domenica 29 dicembre 2013

il solito polpettone

capita spesso, quannnu ci sunnu picciriddi a tavola, che mi devo sfirniciari ppì farili manciari picchì non mangiano questo o quello, sunnu 'ntipatici ppì manciari. Mi siddìa preparare due o tre piatti quindi opto per una pietanza che possa piacere a tutti, ecco tipicamente le polpette le mangiano granni e picciriddi accompagnate dal pane poi meglio ancora, secondo me. La ricetta originale è desunta da un vecchio numero di Sale& Pepe, riproposta in mille versioni picchì è un classico rivisitato, ebbene questa è la mia.
 per due polpettoni
1200 g di carne macinata mista (manzo, vitello, salsiccia sbriciolata)
300 g pancetta a fette sottili
2 uova
200 ml di latte
60 g di parmigiano grattugiato
100 g di chevre
farina
sale
pepe
prezzemolo
noce moscata
per la crosta di pane
300 g di semola di rimacinato
200 g di farina integrale ai 5 cereali
300 ml circa di acqua tiepida
un cucchiaino di zucchero
10 g di lievito di birra
10 g di sale
30 g di olio extra vergine d'oliva
cominciate la sera prima impastando il pane; mescolate le due farine, sbriciolate il lievito, aggiungete lo zucchero e cominciate a impastare aggiungendo poca acqua tiepida, unite l'olio e il sale, realizzate una palla, ponetela a lievitare dentro una ciotola, coprite con un canovaccio e posizionatela in frigo per tutta la notte. Il giorno dopo, tiratela fuori e portatela a temperatura ambiente prima di utilizzarla.
preparate il polpettone, impastando la carne con le mani, eliminate il budello dalla salsiccia, unite le uova, il parmigiano, la noce moscata, lo chevre a pezzetti, il prezzemolo tritato, il sale e il pepe. Amalgamate e dividete in due parti allungatene uno alla volta, formando un polpettone, cospargete con la farina e avvolgete ogni polpettone dentro un foglio di carta forno, legatene le estremità e cuocete in forno caldo a 180°C per 45-50 minuti. Tirate fuori la carne con delicatezza, eliminate la carta forno e l'acqua che si sarà formata durante la cottura, fate intiepidire.Su un piano infarinato, dividete in due l'impasto di pane, con un mattarello stendetene una parte cercando di realizzare un rettangolo di spessore 4 mm avvolgete la carne nella pancetta e poi nella pasta di pane, sigillate con dell'acqua i bordi e infornate a 200°C per circa 20 minuti. Sformate e tagliate a fette appena tiepido.

venerdì 27 dicembre 2013

Calorie a me!

E lo so, sono giorni micidiali questi; in un fiat ritrovi, grammo dopo grammo, i chili persi in mesi e mesi di dieta buuuuhhh! E' triste pensare alla fatica fatta ma davanti a un dolcino così che faccio? MI ARRENDO! In effetti mi sento conciliante e ben disposta quindi vi propongo la ricetta con sommo gaudio, poi fate voi se continuare con i bagordi oppure no. Considerate però che siamo, ancora, al 27 dicembre e avi arrivari capudannu, faciti vuiautri! 
Cheesecake noci, panna e caramello
per una tortiera apribile da 24 cm di diametro
consiglio di preparare questo dolce il giorno prima
tempo di preparazione: 3 ore
tempo di cottura: 45-50 minuti
difficoltà: facile
per la base
150 g di biscotti digestive
40 g di zucchero di canna
75 g di burro 
50 g di noci
per il ripieno
160 g di formaggio Philadelphia
200 g di mascarpone
200 g di zucchero di canna
200 ml di panna acida
100 g di dulce de leche ( tipicamente lo trovate nei supermercati ben forniti, io l'ho fatto in casa con una lattina di latte condensato)
4 uova
un cucchiaino di estratto di vaniglia
per il caramello
150 g di zucchero semolato
50 g di burro
200 ml di panna
un pizzico di sale
per la guarnizione 
50 g di noci tritate grossolanamente
Portate a temperatura ambiente i formaggi. Scaldate il forno a 150°C. Rompete i biscotti e metteteli dentro il frullatore con le noci il burro a pezzetti e lo zucchero, frullate fino a ottenere un composto omogeneo. Distribuite la crosta di biscotti sul fondo della teglia unta di burro, livellate con il dorso di un cucchiaio e mettete in frigo. In una terrina il Philadelphia con il mascarpone e sbattete con una frusta elettrica per amalgamare, aggiungete lo zucchero e poi la panna acida. Infine dopo aver amalgamato unite il dulce de leche, aggiungete le uova uno alla volta. Versate la crema sopra i biscotti, infornate e cuocete per circa 45-50 minuti. Lasciate raffreddare nel forno spento con lo sportello aperto. Preparate il caramello mettendo lo zucchero dentro un pentolino, cuocete a fiamma dolce fino a quando il colore da bianco diventerà marrone, roteate il pentolino con un gioco di polso senza toccare lo zucchero. Non vi allontanate dal piano cottura, rischiate di buttare via tutto se si brucia lo zucchero. Versate l apanna poco per volta e lentamente, aggiungete il sale e mescolate. Il composto diventerà una mappazza, si solidificherà attorno alla vostra spatola ma non vi scantate la situazione si risolverà per il meglio; togliete il pentolino dal fuoco e unite il burro freddo tagliato a pezzetti, mescolate fino a quando la crema diventerà liscia e cremosa. Versate il caramello sulla torta e decorate con le noci. fate riposare il dolce tutta la notte in frigo e tiratelo fuori poco prima di servire.



martedì 17 dicembre 2013

cioccolato

 potrebbe sembrare una cioccolata calda, invece inganno c'è! Trattasi di mousse al cioccolato; si prepara in un fiat e si conserva in frigo per il giorno dopo, avendo cura di tirarla fuori almeno un'ora prima di servire e il gioco è fatto. Un dessert per concludere un pasto importante, ma anche un intermezzo pomeridiano in uno dei giorni di festa che ci aspettano in agguato dietro l'angolo.
per 6 cristiani
150 g di cioccolato 
4 uova 
50 g di zucchero
tritate il cioccolato a coltello, ponetelo in un contenitore adatto alla cottura a bagnomaria e scioglietelo su fiamma dolce. Sbattete i tuorli con le fruste elettrice, aggiungendo a filo il cioccolato fuso. Montate a neve ferma incorporando lo zucchero facendolo cadere a pioggia. Unite gli albumi al composto di cioccolato e uova, fatelo poco per volta facendo attenzione che la parte precedente sia amalgamata al composto. Versate dentro delle ciotole o delle tazze e ponete in frigo tutta la notte. Prima di servire riportate a temperatura ambiente.


venerdì 13 dicembre 2013

crambool di verdure in italiano

Considerando che si avvicina Natale con le sue cene pantagrueliche, le enormi esagerazioni delle portate corredate da dolci con annessi caffè e ammazzacaffè, io vi propongo una ricetta recuperata su un numero autunnale di Sale & Pepe, mi pare ottobre ma non posso giurare tranne sul fatto che fosse di quest'anno; leggera leggera, verdure e 'n'anticchiedda di pane e nocciole come copertura 'crumbolosa' . 'Na cosicedda da preparare come contorno 'sciuesciuè' prima durante e dopo queste feste.
500 g di patate piccole
600 g di zucca decorticata
350 g di funghi champignon
30 g di funghi porcini secchi
50 g di nocciole tostate
100 g di pane fresco
foglioline di maggiorana
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
lavate i funghi freschi e mettete a bagno in acqua tiepida quelli secchi, pelate le patate e tagliate tutta la verdura a tocchetti. Mettete il mix di verdura dentro un wok , irrorate con 4 cucchiai d'olio e un giro d'acqua,coprite con un coperchio e cuocete per circa 20 minuti , togliete il coperchio e fate evaporare l'acqua di vegetazione cuocete ancora fino a quando le patate cederanno al tocco di una forchetta. preparate il crumble; riducete a tocchetti il pane frullatelo con le nocciole e la maggiorana. Mettete le verdure dentro una teglia, irrorate con un filo d'olio, distribuite il mix di pane e nocciole e infornate per 15-20 minuti. Servite tiepido


sabato 7 dicembre 2013

il mondo dei "pan di zenzero"

Se volete passare un giorno intero a decorare biscotti, questa è la ricetta giusta. Armatevi di pazienza e qualche picciriddu, picchì travagghiare suli  non è lo stesso che farlo in compagnia, soprattutto un lavoro come questo, destinato ai picciriddi che andranno a visitare la casa di Babbo Natale realizzata da un gruppo di volontari di Capaci . Una iniziativa lodevole dedicata ai bambini, piuttosto perché non andate a visitarla, ci sarà da divertirsi. Casa di Babbo Natale, via Papa Giovanni, Capaci
670 g di farina 00
una bustina di lievito (16 g)
5 g di zenzero in polvere
7 g di cannella macinata
3 g di noce moscata grattugiata
3 g di chiodi di garofano macinati
una macinata di pepe nero 
225 g di burro a temperatura ambiente
175 g di miele 
230 g di zucchero di canna
2 uova a temperatura ambiente
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
glassa pronta
pasta di zucchero pronta di diversi colori
pastiglie di cioccolato colorate

Setacciate la farina con il lievito, aggiungete le spezie e mescolate. Nella planetaria sbattete con le fruste il burro, aggiungete lo zucchero sbattendo per cinque minuti. unite un uovo per volta, facendo amalgamare il primo completamente prima di aggiungere il secondo, includete il miele e la vaniglia. Cambiate il gancio, togliete la frusta e montate la foglia K, rimettete la macchina in moto e unite gli ingredienti secchi. Realizzate una palla con l'impasto che sarà parecchio morbido ma maneggiabile, avvolgetelo dentro un foglio di pellicola per alimenti e ponetelo in frigo per tutta la notte.

Il giorno dopo spolverate il piano di lavoro con la farina, sottraete un pezzo di impasto dal frigo, manipolatelo con le mani, quel poco per renderlo lavorabile, stendetelo con il mattarello a uno spessore di 2-3 mm e ritagliatelo con la formina dei biscotti degli omini di pan di zenzero, ponete i biscotti su una teglia foderata con carta forno e infornate a 170°C per circa 10 minuti. Sfornate e fate raffreddare completamente. Per realizzare la casetta utilizzate l'apposito stampo. Incollate i pezzi della casa con la glassa e fatela rapprendere per una notte. Decorate i biscotti con pasta di zucchero oppure glassa colorata e la casa con la glassa, pastiglie al cioccolato colorate e molta fantasia.

giovedì 5 dicembre 2013

spaghettoni arriminati al Nero d'Avola e l'ospite inatteso

Qualche giorno fa, mi chiama Mariachiara  e mi chiede un piatto per un ospite inatteso, "e se ci abbinassi un vino?"
"Ok", rispondo "ma quando?"
"Presto, prestissimo, quando meno te l'aspetti", certo, allora perché si chiama l'ospite inatteso? 
Mi spiega, in due parole due, che Simply  promuove la produzione vinicola del territorio, fornendo degli strumenti ai suoi clienti per conoscere le etichette e approfondire la conoscenza nel campo enologico, passando dal cibo. In effetti un buon bicchiere di vino non si beve a stomaco vuoto. Dunque Simply, il mio ospite inatteso, porta il vino e io preparo un piatticeddu di pasta al volo.

Spaghettoni arriminati al Nero d'Avola IGP delle fattorie Azzolino


per 4 cristiani
tempo di preparazione: 15 minuti
tempo di cottura: 20 minuti
250 g di spaghettoni
250 g di cime di broccoletti
250 g di cavoletti di bruxelles
15 g di passolina, uva passa
15 g di pinoli
80 g di nero d'Avola IGP delle fattorie Azzolino
mezza cipolla
due spicchi d'aglio
un peperoncino secco
60 g di olive nere
300 g di Nero d'Avola IGP delle fattorie Azzolino
olio extra vergine d'oliva
un ciuffo di prezzemolo tritato
cacio cavallo grattugiato
tritate finemente uno spicchio d'aglio e la cipolla, poneteli in un wok con 15 g di olio e imbiondite leggermente, aggiungete la passolina con i pinoli, sfumate con il vino. Aggiungete i cavoletti tagliati a fettine e le sole cime dei broccoletti, unite 100 g di acqua, coprite e stufate per 15 minuti.
Togliete dal fuoco e salate; nella stessa padella sporca, aggiungete 15 g di olio con uno spicchio d'aglio schiacciato, un piccolo peperoncino tagliato a metà nel senso della lunghezza, le olive snocciolate e tritate finemente, soffriggete e poi versate 300 g di vino, portate a ebollizione.
Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolate a meno tre minuti dalla fine della cottura e versatela nel wok con il vino in ebollizione, portate a cottura rimestando sempre. quando la pasta sarà cotta, aggiungete la verdura mescolate per insaporire e servite con una spolverata di cacio cavallo e una di prezzemolo tritato


mercoledì 27 novembre 2013

panuzzelli al vapore

mi mancano i biscotti e poi, al vapore, ho cotto quasi tutto. Dico, dico, li fa Banderas nel suo mulino non li devo fare io con la mia Vitalis? Manco a dirlo! Tornando a questi panuzzelli vi dico che sembrano i panini giapponesi ma le farine usate sono, comune semola e una farina ai cinque cereali. Il colore pallido è dovuto alla cottura, non hanno la crosticina croccante sempre per lo stesso motivo e sono morbidissimi. Schetti, cotti senza farcitura, potreste accompagnarli a formaggi con salse o confetture, maritati invece, sono già ricchi e potreste mangiarli come finger food o come pane d'accompagnamento.
per sei panini
250 g di farina di semola di rimacinato
150 g di farina ai cinque cereali
250 g di acqua tiepida
un cucchiaino di zucchero
9 g di lievito di birra
9 g di sale
30 g di olio extra vergine d'oliva
in una ciotola mescolate le due farina con lo zucchero e il lievito sbriciolato, unite l'olio e parte dell'acqua, unite il sale e impastate energicamente. realizzate un panetto e fate lievitare mezz'ora al riparo da correnti fredde. Rimpastate il panetto e dividetelo in sei pezzi di circa 114 g l'uno; realizzate delle palline e introducetele dentro degli stampi in alluminio da babà precedentemente oleati e infarinati. Ponete nella vaporiera spenta, usandola come camera di lievitazione per circa un'ora o fino al raddoppio. Versate mezzo litro d'acqua nella vaporiera, accendete e portate la temperatura tra i 90-100°C e cuocete per circa 40 minuti. Se volete potreste, nella fase dell'impasto, unire formaggi o salumi tagliati a pezzetti. Sformate e servite tiepidi.

venerdì 22 novembre 2013

cavoletti o cavolicchi dal London fridge a quello di Palermo


due ricette due, siore siori, non c'è trucco non c'è inganno! Avvicinatevi siore e siori! E' esplosa la cavolicchio mania grazie a lei, sempre idda ci curpa. Ma vi pare giusto che mi ha acchiappato all'amo? Io, mi fici acchiappare, quindi dico che giustissimo è! Non avevo mai assaggiato i cavoletti di bruxelles e mi sono incuriosita quando Reb pubblicò 'sta ricetta e alcuni hanno dimostrato un velato (?) senso di disgusto sul prodotto di base...addirittura qualcuno disse che i cavoletti facevano 'schifo'. Per me questa parola non esiste soprattutto quando si parla di cibo, ma è un mio pensiero eh? Allora, dissi, li preparo pure io, CAVOLI! 
300 g di cavoletti di Bruxelles
alloro
basilico
salvia
maggiorana
noce moscata 
curry
sale e pepe macinati al momento
olio extra vergine d'oliva
uno spicchio d'aglio
10 g di brandy
pane di segale integrale
Niè che vi devo dire? Io ho seguito la ricetta secunnu chiddu chi dissi idda e chiddu che attruvai; in Sicilia  (almeno dove abito io eh?) gli unici cavoletti che si trovano in commercio sono quelli già confezionati, senza "tronco" insomma, ti tolgono il piacere di raccoglierli, e va beh! Li lavai, l'asciucai e li tagghiai a metà. Quanto alle erbette mi sono addentrata nella selva oscura che è diventato il giardino delle erbe aromatiche e tra il proliferare di trifolium attruvai uno sparuto basilicò, salvia, maggiorana e alloro, lì pulizìai velocemente e le ho spezzettate con le mani dentro una ciotola. Ci misi i cavoletti tagliati a metà, due cucchiari d'ogghiu novu, uno spicchio d'agghia scacciato, il sale, il pepe e il curry. Ho mescolato ben bene e poi ho messo tutto dentro una teglia foderata con della carta forno. Infornai per 15 minuti a 180°C e poi calai a 140 per altri 15 minuti di cottura. Dieci minuti prima  ho versato il brandy, sfornato e fatto intiepidire. In una padella sporca d'olio ho abbrustolito due fette di pane di segale tagliate a coltello e impiattai accussì.
 
Cavolicchi a tinchitè in questa versione sicula i cavoletti sono tagliati a metà e tritati finemente 
300 g di cavoletti di bruxelles
mezza cipolla
20 g di passolina o uva passa che dir si voglia
20 g di pinoli
20 g di pistacchi
20 g di mandorle pelate e tostate
un cucchiaino colmo di miele
20 g parmigiano grattugiato
40 g di marsala secco
60 g melagrana
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
in una padella mettete un cucchiaio d'olio, aggiungete la cipolla tritata finemente, unite la passolina, i pinoli e il marsala, fate sfumare ma non totalmente, unite i cavoletti tagliati a metà e poi affettati a coltello.Cuocete per circa 15 minuti, aggiungete il miele e mescolate. Se fosse necessario unite un goccia d'acqua  e finite la cottura ancora per qualche minuto, tritate a coltello i pistacchi e le mandorle, unite il parmigiano e, a fuoco spento, condite i cavoletti con questo composto. Aggiungete i chicchi di melagrana, aggiustate di sale, pepate e servite tiepido.




mercoledì 20 novembre 2013

boeuf borgognone da me' casa

L'ho detto, vero è! L'ho detto, mille e mille volte (mi piace esagerare) ma a mmia la Francia piace assai. Certo poi magari non pigghio tutto paro paro alla lettera, ma, ditemi, chi è che segue una ricetta uguale precisa 'ntifica? Nuddu, picchì ognuno di noi desidera mettere la firma, il proprio tocco, e chistu mi pari giusto; questa ricetta l'avevo già realizzata qui ma questa volta l'ho voluta preparare nella pentola a pressione Perfct di WMF. Insomma gli eccessi, cottura lenta contro quella veloce, videmu chi cumminai:
per tre cristiani
tempo di preparazione: 15 minuti
cottura: 15 minuti
500 g di vitello tagliato a piccoli cubetti
50 g di lardo
250 g di funghi champignon
prezzemolo
una carota
una cipolla rossa
180 ml di salsa di pomodoro pronta
un cucchiaio di estratto di pomodoro
circa mezzo litro di Bordeaux rosso
2 cucchiai di farina setacciata
qualche fogliolina di salvia
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe

Niente di più semplice, sul serio dico eh? Tritate la cipolla e la carota, poneteli nella pentola a pressione, con un giro d'olio e il lardo tagliato a piccoli cubetti, procedete come al solito; fate imbiondire la cipolla e schiarire il lardo, togliete le verdure dalla pentola, mettetele da parte e ponete la carne,mescolate bene per sigillare i tocchetti da tutti i lati. Versate la farina a setacciandola direttamente nel tegame, salate, pepate e mescolate per amalgamare ben bene il composto, unite le verdure, la salsa di pomodoro, l'estratto, i funghi, il prezzemolo, e la salvia, mescolate e coprite con il vino. Chiudete la pentola a pressione e quando il secondo anello viene fuori dal manico del coperchio, cuocete per 15 minuti. Sfiatate e aprite il coperchio facendo molta attenzione a non bruciarvi con i vapori della cottura, mescolate, aggiustate di sale e servite

domenica 17 novembre 2013

il mio albero dà solo buoni frutti

lo dicevo qualche mese fa, quando il gattino Felix si è mollemente adagiato tra i rami dell'ulivo, che il mio alberello dà solo buoni frutti, sia quelli edibili che quelli non. Quest'adorabile gattino mi guardava dall'alto mentre lo cercavo invano, iddu mi talìava senza mancu fari miao
Ogni anno i suoi rami mi regalano delle olive, mica tante eh? Non opero potature per la produzione ma per la bellezza della sua chioma, adoro il grigio verde del suo fogliame, il cangiante dei suoi colori quando tira una passata di vento, quannu c'è il sole o quannu il cielo è nivuru con nuvolazze carriche di pioggia. E' un albero vibrante di emozioni, magico e longevo. (Aggiorno il post solo dopo un'ora dalla pubblicazione perché il commento di Rosalinda mi ha fatto addunare che ho omesso un piccolo, ma non trascurabile, dettaglio. Nell'immaginario collettivo l'ulivo corrisponde a un albero immenso, vecchio e nodoso, con rami che si spingono tra l'orizzonte e il cielo, un ulivo Saraceno, secolare...ecco il mio è nico, ha appena 18 anni, tronco nodoso, rami verso l'orizzonte, verso il cielo, tutto uguale uguale solo che è nicareddu.)
L'anno scorso fu annata carrica 'st'annu invece ne fici picca e nenti ma io non mi arrendo le raccolgo, le lavo e le lavoro per mangiarle con una carrettata di soddisfazione.
Olive in salamoia
per un kg di olive 
300 g di sale
2 litri d'acqua
lavate le olive e immergetele in una mistura di sale e acqua per almeno 12 giorni. Trascorso questo tempo, sciacquatele e ponetele in una terrina piena d'acqua fresca che cambierete ogni giorno per quattro giorni. Potete mangiarle così oppure condirle come ho fatto io.
per 150 g di olive in salamoia
uno spicchio d'aglio
un mazzetto di prezzemolo
una costa di sedano 
semi di finocchio
olio extra vergine d'oliva nuovo
schiacciate le olive con delicatezza, dentro il mortaio. Trasferitele in una ciotola con l'aglio tritato fine, il sedano tagliato a rondelle, il prezzemolo tritato, i semi di finocchio e l'olio, abbondante, pepate, mescolate e ponete dentro un barattolo almeno 12 ore prima di servirle.

venerdì 15 novembre 2013

Nigella, tanto love

Niè, 'sta figghiola è troppu bedda! Ma non è solo bella è anche bravissima, guardare mentre conduce la sua trasmissione è un gran piacere visivo, è altamente comunicativa, piacevolmente simpatica, drammaticamente bella e straordinariamente brava. Un piacere da elaborare fino al compimento della ricetta per assaporare quello che lei ha fatto vedere amabilmente in tv. Si, perché se leggete la ricetta non basta per accendere la miccia. Se, con il blog la foto deve essere accattivante per scatenare la voglia di provare la ricetta, con lei basta guardare una sua puntata per volere preparare l'intero menù e magari andare ad assettarisi cu idda e l'amici sò.
preparazione: 30 minuti
cottura: 1 ora
difficolta: media
per la base
200 g di digestive
50 g di burro
100 g di cioccolato fondente 
50 g di arachidi salati
per il ripieno
500 g di Philadelphia a temperatura ambiente
125 ml di panna acida
3 uova
tre tuorli
200 g di zucchero
150 g di burro di arachidi liscio
per il topping
250 ml di panna acida
100 g di cioccolato al latte
30 g di zucchero di canna

frullate i biscotti con le arachidi, aggiungete il burro a pezzetti, il cioccolato a scaglie. Foderate uno stampo apribile da 24 cm di diametro con la carta forno, distribuite il composto di biscotti e, con il dorso di un cucchiaio appiattitelo sul fondo. Mettete in frigo mentre preparate il ripieno. Con le fruste elettriche montate il formaggio con lo zucchero, aggiungete la panna, le uova, uno alla volta, e il burro di arachidi. Versate il composto dentro la tortiera e infornate a 160°C per 50 minuti; nel frattempo preparate il topping. Sciogliete a bagnomaria  il cioccolato tagliato a pezzetti, aggiungete lo zucchero e la panna acida,mescolate fino a ottenere una crema liscia, versatela sulla torta e infornate ancora per dieci minuti





mercoledì 13 novembre 2013

Sicilitudine di una ricetta di Sale & Pepe

Ieri, una ricetta di scorza d'arancia, è stata pubblicata sulla pagina di Casa Facile su Facebook , una pagina che conta 'appena' 101.268 "Mi piace" mica baubau miciomicio eh? Grazie al direttore Giusi e a Grazia.
Oggi, per onorare 'Casa Mondadori' rivisito una ricetta di Sale& Pepe di ottobre, immergendo quelle favolose pagine in un mare di sicilitudine. leggo questa rivista da quannu mi maritai, e mi maritai non conoscendo la differenza tra una casseruola e una pentola, tra uno scalogno e una cipolla di Tropea.  Ma eccomi qua, dopo 17 anni, grazie alle ricette di Sale & Pepe 'due fili' di pasta buoni riesco a preparali. 
Se volete la ricetta originale accattatevi il giornale! :D
tempo di preparazione: 10 minuti
tempo di cottura consigliato sulla confezione della pasta
facilissima
per 7 cristiani:
700 g di fettuccine
10 foglie di salvia 
60 g di nocciole tostate
40 g di parmigiano grattugiato
un pomodoro secco
50 ml di olio extra vergine d'oliva 
40 ml vino bianco secco
un mazzetto di prezzemolo
un'acciuga sottolio
per la finitura:
una manciata di nocciole sgusciate
60 g di pangrattato 
la punta di un cucchiaino di zucchero
un giro d'olio extra vergine d'oliva
preparate la mollica atturrata ponendo in un padellino antiaderente l'olio, fate scaldare e aggiungete il pangrattato e lo zucchero, mescolate su fuoco dolce fino a ottenere un composto dorato. Versate dentro una ciotola da portare in tavola. 
mettete le nocciole con la salvia pulita dentro il bicchiere del frullatore, cominciate a frullare, aggiungete il prezzemolo, il parmigiano, il pomodoro secco, l'acciuga, il vino e l'olio. Frullate fino a otterrete una crema che metterete dentro una terrina capiente, pepate e cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela dentro la terrina aggiungendo tanta acqua di cottura della pasta quanto ne servirà per ottenere un composto fluido e molto cremoso impiattate e decorate con le nocciole tritate grossolanamente a coltello e, a tavola condite con un cucchiaino o due di mollica atturrata al posto del formaggio.


lunedì 11 novembre 2013

il tempo delle arance

Proprio ieri su Sicily Present è stata pubblicata, nella rubrica domenicale di scorza d'arancia, una ricetta siciliana, un dolcino semplice realizzato con pasta all'arancia, ottimo rimedio per quando l'aranci nun ci sunnu. Ora che invece si stannu apprisentannu, vi fazzu talìare un dolcino sulla stessa scia ciavurusa. Ciambella alle arance duci e zuccherate con una glassa alle clementine e vaniglia. dovete sapere immediatamente che il ciavuru della glassa vi rapirà e voi facitivi  rapire, abbandonatevi senza rete, è un consiglio spassionato.
300 g di farina
245 g di zucchero di canna
8 g di lievito in polvere
un pizzico di sale
150 g di panna acida
4 uova
225 g di burro morbido
30 ml di latte
100 ml di succo di arancia
per la glassa
una clementina il suo succo e la sua scorza
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
150 g circa di zucchero a velo setacciato
 setacciate gli ingredienti secchi e accendete il forno a 150 °C. Imburrate e infarinate uno stampo a ciambella di 24 cm di diametro. Sbattete lo zucchero con il burro, aggiungete la panna e il succo d'arancia, le uova e infine, poco per volta , il mix di farina. Amalgamate ben bene il composto, versatelo dentro la teglia e infornate per circa 30 minuti. Fate la prova dello stecchino per verificare la cottura. Fate raffreddare nello stampo qualche istante prima di sformare il dolce su una griglia.
Preparate la glassa; lavate la clementina, prelevate la sua scorza e mettetela in una piccola ciotola, poi spremetela il frutto per ricavarne il succo e aggiungetelo allo zeste. Unite la vaniglia e setacciate lo zucchero a velo direttamente dentro la terrina, con delle fruste a fili sbattete per amalgamare gli ingredienti e verificare la consistenza della glassa Versate la glassa sul dolce e fate raffreddare completamente