ricotta infornata
sale grosso
sale
pepe
Lavate le melanzane, eliminate il picciolo, pelatele a strisce e tagliatele a fette nel senso della lunghezza a uno spessore di circa un dito, mettetele a strati dentro un colapasta distribuendo il sale grosso; perderanno l’acqua di vegetazione assorbendo meno olio durante la frittura.
Dopo circa un’ora di riposo, sciacquate le fette e strizzatele con delicatezza senza romperle. Ponete in una larga padella un dito d’olio, portatelo a temperatura su fuoco vivace.  Tamponate le melanzane con della carta assorbente e friggetele fino a doratura, aggiungendo olio man mano che si abbassa il livello. Fate scolare l’unto in eccesso su un piatto foderato con carta da assorbente.
Preparate la salsa soffriggendo lo spicchio d’aglio tagliato a metà, unite la salsa qualche foglia di basilico, l’estratto e l’alloro, portate a cottura, salate, pepate e fate raffreddare.
Portate a bollore abbondante acqua salata, cuocete la pasta molto al dente; gli anelletti necessitano di 13 minuti di cottura, io li scolo a 9’. Nel frattempo foderate, con le fette di melanzana più grandi, uno stampo per ciambella (o una teglia comune) dai bordi alti e di 26 cm di diametro, conservate 5 o 6 fette per la copertura. Scolate la pasta e versatela nel contenitore con la salsa. Aggiungete le melanzane rimaste tagliate a pezzetti, la ricotta infornata grattugiata, e il basilico spezzettato con le mani, unite una macinata di pepe e amalgamate i sapori. Versate gli anelletti dentro lo stampo, livellate e coprite con le fette di melanzane messe da parte. Infornate a 180°C per circa 20 minuti, fate intiepidire prima di capovolgere il timballo su un piatto da portata  e servire con una manciata di ricotta e qualche foglia di basilico.


In alternativa, nulla vieta di realizzare dei piccoli timballi monoporzione



martedì 12 agosto 2014

crostata ripiena di pesche e mirtilli


- Ancora un dolce? Ché, non cucini niente di salato? 
- No! Se m'invitano porto il dolce, più di questo non ti posso fare. Te l'accolli?

Crostata ripiena con pesche e mirtilli
per la frolla:
350 g di farina
100 g di strutto freddo
60 g di burro freddo
un uovo
un tuorlo
160 g di zucchero di canna
un cucchiaino di estratto di vaniglia bourbon
per il ripieno:
5-6 cucchiai di confettura di pesche
190 g di burro morbido
190 g di zucchero di canna
un cucchiaino e mezzi di estratto di vaniglia bourbon
200 g di farina w 170 che poi è la 00
100 g di farina tipo 1 Maiorca, grano tenero
3 uova
una bustina di lievito
4-5 pesche tipo montagnola
180 g di mirtilli
burro a fiocchetti
una manciata di zucchero di canna da spolverare sulla torta da infornare
teglia a bordi svasati,in alluminio, per cassata, da cm 32 di diametro
impastate gli ingredienti della frolla, stendetela con il mattarello su un piano infarinato, arrotolatela sul matterello e adagiatela dentro la teglia imburrata e infarinata, ponete in frigo. Se avete tempo, dopo aver realizzato il panetto fate riposare la frolla in frigo in frigo e poi seguite il procedimento indicato prima. Questo tipo d'impasto è molto friabile e si rompe facilmente.
Sbattete il burro con lo zucchero e la vaniglia, realizzate una crema soffice, incorporate un uovo alla volta e infine le farine setacciate con il lievito. Bucherellate il fondo della frolla, distribuite la confettura di pesche sulla base di frolla, l'impasto realizzato e livellate, affondate le pesche precedentemente lavate, asciugate e affettate a uno spessore di circa 2 mm, distribuite anche i mirtilli affondandoli leggermente. Prima di infornare spolverate una manciata di zucchero di canna e adagiate dei piccoli fiocchetti di burro.
Infornate a 160°C per circa un'ora e 30 minuti in forno ventilato. Come sempre ricordo che per la cottura dovete basarvi sulla conoscenza del vostro forno



martedì 5 agosto 2014

giochi d'estate


Estate o inverno un 'pigiama party' ci sta sempre bene. Beh d'estate con la caloria che c'è nell'isola, più che altro si fa un 'mutanda e canottiera party'. E va beh, chiamalo come vuoi, ogni occasione è buona per divertirsi fino a notte fonda, anzi 'fondissima', con le compagne. Scopo della festa, non dormire, organizzare giochi di società, gavettoni, chiacchiere e curtigghiu tra amiche. Ah, beata gioventù!
-Mamma ci prepari una tortina per lo spuntino notturno?
-'Nca perciò!
 Torta di mirtilli, vaniglia e caramelle mou 
125 g di yogurt alla vaniglia
120 g di zucchero di canna
3 uova
100 g di caramelle mou
150 g di panna
90 g di nocciole
200 g di farina
150 g di mirtilli
una bustina di lievito
montate le uova con lo zucchero fino a farle raddoppiare di volume, unite delicatamente lo yogurt e la panna a filo. Tagliate a pezzetti le caramelle e riducete in farina le nocciole in un mixer. Unite al composto di uova la farina setacciata con il lievito e le nocciole. Per finire aggiungete le caramelle e i mirtilli. Otterrete un composto molto fluido. Oleate o imburrate una teglia da 24 cm di diametro, infarinatela eliminando la farina in eccesso; versate il composto, livellatelo e infornate a 170°C per circa 40 minuti. Fate la prova stecchino per verificarne la cottura, fatela raffreddare dentro la teglia prima di sformarla su una gratella per dolci.

sabato 2 agosto 2014

oggi riso, leggero e ciavurusu

E la faccia di mia figlia si trasforma in un ghigno, lo so bene che non vuole dispiacermi, ma la sua faccia vale più di una filippica.
- no, è che, il riso non mi fa impazzire
- ti assicuro che è buono, non è il "solito" riso, è il basmati, chicchi allungati e ciavurusi
-mmh...
altre espressioni facciali improponibili e poi mi concede uno sconsolatissimo: e va beh!
-mamma, ma è buonissimo!
E poi a contare calorie, che fissazione :)

bicchieri di riso basmati, zucchine e gamberi al limone
per due cristiani:
140 g di riso basmati
uno spicchio d'aglio
il succo di mezzo limone e la sua scorza
2 zucchine
un cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
tagliate le zucchine a julienne, ponetele in una padella con l'olio e l'aglio tagliato a fettine sottili; cuocete qualche istante, poi irrorare con il succo del limone e parte della scorza, alzate la fiamma e fate insaporire. quasi a fine cottura aggiungete i gamberoni, ancora qualche istante di cottura e il condimento è pronto; salate e pepate.  Lessate il riso  in acqua bollente salata, scolatelo al dente e ponetelo sul fondo del bicchiere, continuate a strati con le zucchine, finite con i gamberi e una grattugiata di scorza di limone