giovedì 28 ottobre 2010

muffuletta, muffoletta, vaconza o vastedda...

 
sempre di panuzzi conditi con l'olio nuovo si tratta:D
è tradizione mangiare questi panini dopo la spremitura delle olive, tipicamente avveniva a ridosso delle feste di tutti i Santi e della commemorazione dei defunti.
ho cercato la ricetta in giro sul webbe e chista truvai bedda assai,
poi sono andata dal mio panettiere e con nonchalance ci dissi:
-" maaaaaaa, con che farina le fate le muffolette...tutto rimacinato?"
e iddu:
-"sissi"
e poi...:
-"maaaaa il malto lei me lo venderebbe?"
-"non saprei nemmeno quanto venderglielo io lo compro a pacchi"
io ho pensato;...e regalamelo n'anticchia no?
va be niente ci fa!
 
bisogna fare comunque una precisazione; questo pane lo trovate di forme diverse, a Palermo trovate le pagnottine tonde e gonfie con il sesamo e in alcuni paesi della provincia invece, sono schiacciate, senza sesamo e di diversa pezzatura.
questa è la mia ricetta:
1 kg di farina di rimacinato
25 g di lievito di birra
2 cucchiai di miele
circa 500 ml di acqua
100 ml di olio
20 g di sale
 
per il condimento:
olio extra vergine d'oliva NUOVO!!!
600 g caciocavallo fresco
sale, pepe e origano
acciughe sott'olio
nella planetaria mettete la farina e il sale, mettete in funzione la macchina al minimo e con il gancio mescolate. Aggiungete il miele continuate ad impastare, nel fattempo sciogliete il lievito nell'acqua tiepida, aggiungetela alla farina e sempre mescolando unite l'olio poco alla volta.  Realizzate le pieghe del secondo tipo di Adriano, cioè allargate l'impasto sulla spianatoia, [...] si prende un lembo, si stende leggermente e lo si porta al centro, poi si prende l'angolo che si è formato a destra, si stende leggermente e lo si porta al centro. Si procede allo stesso modo con l'altro angolo che si è formato a destra. Si continua fino a chiudere il giro.[...] Desunto dal blog "Profumo di lievito" di Adriano.
Mettete l'impasto in una ciotola coperta con un telo umido, dentro il forno spento luce accesa per 2 ore. dopo realizzate delle piccole porzioni di pasta di circa 100 g e formate dei panetti che farete lievitare coperte ancora mezz'ora. Trascorso il tempo necessario per la seconda lievitazione, schiacciate e allargate i panetti, infornate in forno caldo a 220°C per circa 10 minuti. Questi panuzzi sono stati cotti nel forno a legna dei mie cognati in campagna, in questo caso pochissimi minuti di cottura perchè s'annunca s'abbruciano. Fate raffreddare prima di condirle con l'olio nuovo, pezzetti d'acciuga, sale, pepe, origano e il caciocavallo a fettine.

lunedì 18 ottobre 2010

passare dall'estate all'autunno con armonia...

e un nastro rosa che lega le donne e la prevenzione! Infatti se andrete a visitare i blog delle amiche troverete un filo che ci unisce. Fate i controlli preventivi. Io li faccio, ne ho uno prenotato già :D



ho trovato questa ricetta sul Sale&Pepe di settembre 2005 e devo dire che il passaggio del testimone ci sta proprio tutto; la melenzana con i funghi sono abbracciati da una polpa di pomodoro che lega questo delizioso insieme.
eravamo sei sabato scorso: ho usato una melenzana tonda e abbondante olio per friggere, una cipolla rossa e una lattina da 400 g di polpa di pomodoro, 250 g di funghi misti freschi (o surgelati) e uno spicchio d'aglio, un peperoncino piccante e 40 g di mandorle a lamelle (Sale&Pepe utilizza i pinoli), una bella grattugiata di ricotta infornata e dell'olio buono extravergine d'oliva, 500 g di trofie, sale e mezzo cucchiaino di zucchero.


Friggete la melenzana tagliata a dadi grossi, nell'olio caldo, dopo fatele scolare bene. In una padella soffriggete lo spicchio d'aglio affettato, aggiungete i funghi lavati e affettati e fate cuocere per 5 minuti.
In un tegame abbastanza capiente, dorate la cipolla tritata finemente, unite la polpa di pomodoro, il peperoncino, il sale, e mezzo cucchiaino di zucchero, cuocete per 10 minuti, aggiungete al sugo le melenzane e i funghi e cuocete ancora 10 minuti. Tostate le mandorle e lavate e tagliuzzate il finocchietto. Cuocete le trofie in abbondante acqua salata, scolatele e mantecatele nel tegame con il sugo; togliete dal fuoco, cospargete con due cucchiai di ricotta grattuggiata, parte del finocchietto e le mandorle, impiattate e decorate con il rimanente finocchietto. Servite ma non dimenticate di portare in tavola dell'altra ricotta appena grattugiata.

sabato 16 ottobre 2010

io pure preparo il pane nel giorno mondiale della panificazione!


Anche quest'anno Zorra ha indetto (per fortuna!) la nuova edizione del,World Bread Day ed io ci devo essere! Partecipare è ormai una tradizione lunga tre anni, questa è una iniziativa che lega tutto il mondo ed io, piccola scorza d'arancia, non posso mancare all'appuntamento!


Pane ai semi di papavero farina di mais e salvia




per la biga:
150 g di farina manitoba
150ml di acqua
5 g di lievito fresco
per l'impasto:
220 ml di acqua
200 g di farina di mais tipo fioretto
300 g di farina manitoba
17 g di lievito fresco
10 g di sale
2 cucchiaini di succo di limone
2o g di semi di papavero
10 foglie di salvia



la sera prima preparate la biga in una ciotola mescolate la farina manitoba e l'acqua tiepida in cui avrete sciolto il lievito; ponetela coperta nel forno spento. Il giorno successivo mettete nella planetaria le due farine e il sale, mescolate e poi aggiungete la l'acqua tiepida con il lievito sciolto, la biga e il succo del limone. Mettete l'impasto in una ciotola e fate lievitare in forno spento con la luce di cortesia accesa per 2 ore.


Stendete l'impasto con un mattarello e formate un rettangolo, distribuite le foglie di salvia tritate finemente e metà 10 g di semi di papavero, arrotolate l'impasto stretto, spennellate la superficie con del pane con acqua e distribuite sopra i semi di papavero rimasti, fate lievitare ancora 30 minuti in una teglia rivestita con carta forno, sempre dentro il forno spento con la luce accesa.
Accendete il forno a 220°C e infornate 35-40 minuti. Sfornate e fate raffreddare.



venerdì 15 ottobre 2010

In bocca al lupo!


è con sconfinato piacere che annuncio l'inizio di una nuova avventura a più mani nel mondo dei foodblogger; 12 donne favolose, che si divertono da anni in cucina condividendo con il mondo del web le loro competenze, hanno deciso di collaborare insieme in questa nuova esperienza. Voglio solo dire grazie! ho letto il magazine ed è fantastico!

mercoledì 13 ottobre 2010

ma porc! divento una pazza quando mi avanzano una quantità industriale di albumi





sapete quando nelle ricette trovate negli ingredienti 300 g di questo 150 g di quello, 200 g di quell'altro bla bla bla e tipo... 5 tuorli! leggasi questa ricetta qua per esempio. MA PORC! MA CHE VAFFALL'OVA cose d'affucarli a chiddi che scrivunu sti cosi ahahahahah, va beh m'affucu da sola, però dai ho trovato una ricetta troppo favolosa sul numero di settembre 2008 di "A Tavola" che risolve il problema degli albumi avanzati...e così dopo di sicuro mi vasate!



La teglia rettangolare con il fondo amovibile l'accattai qua

preparate una base per crostata
io la faccio così da quando mia cognata Antonella mi ha svelato la sua ricetta
300 g di farina
150 g tra burro e strutto ( metà burro e metà strutto)
150 g di zucchero Zefiro
1 tuorlo ( aridaglie!) [ la mia mamà mi ha fatto notare una differenza tra questa e la ricetta originale...la ricetta di Antonella prevede 2 tuorli nell'impasto e l'uovo intero per spennellare io ho tolto un tuorlo e aggiunto l'uovo intero nell'impasto...fate voi, sempre bona è]
1 uovo intero
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale
impastate tutti gli ingredienti, fate una palla e poi fatela riposare in frigo per un'ora circa. Stendete la pasta con un mattarello, su un piano leggermente infarinato, adagiatela dentro una teglia per crostata da 28 cm oppure fate tante tartellette o come ho fatto io che ho usato una teglia rettangolare e una rotonda da 16 cm. Stendete un strato generoso di marmellata di arance, magari se l'avete, fatta da me ahahahahah, poi mettete in frigo a fare riposare. preparate il ripieno utilizzando:
250 g di burro
250 g di ALBUMEEEEEEEE
250 g di farina 00
200 g di zucchero a velo
40 ml di bayles
65 g di zucchero semolato
5 g di lievito
sbattete il burro moBBido con lo zucchero e montate fino ad ottenere un composto bianco, unite il bayles e fate riposare; a pate montate gli albumi a neve con lo zucchero semolato, aggiungete metà all'impasto di burro, la farina setacciata con il lievito, mescolate e aggiungete l'albume rimasto. distribuite sul fondo delle crostate l'impasto, distribuite una manciata abbondante di pistacchi e infornate. Per le mie teglie il composto di albumi era assai, ma niente fici? ho foderato con carta forno una tortiera nica da 16 cm gemella di quella rivestita con la frolla, ho versato l'impasto, distribuito una granella di nocciole sulla superficie e anche delle nocciole intere, ho infornato le tre teglie insieme. :)
ah! prima di infornare sbattete delicatamente le teglie sul piano di lavoro per fare assestare la massa di albumi. Cuocete a 170°C per circa 25-30 minuti.



per corettezza vi lascio gli ingredienti della ricetta originale:
200 g di frolla classica
30 g di confettura di albicocca

per il ripieno quasi uguale a quello sopra scritto
250 g di burro
250 g di albume
250 g di farina 00
200 g di zucchero a velo
50 g di zucchero semolato
30 ml di rum
4 g di baking lievito chimico

per guarnire:
100 g di pinoli sgusciati
75 g di cubetti di scorza d'arancia candita
75 g di uva sultanina
se v'interessa il procedimento contattatemi che vi servirò prontamente :D
eccolo dunque:
niente di che, al posto della marmellata di arance spalmate quella di albicocche, al posto del Bayles mettete il rum. Sul fondo della crostata oltre alla confettura, distribuite l'uvetta e la scorza candita, riempite con il composto di albumi e cospargete con i pinoli poi tutto uguale ;)



martedì 12 ottobre 2010

un piatticeddo furbo ;)





scopiazzata quasi totalmente anzi diciamolo, scopiazzata totalmente con delle aggiunte che hanno il loro perchè...
la rivista è la solita adorata Sale&Pepe, del lontano ottobre 2002 sempre mi sconcicava l'idea di realizzarla ma cavoli, mai realizzata e com'è come non è passaru 8 anni? Mah! meglio tardi che mai mi dico sempre quando rimando di fare una cosa, e così mi rincuoro ahahahah
nella ricetta originale, considerata per 6 persone, sono previsti 3 petti di pollo disossati, il ripieno è semplicemente realizzato con un cucchiaio di pecorino e 4 cucchiai di prezzemolo, timo, menta e origano tritati, 400 g di funghi misti, 2 spicchi d'aglio una cipolla bianca, 3 cucchiai di aceto di vino bianco, un peperoncino piccante, olio extra vergine d'oliva e il sale, se vi va preparatela così e se no, assettatevi che vi conto 'stu fattu...
l'autra sira eravamo 9 e accattai un kg di petto di pollo, con un coltello affilato l'ho ridotto a fettine poco spesse, in una ciotola ho tritato e mescolato un mazzetto di prezzemolo, uno di menta e uno di maggiorana freschi, chiddi avevo nel giardino delle aromatiche poi ho aggiunto un po' di origano secco, 1 cucchiaio di pangrattato, 3 di parmigiano grattugiato e un po' d'olio per amalgamare. Ho steso le fettine di pollo una fettina di speck ("lo speck ci sta sempre bene", direbbe il mio amico Giovanni, e me lo dico sempre pure io ;)) e un po' del miscuglio di erbette. Ho arrotolato gli involtini, fermandoli con uno stuzzicadenti. Dopo averli posizionati in una teglia foderata con carta forno, ho tritato una cipolla rossa con uno spicchio d'aglio e ne ho cosparso la superficie, una leggera irrorata d'olio, un pizzico di sale ed ho infornato a 180°C per
circa 20-30 minuti. Poi ho pulito circa 800 g di funghi misti e messo ammollo in acqua tiepida una confezione da 25 g di porcini secchi. Dopo aver affettato i funghi freschi li ho scaraventati insieme a quelli secchi oramà ammollati, in una padella capiente con uno spicchio d'aglio affettato 3 cucchiai d'olio e un bellissimo peperoncino piccante. Dopo qualche minuto di trifolatura (mamà si dice così?) li ho sfumati con una bottiglietta di Martini soda bianco e terminato la cottura. Ho salato e spolverato con una generosa manciata di prezzemolo tritato. A fine cottura ho sistemato i funghi caldi su un piatto rotonda da portata, bello grande, poi ho affettato gli involtini di pollo e li ho sistemati sul letto di funghi, irrorando con il fondo di cottura del pollo. Infine ho disegnato un paio di strisce con la crema di aceto balsamico tipo barbecue, leggermente piccante.
senza falsa modestia, un figurone feci!
ahahahaha



martedì 5 ottobre 2010

un pic-nic favoloso



ma che giornata fantastica è stata, quella di domenica scorsa. C'era una temperatura meravigliosa, ci siamo muniti di una quantità inverosimile di vettovaglie e ci siamo diretti, mezza Palermo e noi, al bosco di Ficuzza. Ora dico io, ma una torticedda fatta apposta per il pic nic non ci voleva?
'nca eccola!
torta da pic-nic alle amarene
250 g di burro morbido
200 g di zucchero
200 g di farina 00
125 g di fecola di patate
180 g di amarene sgocciolate dalla sciroppo (potete usare anche quelle conservate nella marmellata)
5 tuorli
1 uovo intero
100 ml di Alchermes
200 ml di latte oppure di panna
mezza bustina di lievito
1 baccello di vaniglia
la scorza grattugiata di un lime
montate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, la vaniglia e la scorza del lime, unite l'uovo intero e i tuorli, uno alla volta. Sempre sbattendo aggiungete le farine e il lievito setacciati insieme, poco per volta e alternando con l'Alchernes e il latte. In ultimo mescolate le amarene tagliate a pezzetti grossolani, versate in una tortiera imburrata e infarinata e infornate a 160°C (nel mio forno il vostro non so) per circa 45 minuti.





venerdì 1 ottobre 2010

che fa, ci mangiamo ancora delle verdurine?



massì che bene ci fanno :D
intanto accattate:
600 g di cavuluciuri romanesco, chiddu strammu cu le punte
500 g zi zucchicedda russa
un finocchiu munnatu
2 belle cipuddazze russe
250 g di radicchiu
2 foglie d'alloro
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
2 manciate pangrattato
una manciata parmigiano grattugiato



lessate le cimette di cavolfiore in acqua salata per dieci minuti. In una larga padella stufate nell'olio le cipolle affettate finemente con una mandolina, unite l'alloro, il finocchio sempre affettato sottile sottile, poi la zucca a cubetti e il radicchio affettato, salate e pepate; in ultimo aggiungete le cimette di cavolfiore per fare insaporire ben bene. Oleate una pirofia cospargete con del pangrattato, versate le verdure spolverate con del parmigiano grattugiato e del pangrattato infornte a 180°C giusto il tempo di gratinare le verdurine in superficie.