mercoledì 29 febbraio 2012

è triste!

fare la dieta dico,  ma di una tristezza infinita, oltre che una rottura certo! Io faccio la dieta di solito il lunedì poi la sdirrupo con qualche assaggio di troppo. In verità confesso che più divento grande e più difficile diventa seguirne una. Però un trucco c'è, se vogliamo una sorta di ingrediente segreto che sai solo tu e del quale ti fidi a occhi chiusi. La tua mente, la tua coscienza, la tua volontà. Vuoi tu Claudia dimagrire? SI lo voglio! Allora attrezzati per rendere emozionale la tristezza...
Mizzica che compitone per casa!
zuppa di cicerchia
per 6 cristiani
un ciuffo di salvia fresca
un rametto di rosmarino
4 rametti di timo
un porro e mezzo
2 litri di brodo vegetale
500 g di cicerchia secca dopo almeno 12 ore di ammollo
50 ml di vino bianco secco
20 g di burro
20 g di speck
4 funghi champignon circa 270 g
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
pepe
tritate a coltello le erbe aromatiche, mettetele in un tegame per cotture lente di coccio per esempio, Tritate mezzo porro e aggiungetelo alle erbette, unite il burro e l'olio; cuocete a fuoco lento fino a far imbiondire il porro, aggiungete lo speck tagliato a pezzetti e sfumate con il vino. Aggiungete la cicerchia lavata, coprite con il brodo che avanzerà per utilizzarlo via via durante la cottura. Cuocete per circa quaranta minuti, aggiungete i funghi affettati e continuate la cottura ancor aper 20 minuti. Spegnete il fuoco, aggiustate di sale se necessario, frullate tutto e aggiungete un filo d'olio crudo. Se non siete a dieta stretta, tagliate a filetti il porro rimasto e friggetelo in olio extravergine d'oliva e fatelo sgocciolare su carta assorbente. Servite la zuppa con il porro fritto come decorazione e una macinata di pepe.

giovedì 23 febbraio 2012

'star_di

è colpa loro! 
Certo, in definitiva la colpa DEVE essere di qualcuno o di qualcosa no? Certo mia non è. Io, mischinedda di mia, che colpa ne ho se loro sono così buoni? Niente ci colpo io...no? 
Siete d'accordo con me che i cookies ameRRicani sono talmente buoni che uno tira l'altro, che tira l'altro, che tira l'altro, fino a quando la tua bocca dice sempre siiiiiii , la tua pancia dice no e il barattolo contiene solo le briciole...
Quello è il termine, la fine, la conclusione naturale. Ti metti l'animo in pace certo, sei tranquillo il tuo cervello non è più stimolato ma non salire sulla bilancia perché quella si anima e si mette a urlare! 
Se fossi stata personaggio di un film di animazione, mi sarebbero usciti gli occhi fuori dalle orbite.L'altra mattina ebbi la malaugurata idea di acchianare sul maledetto strumento che mi tortura l'anima, la linea e il cervello da quando sono nata. Mi sono messa a gridare. 
Ahahahahahahah! E va beh, niente ci fa. Ci voleva proprio questa favolosa trasgressione non si può mica stare sempre a stecchetto! E poi 'sti americani, ma come fanno? Tutto quello che realizzano trasuda burro, ciccia e bontà da tutte le parti. Sono proprio mega eh? ahahahahahah!
dai vi do la ricetta originale del New York Times tradotta in grammi :)
Chocolate Chip Cookies
per circa 60 cookies
240 g di farina 00
240  g di farina0
1 1/4 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 1/2 cucchiaino di lievito in polvere
1 1/2 cucchiaino di sale grosso
280 g di burro morbido
280 g di zucchero di canna
245 g di zucchero semolato
2 uova grandi
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
565 g di cioccolato in pastiglie  
sale fino
Setacciate le farine, il bicarbonato e il lievito, unite il sale.
Sbattete il burro con lo zucchero per cinque minuti al fine di realizzare una crema bella spumosa. Aggiungete un uovo alla volta e la vaniglia, abbassate la velocità dello sbattitore e incorporate gli ingredienti secchi. Sbattete ancora per cinque minuti assicurandovi di raccogliere l'impasto che si spalma sulle pareti del contenitore. Unite la cioccolata in pastiglie o, in alternativa, in tavolette spezzate grossolanamente. Mettete in frigo per 24 ore. Prelevate piccole quantità di impasto, circa 30 g senza lavorarlo troppo, realizzate delle palline, disponetele su una teglia foderata con carta forno, ben distanziate tra loro, spolverate con del sale fino. Mettete la teglia in frigo ancora mezz'ora prima di infornarla in forno già caldo a 175°C . Cuocete circa 12-15 minuti fino a doratura controllando delicatamente il fondo del biscotto. Sfornate e fate raffreddare parzialmente nella teglia e dopo su una gratella per dolci.
 non maledicetemi però dopo averne mangiato assai ahahahah

lunedì 20 febbraio 2012

La Bella Estate


lo so cosa state pensando; che abbia scambiato il food blog con un blog letterario citando un'opera di Cesare Pavese; oppure, più prosaicamente, il "mio disco rotto" sul tedioso inverno ha ricominciato a girare all'infinito...
E invece no, giusto giusto esiste un vino Moscato Passito che ha questo fantastico nome, fatto apposta ppì mia. Vi cuntu chi staiu facennu: partecipo ad un concorso che ha per protagonista “La Bella Estate”, il Piemonte Moscato Passito di Terre da Vino  prodotto da vigneti situati in Piemonte, nel cuore della zona tipica del Moscato.
Il regolamento recita: "partecipare è semplice: si tratta di realizzare una ricetta salata in abbinamento a “La Bella Estate”, che si accordi alle note gustative di questo Passito"
SEMPLICE?  Per me non è stato affatto semplice orientare i neuroni verso canoni trasgressivi e lontani dal tradizionale abbinamento al dolce di fine pasto. Ma ci provai!
Il contest di Terre da Vino è legato al libro ‘Fornelli in rete’, di Francesca Martinengo, edizioni Malvarosa, in uscita a maggio 2012.
Cous cous di carciofi, primo sale e frutta secca di Sicilia 
per due persone:
3 carciofi
mezzo limone
1 spicchio d'aglio
200 ml di acqua
50 ml di Moscato Passito La Bella Estate
10 g di passolina (uva passa)
30 g di pistacchi di Bronte non salati
20 g di mandorle a lamelle
100 g di cous cous precotto
una noce di burro
60 g di Primo Sale al pepe nero
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
pulite i carciofi eliminando le punte e le foglie esterne, tagliateli a metà e metteteli in una ciotola piena d'acqua acidulata con il succo di mezzo limone. Tritate l'aglio e imbionditelo in un wok, con un paio di cucchiai d'olio; nel frattempo sgocciolate i carciofi e affettateli finemente per unirli poi, all'aglio. Aggiungete la passolina, 100 ml d'acqua e fate stufare a fuoco dolce; quando sarà evaporata salate e sfumate con il moscato alzando la fiamma mescolando. Tritate i pistacchi a coltello grossolanamente e metteteli da parte insieme con le mandorle a lamelle.
Preparate il cous cous facendo bollire 100 ml di acqua salata in una padella; spegnete il fuoco e aggiungete il cous cous mescolando con una forchetta per separare i grani. Coprite e fate riposare qualche minuto. Unite il burro e, su fuoco dolce, mescolate ancora, spegnete e unitelo ai carciofi. Affettate finemente il primo sale, mescolatelo al composto di cous cous e carciofi insieme a metà della frutta secca preparata, coprite con un coperchio fuori dal fuoco per fare sciogliere il formaggio con il calore della preparazione ma solo leggermente. Servite tiepido con un giro di olio crudo, la restante frutta secca e una macinata di pepe, accompagnate la pietanza con il Moscato Passito fresco a 12°C



giovedì 16 febbraio 2012

scorza d'arancia e il concorso per l'ingrediente segreto

Se avessi dei segreti, non terrei aggiornato un blog dove svelo le mie ricette, ma sono consapevole che una cosa che mi contraddistingue c'è e che la ricetta da sola non basta. Con questa frase non dico di essere migliore di nessun altro asserisco però che un segreto ce l'ho.
Quando assaggio un piatto non preparato da me, penso alla bontà degli ingredienti, all'amabilità di chi l'ha preparato e all'amore che ci ha messo per realizzarlo. Poi mi chiedo: quale sarà il suo segreto? Sarà uguale al mio?
Nel celebre film di animazione Kung Fu Panda, il signor Ping, padre adottivo di Po, sostiene che l'ingrediente segreto non esiste per il semplice motivo che il segreto sei TU.
Penso che l'amore che metto in qualunque cosa io faccia sia il mio ingrediente segreto; è altrettanto certo però, che per realizzare degli ottimi piatti, devo procurare degli ottimi ingredienti e, per seguire la filosofia che aleggia nel blog, renderli palesi a tutti :)
Allora mi sono chiesta, qual'è ingrediente segreto dei lettori di scorza d'arancia? Vi rigiro la domanda per sapere se, nelle vostre preparazioni, esiste un piatto in particolare che vi riesce meglio, una pietanza che come la fate voi nessuno! Oppure ancora, vorreste preparare una vivanda ma non avete quel particolare ingrediente che la renderebbe ineguagliabile. 

Chiacchierando su quest'argomento con Chiara di Tastexp, l'è-commerce siciliano di prodotti gastronomici spettacolari, ci è venuta l'idea del sondaggio. Rispondete alla domanda con un commento a questo post entro un mese da oggi e il vincitore scelto, tramite sorteggio casuale tramite Random.org , si ritroverà a casa tutti questi prodotti messi in palio da Tastexp 
ve li elenco:
Linguine al tartufo, di Antico Pastificio Morelli,
Marroni in crema di caffè, prodotto biologico di Le Piaggie
Cicerchia, biologica, di Azienda Agraria Alberti Guido
Patè di peperoncino, biologico, di Profumi e Sapori di Sicilia
Cubo gr. 100 pralina crema di bonet, di Bodrato Cioccolato
Piemontino,Torrone morbido alle mandorle, ricetta irpina di Dolci Terre
Fichi, pomodoro e dragoncello, condimento friulano di Casale Cjanor
Principuzzu, Cerasuolo di Vittoria dell’Azienda Biscaris
Biscotti Monaci, di I Dolci di Giotto, creati dai maestri pasticceri della pasticceria del carcere di Padova,
Olio extravergine di oliva di Pantelleria, di La Nicchia di Bonomo e Giglio
Miele di melata, bio, dell’azienda toscana Le Piaggie
Risotto con pomodoro e basilico, di Cascina Belvedere
La cuddrireddra di Delia, confezione multipla, presidio Slow Food


Andate a dare un'occhiata, registratevi prima non costa nulla e non avete nessun obbligo di acquisto, vi rifarete gli occhi. Troverete specialità gastronomiche di nicchia e prodotti di altissimo pregio con i quali potrete finalmente dire" vorrei e posso!" 

Il concorso scadrà il 16 marzo a menzanuotte. Così è deciso :)
vi svelo una delle mie ricette segrete i biscotti all'arancia e vaniglia
per circa 55 biscotti
300 g di farina 00
120 g di burro a temperatura ambiente
150g di zucchero
un uovo 
un cucchiaio colmo di panna densa
un'arancia
una bacca di vaniglia
un cucchiaino di lievito
un pizzico di sale
Riscaldate il forno a 170°C . Con uno zester grattugiate la scorza dell'arancia, mettetela da parte e poi spremete il succo in una ciotola. Sbattete il burro a crema con lo zucchero, aggiungete l'uovo e fate amalgamare; se usate la planetaria fermate la macchina raccogliete con il gancio stesso, l'impasto spalmato sulle pareti del contenitore, riagganciatelo  e riavviate la macchina.. Unite i semi della vaniglia, la scorza dell'arancia, un cucchiaio e mezzo di succo e la panna. Setacciate la farina con il sale e il lievito; aggiungete il miscuglio secco a cucchiaiate. Riempite un sac-a-poche senza beccuccio, che abbia almeno poco più di due cm di diametro e realizzate dei mucchietti su una teglia foderata con carta forno, abbassate con un dito leggermente infarinato il pennacchio che formerà l'impasto e cuocete per 7-8 minuti. Sfornate i biscotti, fateli raffreddare qualche minuto sulla teglia e poi trasferiteli su una gratella per farli raffreddare completamente.
preparate la glassa setacciate 50 g di zucchero a velo in una ciotola, aggiungete 2 cucchiai scarsi di succo d'arancia e mescolate con una frusta a fili fino ad ottenere una glassa abbastanza fluida. Riempite un cornetto di carta forno e decorate i biscotti come più vi piace.






domenica 12 febbraio 2012

conoscete i popovers?


beh adesso si! :) assomigliano ai cestineddi della mia sister detti anche yorkschire pudding e vengono dritti dall'Inghilterra. Questi sono i cugini dell'America.
Mi sto sbizzarrendo. Da tradizionalista mi sto trasformando in esterofila...che può succedere? Niente! E che deve succedere? Mi posso solo migliorare guardando oltre, molto oltre, oltreoceano.
Liberamente tratti da the curvy carrot ho convertito le tazze e le once in grammi e manomesso un po' qui e un po' la :D
mini popovers, emmenthal e pepe rosa
circa 36 pezzi
135 g di farina 00
2 g di sale
un cucchiaino di grani di pepe rosa pestato al momento
25 g di porro tritato
300 ml di latte a temperatura ambiente
2 uova a temperatura ambiente
85 g di emmenthal grattugiato con una grattugia a fori grossi
1 cucchiaio di burro fuso
 Accendete il forno e portatelo a 230°C. Imburrate una teglia da mini muffin da 24 se ne avete due imburrate ancora 12 fori, in caso contrario fatrete una doppia infornata. In una ciotola mescola gli ingredienti secchi compreso il porro. In un'altra sbattete il latte, le uova e il burro. Versate gli ingredienti secchi in quelli liquidi e amalgamate. Riempite gli alloggiamenti della teglia poco più della metà, mettete il formaggio e cuocete per 10 senza aprire lo sportello del forno. Abbassate la temperatura del forno a 170°C e cuocete ancora 10-15 minuti fino a quando saranno cotti. Sformateli e serviteli come antipasto associandoli a del formaggio primo sale aromatizzato al pepe con della confettura di melagrana speziata

giovedì 9 febbraio 2012

c'è picca 'i fari


nei cuori ci sguazzerei, sono un'inguaribile romanticona; che male c'è? Ci dobbiamo uniformare tutti dietro una corazza dura e rumorosa (sdeng)? Io non ci sto! 
Ma perché se al mio sposo non piacciono i cuoricini, non devono piacere a me? Perchè? Ditemelo!

Quando l'ho conosciuto, ascoltava una musica che ppì mia era scognita: Jazz, musica fusion... Io non la conoscevo, ascoltavo Claudia Baglioni, ma per farmi bedda agli occhi suoi finsi di conoscerla. Che?! Che male c'è? Da quel giorno passarono, aspettate facitimi fari i cunti [...] 22 anni, assai sono vero? Poi nn'ì maritammu, a iddu piace sempre la musica Jazz e ammia  piacciono sempre i cuoricini. Perfettamente disallineati ahahahah!
Questi che vedete nella foto mi hanno acchiappato l'anima, il cuore e l'occhi, li ho visti su Pinterest, poi con il link sono andata direttamente da lei e mi misi a tradurre dallo svedese...non ci bastava l'inglese no! Ho confrontato la traduzione con le ricette in italiano dei kannelbullens,  fatto la conversione dalle tazze ai grammi, pesato gli ingredienti secchi misurati in millilitri riportandoli in grammi, ridotto il peso del lievito e passando da Comida de mama questo è il risultato dei
Corideddi alla cannella da una ricetta molto svedese oramà coincidente con il marchio del signor Ikea.
Per l'impasto:
14 g di lievito di birra
50 ml di acqua tiepida
900 g di farina 00
100 g di burro fuso
400 ml di latte
2 g di sale
180 g di zucchero
15 capsule di cardamomo o in alternativa un cucchiaino di cardamomo in polvere
per il ripieno:
150 g di burro a temperatura ambiente
1 cucchiaio raso di cannella
150 g di zucchero
per la finitura:
un tuorlo
3 cucchiai di latte
zucchero di canna o granella di zucchero o codette colorate.

Liberate i semi contenuti nelle capsule di cardamomo e pestateli nel mortaio con cura. Dentro la ciotola della planetaria o in un grande contenitore, sciogliete il lievito di birra con l'acqua tiepida. In un pentolino fondete il burro e poi unitevi il latte mescolando per amalgamare. Aggiungete lo zucchero al lievito e fate partire la macchina al minimo con il gancio per i lievitati, unite il cardamomo macinato e il composto di latte e burro. Incorporate la farina poca alla volta poi il sale e ancora farina fino a terminarla. Otterrete un impasto liscio, morbido e profumatissimo. Tirate fuori l'impasto dalla ciotola, rimaneggiatelo poco su un piano di lavoro spolverato di farina, ripiegatelo formando una palla, riponetelo nella ciotola leggermente imbiancata di farina. e fatelo riposare, coperto da un canovaccio umido oppure da un foglio di pellicola alimentare, dentro il forno spento con la luce accesa almeno tre ore. Mentre la pasta lievita preparate il burro alla cannella; mettete il burro in una ciotola con lo zucchero e la cannella lavorate con una spatola se ci riuscite, io ho amalgamato gli ingredienti con la mano.  Trascorso il tempo necessario alla lievitazione troverete la vostra pasta raddoppiata. Rilavoratela e dividetela in tre parti uguali. Stendete una parte con un mattarello, realizzando un rettangolo di circa 25 per 30 cm. Con una spatola di metallo distribuite un terzo del burro alla cannella sull'impasto e arrotolate i lati lunghi verso il centro. Con una spatola rigida invece, tagliate i cuori mantenendo uno spessore costante di circa 2 cm. Modellate ciascun pezzo allungando la base verso il basso, in modo da formare un cuore ( *_*  ghghghgh la parte più bella). Ponete i cuori su una teglia foderata con carta forno e fate riposare ancora circa 20 minuti. Spennellate con la miscela di tuorlo e latte, cospargete con la finitura zuccherosa che più vi piace e infornate a 200 °C per circa 20 minuti controllate la cottura basandovi sulla conoscenza del vostro forno. Mangiateli ancora caldi.
Siete ancora in tempo per partecipare al contest

lunedì 6 febbraio 2012

rotolando verso sud

 Fuori piove, la temperatura si è abbassata anche qui al sud. Il mio modo di fare gradasso, riferito alle nostre giornate di sole di due giorni fa, è naufragato come la "Concordia", ed io niente faccio? Ritorno a circondarmi di immagini, musica e piatti che in qualche modo mi riscaldano, mi fanno riemergere dall'umido e dal freschetto siberiano che ci ha raggiunto. Per carità, nessun paragone con il freddo vero che ha agguantato e ammantato la penisola, con tutta quella neve che fa stiddiare l'occhi (*)
Qui al sud sappiamo essere parecchio teatrali, lamentandoci di qualunque cosa (io per prima!). Mi rendo conto però che se una cosa la puoi cambiare, anche se con la fantasia, l'atteggiamento resta solo teatro. Qui si dice: lamentatati e stai bene!
Oggi mi riscaldo ascoltando la canzone dei Negrita avvolta in un fantastico rotolo che chiama l'estate a gran voce!
Piuttosto, le leggete mai le ricette ammucciate (**) dentro gli incarti della pasta sfoglia? Io sempre,  dopo le metto distrattamente in mezzo alle migliaia di pagine che si affastellano nella mia cucina. Poi, molto poi, metto in ordine e riscopro progetti da realizzare assolutamente e immediatamente, senza più alcun indugio. Direttamente da "Casa Buitoni" questo antipasto ve lo regalo per dissacrare questo freddo inverno 2012.
(*) fa vedere le stelle, troppo bianco!
(**) nascoste
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
200 g di prosciutto crudo
200 g di bietoline fresche lavate e asciugate
la scorza grattugiata di un limone
150 g di formaggio Emmenthal Svizzero originale grattugiato con una grattugia a fori grossi
Srotolate la sfoglia, mettetela su una teglia con la sua carta forno e cuocetela a 160°C per 5-6 minuti.Sfornate e coprite con un canovaccio. Dopo qualche minuto disponete le fette di prosciutto, le biete crude, il formaggio e la scorza del limone grattugiati. Arrotolate la sfoglia con la chiusura verso il basso. Rimettete sulla teglia e infornate per 10 minuti a 220°C. Affettate il rotolo e servite caldo.

giovedì 2 febbraio 2012

il Diavolo non fa i coperchi ma in compenso sa fare delle torte celestiali

Alla fin fine il Diavolo non è così brutto come lo si dipinge...o meglio se sia brutto non lo so, picchì non lu vitti(*) però, sono sicura, bravissimo è! Questa torta è del Diavolo, nel senso che l'americani la chiamano Devil's Food Cake... E vi ho detto tutto! In effetti l'associazione alla tentazione è perfetta. E' bellissima da vedere; emana un profumo che incanta; è di una bontà angelica.
(*) non l'ho visto
Di ricette ne ho lette tante ma quella che mi ha colpito l'ho copiata uguale uguale a meno di un ingrediente preziosissimo di cui la nostra Isola, secondo me, prima o poi ne sentirà la mancanza, il Biscoff Spread.
Cafe Fernando suggerisce, in mancanza di questo preparato a base di Speculoos, il burro di arachidi. Non vi posso raccontare la bontà della crema ganache, quindi fatevela! :D

Devi's Food Cake di Cafe Fernando
150 g di burro
50 g di cacao di ottima qualità
2/3 di tazza americana (153,33 ml) di acqua bollente
1/3 di tazza americana (76,66 ml) di latte intero caldo
210 g di farina 00
2 g di bicarbonato di sodio
1 g di sale, io ho usato il fior di sale
300 g di zucchero semolato, io ne ho usato 280 g 
3 uova grandi 
1 cucchiaio di estratto di vaniglia, io ho messo due fialette di aroma alla vaniglia
Per non uscire pazzi con le conversioni dall'America all'Italia vi consiglio di comprare un misurino con i cup
Per la ganache
150 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
150 g di cioccolato al latte
400 g di Biscoff Bread o in alternativa di burro di arachidi. Al supermercato ho trovato un barattolo da 350 g niente ci fa.
400 g di panna fresca
Per i frammenti di cioccolato
120 g di cioccolato amaro al 70%

Cominciate realizzando i frammenti di cioccolato. Sciogliete a bagnomaria i 120 g di cioccolato previsti per la decorazione; fate in modo che il pentolino che contiene il cioccolato non tocchi l'acqua calda. Preparate un foglio di carta forno lungo circa 40 cm., versate il cioccolato fuso e, con una spatola lunga di metallo, distribuitelo in modo uniforme e sottile, lasciando un bordo tutto intorno.Coprite con un altro foglio delle medesime dimensioni e passate la mano sulla superficie per evitare bolle d'aria. Arrotolate attorno ad un matterello dal diametro piccolo, circa due cm, e ponetelo in frigo per almeno 2 ore.
Trascorso questo tempo, rimuovete il matterello dal frigo e srotolatelo con un movimento rapido che creerà le scaglie. Rimuovete solo il foglio superiore e collocate le scaglie su un vassoio, aiutandovi con il foglio su cui poggiano e ponetele in frigo fino al momento dell'uso.
Foderate il fondo di due teglie apribili da 20 cm di diametro con carta forno, imburratele sia sui lati che sulla carta, spolveratele con del cacao amaro e poi battetele per eliminare quello in  eccesso. Io sono in possesso di due teglie apribili da 22 cm di diametro, manco a dirlo, ho usato quelle :)
Accendete il forno a 180°C e procedete con l'impasto di base.
Setacciate il cacao in una ciotola, aggiungete l'acqua bollente e, con una frusta a fili, mescolate fino a quando si sarà sciolto. Aggiungete il latte e sbattete per amalgamare. A questo punto fate raffreddare.
Setacciate insieme la farina con il sale e il bicarbonato di sodio, mettete da parte anche questa miscela. Nella planetaria sbattete il burro morbido ridotto a dadini con  la frusta a velocità media; aggiungete lo zucchero e sbattete ancora 5 minuti; raccogliete l'impasto dai bordi della ciotola e continuate a sbattere. Aggiungete un uovo alla volta facendo attenzione che venga inglobato perfettamente prima di aggiungere il secondo e poi il terzo. Abbassate la velocità della macchina e unite la vaniglia poi la farina in tre volte alternandola al composto di cacao. Dividete il composto in due distribuendolo nelle teglie preparate in precedenza. Conoscendo la potenza del mio forno ho abbassato la temperatura a 160 °C ed ho cotto le torte per 25 minuti. Voi regolatevi di conseguenza sapendo che la ricetta originale consiglia 180°C per 25-30 minuti. Tirate le torte fuori dal forno dopo aver fatto la verifica che siano cotte con lo stecchino ( se ne esce pulito sono pronte) e fatele riposare nelle teglie per 5 minuti, dopo sformatele su due griglie per dolci e fatele raffreddare completamente.
Preparate la crema spezzettando i due cioccolati, più piccoli saranno i pezzetti prima e con più facilità otterrete la fusione. Poneteli in una doppia pentola per scioglierli a bagno maria, facendo sempre attenzione che il fondo della pentola superiore non tocchi l'acqua calda. Togliete dal fuoco e amalgamate il burro di arachidi poco alla volta (se il burro dovesse essere troppo compatto poggiatelo nel pentolino con l'acqua che vi è servita per il bagno maria). Mettete questo composto nella ciotola della planetaria, aggiugete la panna e montate fino a raggiungere una consistenza spumosa con dei pennacchi.Attenzione a non sbattere troppo perché la crema potrebbe smontarsi.
Composizione
Eliminate la carta forno da uno dei due dolci, se è necessario pareggiate la superficie con un coltello seghettato e poi poggiatelo su un disco di cartone pochi millimetri più piccolo del diametro della torta. Versate un po' più di un terzo della crema e livellatela con una spatola lunga. Posizionate il secondo dolce mettendolo con la base verso l'alto ed eliminate la carta forno, realizzate una leggerissima pressione con il palmo della mano per farlo aderire alla crema. Distribuite la ganache in alto e ai lati, livellandola con la solita spatola sulla parte superiore e con una più piccola sul bordo. Applicate i cocci di cioccolato lunghi sui bordi e quelli piccoli poggiateli sull'area superiore. Mettete in frigo per almeno un'ora.
Con questa torta parteciperei volentieri al contest di Valentina Cucinando con il Cuore, l'ho preparata per festeggiare il compleanno del mio sposo. Per ovvi motivi di conflitti d'interessi (si dice così no?) non posso. Ciò che posso sicuramente fare è ricordarvi che avete a disposizione ancora poco meno di due settimane. Amunì spicciatevi!