lunedì 28 settembre 2009

io c'ero



che cosa bedda, che cosa favolosa, che cosa di capriccio...troppo bello è!
ahahahah due parole introduttive (si fa per dire due) che esprimono felicità, gioia e commozione per essere stata a questo festival, super super multietnico; mariaquantagenteeeeeeeee! gente che mangiava, che comprava, che parlava, che rideva, che passeggiava...una giornata favolosa ci ha accompagnato per le vie di San Vito Lo Capo nel rash finale
CHE COSA FAVOLOSA!
...
l'ho già detto?
ahahahahah!







Amica mia, quanto t'ho pensato; prima, durante e dopo, il mio pensiero durante il rientro era a quella favolosa giornata passata con voi donne favolose...oh se tiravo dritto andavo a incocciare Virginia ;)
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giovedì 24 settembre 2009

...mi sto preparando


per il compleanno di Carlotta...domani compie 10 anni azz lei cresce ed io? io noooo io ringiovanisco ahahahahah, e giù con diete e pennellature di biondo :D
doman l'altro si festeggia chi vuol venire? Siete tutti invitati ;)

Ringrazio di cuore la mia amica Alex per le sue indicazioni, sempre precise e puntuali su come migliorare noi stessi e i nostri blog... ALEXXXXXXXXXX, hai visto il mio collage?
grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie all'infinito dolcezza mia *

mercoledì 23 settembre 2009

siore e siori sul palco il cous cous fest



E' partita la manifestazione, il festival internazionale dell’integrazione culturale, così viene definito quest'evento, che da 11 anni vede il fulcro nel ridente paesello marinaro di San Vito Lo Capo
dal 22 al 27 settembre il programma ricchissimo, prevede l'abbuffata mega di couscous si comincia a degustare a menzuiornu e si finisce a menzannotte, ci saranno le sfide gastronomiche con i più grandi chef come protagonisti, spettacoli di intrattenimento, il sole (si spera), il mare e...voi che fate?
n'incocciamu al cous cous fest?

nell'attesa di festeggiarlo in loco avete mai usato il cous cous per una croccante panatura?
(sembro uscita da una pubblicità della findus...ahahahahahah)
Pesce spada al cous cous
per 4 persone
4 fette di pesce spada
80 g di cous cous precotto
uno spicchio d'aglio
un limone
2 uova piccole
3 bacche di pimento
un cucchiaino raso di maggiorana secca
un cucchiaino raso di coriandolo in polvere
2 cm di zenzero fresco grattugiato
farina
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe




preparate il cous cous semplicemente ammollandolo in una ciotola con circa 2oo ml di acqua bollente leggermente salata, fatelo riposare coperto per 5 minuti e poi sgranatelo con una forchetta.Schiacciate le bacche di pimento, liberate i semini e pestateli nel mortaio. In un altro contenitore possibilmente basso e largo preparate la marinata con l'aglio tritato, la scorza e il succo del limone, le spezie compreso il pimento pestato, 3 cucchiai d'olio, sale e pepe. Fate insaporire nella marinata il pesce per circa mezz'ora . Infarinate le fette di spada, passateli nell'uovo sbattuto precedentemente con un pizzico di sale, e poi panatele nel cous cous, scuotetele per evitare che la panatura sia troppo spessa. Friggetele in olio ben caldo per un paio di minuti.

lunedì 21 settembre 2009

quando ti sforzi per una chiccheria e non ci può manco 'u rasuolo


a gentile richiesta traduco qualcosa:
nel titolo un modo di dire siculo, non ci può manco il rasuolo, Il rasuolo è il rasoio, per dire che nemmeno con le cattive maniere ci riesci ad ottenere qualcosa ...

quando ti fissi su una cosa, bella, la vedi e dici. -" ah questa cosa, prima o poi, la voglio fare pure io" ma la convinzione iniziale non prevede necessariamente la riuscita :D di che cosa sto farneticando vi starete chiedendo (ma anche no)
il delirio verte su quei piatti favolosi che vedi piroettare tra le mani dei camerieri appena usciti dalle cucine dei ristoranti, quelle cose artistiche che non ti frega un accidente che cosa c'è nel piatto ma com'è...bello! :)



...e finalmente arriva quel famoso prima o poi e hai l'occasione

Risotto al nivuru di siccia su letto di favette (surgelate)
nivuruu di siccia=nero di seppia

per 9 persone ho usato:
3 seppie 2 medie e una nicaredda (piccolina) circa 750g
570 g di riso per risotti
2 cipolle di tropea
2 spicchi d'aglio
un mazzetto di prezzemolo
3 cm di zenzero fresco
un bicchiere circa di vino bianco
fumetto di pesce o in alternativa brodo vegetale, circa un litro e mezzo
450 g di favette surgelate
olio
sale e pepe




Cuocete le favette seguendo le indicazione della produzione, scolatele e mettetele da parte. Se volete un letto liscio frullatele, se lo volete bitorzoluto lasciatele intere più figura ci fanno, sentite a mia ;)
Pulite le seppie, privandole dell'osso, degli occhi ( che occhi grandi che hai uhhhhh), delle interiora facendo attenzione ai sacchetti con il "nero" che preleverete e metterete da parte, infine togliete le bocche e lavatele sotto l'acqua corrente, eliminate la pellaccia e tagliatele a listarelle sottili. In un tegame, fate soffriggere l'aglio e la cipolla tritati con un fondo d'olio e un pezzetto piccolo però, di burro. Unite le seppie e cuocetele per pochi minuti, bagnate con il vino e fate evaporare, unite il "nero" . Aggiungete il riso e fatelo tostare,unite anche lo zenzero sbucciato e affettato finemente, cominciate la cottura aggiungendo poco alla volta il brodo. A fine cottura regolate di sale, spolverate di pepe e unite il prezzemolo tritato, una noce di burro e coprite con un coperchio per qualche minuto.
Impiattate preparando il letto con le favette e sopra distribuite una "palettata" ( una cucchiaiata) di risotto.
Concludendo, so esattamente che dal punto di vista formale potrei fare di più il tentativo è fallito miseramente, il piatto venne lariuliddu ( bruttarello)
accontentatevi di sapere che il punto di vista essenziale era strepitoso





sabato 19 settembre 2009

una tortazza di mele



ebbene si, come dicevo in altri luoghieffebieschi alla mia maestra, sperimentai una ricetta nuova di torta di mele, nuova? massi si fa per dire...
il numero di sale&pepe da cui l'ho trafugata è quello di ottobre 2001, ho aggiunto un paio di cucchiai di latte e i pistacchi. Lasciatemi dire che la ricetta mi colpì per una caratteristica era altissima, la foto affascinante, vedi questa torretta stretta e alta, da fuori favolosa, ma mi chiedo dentro com'era? per precauzione la rivista non fa vedere alcuna foto della fetta ;)
vabhe...io che mi chiamo tommaso di secondo nome, non mi sono fidata molto e bene fici, si richiedeva una teglia a bordi alti di 20 cm di diametro...io ho usato una teglia apribile di 22 cm e l'impasto ha faticato la cottura al centro, notate nelle foto della mia fetta la parte bruciacchiata del fondo ;)

370 g di farina 00
180 g di olio extra vergine d'oliva
135 g di zucchero (la ricetta ne prescrive 120)
5 mele
5 uova
una bustina di lievito
la scorza e il succo di un limone
100 ml di rum ( la ricetta non da quantità)
cannella qb
zucchero a velo qb
50 g di mandorle tagliate al coltello (la ricetta le prevede a scaglie)
30 g di pistacchi tagliate al coltello (la ricetta non ne prevede)
2 cucchiai di latte (la ricetta non ne prevede)
un pizzico di sale



Sbucciate le mele, tagliatele a metà ed eliminate il torsolo con uno scavino; incidetele a ventaglio facendo attenzione a lasciarle integre sulla parte inferiore, mettetele in una terrina con il rum girandole spesso. Unite le mandorle con i pistacchi tagliati al coltello e metteteli da parte. Con lo sbattitore elettrico montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete l'olio, il latte, la farina, il succo del limone e la sua scorza. Lavorate fino ad ottenete un bell'impasto liscio. Aggiungete gli albumi montati a neve con un pizzico di sale. Imburrate uno stampo da 22 cm di diametro foderatelo con carta forno, versatevi metà di impasto, mettete metà delle mele, cospargete con metà dell'insieme di frutta secca, ricoprite con il rimanete impasto e completate con le ultime mele. distribuite la frutta secca, spolverizzate con la cannella e lo zucchero a velo. Cuocete in forno caldo a 180°C a metà cottura abbassete la temperatura a 160° almeno per il forno pazzesco è così, il vostro lo conoscete voi ;) la cottura totale per il mio forno è stata pari a 50 minuti circa
ciao




giovedì 17 settembre 2009

oggi facciamo un bel copiato!



il periodo quello è! di inizio anno scolastico e avendo fatto il compito per casa perchè non lanciarmi ancora in un bel copiato?
in effetti non è proprio copiato paro paro perchè ho usato le cipolle rosse di tropea al posto degli scalogni, ma secondo me si può fare anche così
;)



la ricetta di Alex è facilissima e buonissima :D andate quindi là a vedere

per noi tre ho usato:
6 fusi di pollo
3 rametti di rosmarino
1 limone
tre stelle di anice stellato
un cucchiaio di miele
150 ml di vino bianco
150 ml di brodo vegetale
2 spicchi d'aglio
olio extra vergine d'oliva
2 cipolle di tropea (Alex ha ustao 4 scalogni)
sale e pepe




Il giorno prima mettete a acerare in una ciotola il pollo con la scorza grattugiata del limone, il rosmarino, l'aglio tagliato a metà, l'anice stellato e un goccio d'olio come dice Alex :)
Il giorno dopo, ponete in una casseruola un fondo d'olio, le cipolle affettate e il pollo con la marinata; fate rosolare ben bene e poi aggiungete il vino, il brodo e il succo del limone. Salate, pepate e aggiungete il miele. Cuocete a fuoco leggio per circa 40-50 minuti con un coperchio.
Per accompagnare ho cotto in forno delle patate aromatizzate al rosmarino.





mercoledì 16 settembre 2009

...piove

Mi acqua...'u Siguri su scurdò, cu tutta st'acqua
e per non soccombere, la volete sapere la mia ricetta quando piove?
mettete della musica di sottofondo io ho messo del jazz, procuratevi delle candele, accendetele, se siete soli in casa vi faranno compagnia e se va via la corrente, siete avvantaggiati ;) andate in cucina, indossate un bel grembiule pulito, recuperate un vecchio tegame, ma deve essere vecchissimo, preparate un battuto con aglio cipolla e sedano e realizzate una minestrina, (maestra, 'u vidisti? mi-ne-stri-na ahahahahah) io l'ho fatta di lenticchie. Nel frattempo fuori piove...schifiu!









se vi sembro schiffarata...è perchè ho già fatto tutto :)

martedì 15 settembre 2009

bella vero?



la voletete la ricetta?
beh ...non ve la do per il vostro bene
tutti a fare focacce con l'uva...io che sono troppo forte che fo? ma faccio la torta di pane dolce all'uva...
...

ecco forse è meglio ritornare a zappare la terra ;) sperando di non fare danno anche là ahahahah





lunedì 14 settembre 2009

ho fatto i compiti per casa



la Maestra mi ha detto: -"compra un kg di pomodori belli matuti che poi ti dico"
io ho comprato il pomodoro che qui si usa per fare la salsa e che ha pochi semi, un kg di farina di semola di rimacinato, il lievito, il basilico, l'aglio...e questo è il risultato :D
copio e incollo il nome della ricetta di Pinella

Costedda cun tamata de Villasimius





per cominciare devo dire che ho realizzato l'impasto di base utilizzando solo 700 g di farina perchè un kg era davvero tanto per noi. Il giorno prima ho preparato la biga utilizzando 150 g di farina circa 100 g di acqua tiepida e 3 g di lievito di birra. Ho messo in frigo.
il giorno dopo ho sciolto 7 g di lievito in poca acqua tiepida e l'ho fatto riposare mezz'ora come da ricetta, ho ammorbidito la biga anch'essa con poca acqua tiepida, poi l'ho messa nella planetaria, con il gancio, velocità minima. Ho unito la farina poca alla volta, il lievito rimanente, i pomodori a temperatura ambiente, tagliati precedentemente a pezzetti e poi frullati grossolanamente nel mixer. Appena l'impasto era amalgamato ho aggiunto 17 g di sale, circa 100 g di olio 2 spicchi d'aglio tritati finemente e il basilico a pezzetti. Ho unto una teglia da forno e versato l'impasto, quello rimanente l'ho messo in dei pirottini. Ho fatto lievitare fino al raddoppio in forno spento con la luce accesa e poi l'ho cotto in forno caldo a 200°C per circa 30 minuti.
FAVOLOSO!




MAESTRAAAAAAA!!!!
ho studiato :D

giovedì 10 settembre 2009

volevano diventare delle ciambelline



certo l'aspirazione principe quella era, ma s'assittaru e si trasformarono in schiacciatelle col buco ma buone sono :)
Lo dico sempre io bisogna studiareeeee, sempre e comunque.
Ma vogliamo parlare di quei tipi che hanno la presunzione di "inventare" qualcosa e poi la scafazzano senza ritegno? bene parliamo di me allora ahahahah volevo realizzare delle ciambelline all'olio dicevo, ma non sapendo quale sia la consistenza corretta dell'impasto, troppo morbido lo feci e quelle niente fecero? s'allargarono adagiandosi mollemente...diciamo pure che sunnu lariulidde (trad. bruttine)



pseudociambelline assettate alle mandorle e vaniglia
400 g di farina oo
70 g di farina di mandorle
120 g di olio extra vergine d'oliva
4 uova PICCOLEEEEEEEEEEE
un tuorlo
200 g di zucchero semolato
un limone
2-3 cucchiai di latte
una bustina di lievito
un pizzico di sale
una bacca di vaniglia
una fialetta aroma vaniglia



nella planetaria unite tutti gli ingredienti secchi quindi le due farine, il lievito, il sale, la scorza grattugiata del limone, lo zucchero, e i semi della vaniglia. Azionate la macchina al minimo per amalgamare tutti gli ingredienti. Aggiungete l'aroma vaniglia, le uova uno alla volta, il tuorlo, e l'olio. in ultimo aggiungete il latte. A questo punto entra in scena la conoscenza, o la sai o non la sai :D
quindi se l'impasto è troppo morbido aggiungi un paio di cucchiai di farina, io quello feci ma sempre troppo morbido risultò alla fin fine...
comunque, foderate una placca con carta forno, riempite con parte dell'impasto, una sacca da pasticcere con bocchetta liscia da 0,8 o da 1 cm di diametro, formate tante ciambelline di circa 4-5 cm di diametro distanziandole tra di loro, infornate a 180°C per 10 minuti circa o fino a quando si dorano alla base. Sfornatele e lasciatele intiepidire su una gratella per dolci. Se volete spolverate con zuchero a velo.