venerdì 29 giugno 2012

un quasi mescomè

a meno delle melanzane, e si perché il mescomè è una miscellanea di patate fritte, peperoni fritti e melenzane fritte...quindi questo piatto potremmo chiamarlo semplicemente peperonata con le patate :D
In estate, perchè siamo in E_STA_TE, adoro preparare le ricettuzze della mamma. Questa è una ricetta tipicamente sicula: attenti a mia.
per due cristiani, pigghiate 500 g di peperoni, una cipolla di Tropea, olio extra vergine d'oliva, 500 g di patate rosse, 300 g di pomodori maturi per salsa e basilico fresco
affettate sottile la cipolla, mettetela in un tegame con 6 cucchiai di olio e 50 ml di acqua, fatela stufare e aggiungete i peperoni, lavati,privati dei semi ed eventuali filamenti. Tagliateli a filetti e poi a metà, uniteli alla cipolla e cuoceteli aggiungendo n'anticchia di acqua calda se il sugo dovesse restringere troppo. A metà cottura aggiungete i pomodori, pelati, privati dei semi e ridotti a pezzetti. Lavate le patate, sbucciatele, tagliatele a tocchetti e friggetele in olio extra vergine d'oliva ben caldo. Quando anche le patate sono cotte unitele ai peperoni, cuocete ancora cinque minuti e spegnete il fuoco; salate, pepate, cospargete con il basilico sminuzzato con le mani.

mercoledì 27 giugno 2012

il rosa non mi piace


però dona alle bambine, ed io picciridda sugnu, perciò me lo faccio piacere questo colorino tenero, almeno per il mio quarantatreesimo compleanno...e che sono 43 anni di fronte all'eternità? Ve lo dicevo io che sugnu picciridda :D
torta Ciocco&Burro
250 g di farina 00
170 g di burro di arachidi
100 g di burro morbido
180 g di zucchero
4 uova
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
100 g di gocce di cioccolato
1 bustina di lievito
25-30 ml di latte
per la copertura:
80 g di cioccolato fondente 
50 g di burro
un cucchiaino di estratto di vaniglia

riscaldate il forno a 170°C, imburrate e infarinate una teglia dalla capacità di un litro e mezzo circa. Sbattete il burro di arachidi con il burro e lo zucchero, unite un uovo alla volta, la vaniglia e gli ingredienti secchi setacciati, il latte per ammorbidire il composto e in ultimo le gocce di cioccolato; versate nella teglia e infornate per circa 40 minuti o fino a quando, infilzando uno stecchino, questo ne esce pulito e asciutto.
Fate raffreddare dentro la teglia per una decina di minuti e poi sformate la torta su una gratella per dolci. Preparate la copertura sciogliendo a bagnomaria il cioccolato tagliato a scaglie con il burro, aggiungete la vaniglia e distribuite sulla torta.

venerdì 22 giugno 2012

un morbido biscotto o quasi una tortina?

smazzatevela voi, faciti 'sta ricetta e poi mi cuntate. Io un esperimento fici, e chiddu ca nisciu fora chistu è! Cosa sono me lo direte voi dopo averli provati, sempre che lo vogliate :D
se non vi va di accendere il forno è un problema vostro :D non sapete cosa vi perdete però...
250 g di mirtilli
2 uova
280 g di farina 00
90 g di farina di mais tipo "fioretto"
230 g di burro morbido
180 g di zucchero di canna
un cucchiaino di estratto di vaniglia
6 g di lievito per dolci
un pizzico di sale
farina di mais per la finitura
La sera prima mettete i mirtilli in freezer. Il giorno dopo sbattete con la frusta elettrica il burro con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta e amalgamate bene dopo ogni ogni aggiunta. Unite la vaniglia e gli ingredienti secchi setacciati. Con un cucchiaio di legno aggiungete i mirtilli congelati facendo attenzione a non scafazzarli. Prelevate una parte di impasto grosso quanto una noce, passatelo sulla farina di mais e realizzate una palla. Ponete ogni palla su una teglia foderata con carta forno, infornate a 160°C per circa 15 minuti o fino a doratura. Tirate fuori la teglia dal forno, fate raffreddare una decina di minuti prima di passare i biscotti su una griglia per dolci. 

mercoledì 20 giugno 2012

dopo una giornata a ripa di mare...


ci vuole un piatto che richiama lo stesso ciavuru, obbligatorio è! Mentre ci arrostivamo al sole, Lia ed io, tanto per cambiare, parlavamo di cibo. Molto spesso cucino solo per me. Lei asseriva che è bello cucinare per gli altri, le do ragione ma quando al resto della famiglia non piace una cosa non ci penso due volte; 'a fazzu sulu ppì mia.
Tonno fresco su letto di peperoni e copertina di patate rosse.
sulu ppì mia, cioè per un solo cristiano
una fetta di tonno di circa 200 g
un pezzo di sedano, parte tenera con le foglie
uno spicchio d'aglio
due peperoni rossi
una patata rossa
sale
pepe
olio extra vergine d'oliva
Spellate i peperoni dopo averli arrostiti e chiusi per qualche minuto dentro un sacchetto del pane. Eliminate il picciolo e i semi interni, tagliateli a filetti e metteteli, a due strati incrociati, sul fondo di una cocotte sporco di olio. Salate e distribuite parte del sedano e dell'aglio tritati insieme. Appoggiate  la fetta di tonno, salate, pepate e finite con il trito di aglio rimasto; lavate la patata, asciugatela e affettatela sottilissima con una mandolina, adagiate le fettine sul tonno; condite ancora con il sale, il pepe e un giro d'olio. E' importante che il tonno sia isolato dal contenitore di cottura e ben coperto dalle patate perché in forno tende ad asciugarsi. Infornate con il coperchio per 20 minuti a 180°C. Servite con delle foglioline di origano fresco.

sabato 16 giugno 2012

si può pritinniri autru dalla vita?

Uh! un monte di cose, ma con il ciavuru che si sprigiona dalla pentola che vugghie, mi cunvincivi, anche solo per un momento estatico, che nient'altro posso pretendere. Che vi devo cuntari? Mi emoziono. Il mare delle mie emozioni non è periglioso, non c'è pericolo ca si mori;  certe volte arranco dando brazzate a vacante e, se mi vedo persa, per restare a galla, al limite, faccio il morto.
Risotto con totani, pomodorini al ciavuru di finocchietto. 
per 4 cristiani
400 g di totani da pulire, sono circa 3 piccoli
270 g già puliti (togliete la bocca, gli occhi, le interiora e la pelle, passateli sotto l'acqua corrente) 
320 g di riso carnaroli

una carota,
una costa di sedano
una cipolla rossa
uno spicchio d'aglio
100 ml di vino bianco secco
10 g di finocchietto, solo le foglioline
2 cucchiai di passata di pomodoro
750 ml di brodo vegetale
olio extra vergine d'oliva
pepe nero macinato al momento
tritate finemente l'aglio, la cipolla, il sedano e la carota, mettete il battuto in un tegame di terracotta insieme con il finocchietto e soffriggete con tre cucchiai d'olio; quando le verdure saranno appassite aggiungete i pomodorini tagliati a quarti, mescolate e dopo qualche minuto aggiungete i totani tagliati a pezzetti. Sfumate con il vino alzando la fiamma. Aggiungete il riso e portate a cottura unendo il brodo caldo. A fine cottura, togliete dal fuoco, date un giro di olio crudo e una macinata di pepe, mescolate, chiudete il coperchio e fate riposare qualche minuto prima di portare in tavola.




venerdì 15 giugno 2012

un'avventura senza ricetta

In un posto come questo bisogna solo rilassarsi, staccare il cervello e andare in quota.
Giornate fantastiche al Parco Avventura dei Peloritani. Fidatevi e, soprattutto, non abbiate paura. Dopo aver indossato l'imbracatura, i ragazzi del parco terranno un breve, ma fondamentale, briefing (che non si mangia) e, dopo, si va su, tra gli alberi. 
Il sabato e la domenica vengono prodotti la ricotta e la tuma, mangiati al naturale sono favolosi, ma anche così; frittissimi!  Anche qui nessuna ricetta picchì quannu ci sunnu pizzuddicchi di cosi vai a occhio, non sono necessarie dosi precise, vai a sentimento...almeno io.
Frittelle di formaggi
per due cristiani:
un uovo grosso
due cucchiaiate di ricotta sgocciolata
4 fette di tuma
due manciate di parmigiano grattugiato
una manciata di pangrattato a grana grossa
una manciata di farina integrale
olio extravergine d'oliva
sale e pepe

sbattete l'uovo con il parmigiano e un pizzico di sale, passate le fette di tuma nell'uovo due le ripassate nel pangrattato facendolo aderire ben bene e le altre due nella farina. Friggete in olio caldo e servitele subito. Nell'uovo rimasto aggiungete la ricotta e una manciata di pangrattato, mescolate e, con una forchetta, prelevate parte dell'impasto ponendolo nell'olio caldo, realizzate 4 polpettine che girerete con delicatezza. Mangiatele calde.

mercoledì 13 giugno 2012

metti due amiche che mi vogliono bene

metti che, raccogliendo le amarene con le loro manine sante, pensano ammia; metti che mi telefonano subitanemente e io sugnu a 230 km di distanza...idde chi fannu? Mi conservano le amarene picchì pensano che qualche cosa l'haiu a fari! Pare una ricetta vero? Infatti lo è; è la ricetta dell'amore vero. Una ricetta che contiene ingredienti ammucciati di dintra. Dintra lu cori!
Confettura di amarene e cardamomo
1700 g di amarene private di piccioli e noccioli
1 kg di zucchero
11 bacche di cardamomo.
Mettete le amarene dentro un contenitore capiente, cospargete  con lo zucchero; pestate i semini contenuti dentro le bacche di cardamomo e aggiungetele al composto di frutta. Mescolate, coprite con la pellicola e ponete in frigo per una notte intera. La mattina dopo cuocete il composto in un tegame antiaderente, non essendoci addensante ci vorrà parecchio tempo affinché si ottenga la consistenza voluta, circa 3 ore. Avrete sempre l'impressione che il sugo resti liquido, non disperate, dopo l'apertura del barattolo avrete la densità giusta. Versate nei barattoli sterilizzati, chiudeteli, capovolgeteli e copriteli con un canovaccio facendo raffreddare completamente.

mercoledì 6 giugno 2012

Messina, tanto love

Messinesi, porto carrico; un pacco di biscotticeddi cuoricini cuoricini. Aspettatemi picchì staju arrivannu. Vi l'ha diri, emozionata sono! Figghioli, nni videmu, venerdì otto giugno, al Circolo Canottieri Thalatta alle ore 20,00, ci sarà la presentazione del libro "Scorza d'arancia" e a seguire, per chi avesse prenotato alla libreria Bonazinga, la cena. Bedda matri chi sugnu cuntenta
Biscotti di grano saraceno e frutti di bosco
300 g di farina 00
100 g di farina di grano saraceno
200 g di burro morbido tagliato a cubetti
180 g di zucchero
100 g di concentrato ai frutti di bosco ( lo trovate nei negozi per pasticceri, si usa tipicamente per fare il gelato)
un uovo intero
un tuorlo
un pizzico di sale
qualche goccia d'acqua fredda
zucchero a velo per guarnire
 Impastate tutti gli ingredienti, se l'impasto fosse troppo granuloso aggiungete qualche goccia d'acqua per addensarlo, realizzate una palla e ponetela in frigo per almeno due ore. Riscaldate il forno a 170°C; riprendete l'impasto, prelevatene un terzo e il resto rimettetelo in frigo, manipolatelo leggermente e stendetelo con un matterello, ricavate dei biscotti con un coppa pasta e poggiateli  su una teglia foderata con carta forno. Infornate per circa7-8 minuti. Tirate fuori la teglia dal forno e fate intiepidire i biscotti, poi trasferiteli su una griglia per farli raffreddare completamente. Spolverate con lo zucchero a velo. Procedete allo stesso modo con l'impasto rimasto in frigo.




lunedì 4 giugno 2012

ma com'è che non li avevo fatti mai?

Cose, cose, cose da pazzi, in tant'anni di onorato servizio cuciniero, mai li fici. Vergogna! 
I pitoni (o pidoni) messinesi sono un cibo da asporto tipico della provincia di Messina; sono calzoni farciti con indivia, tuma, pomodoro e pezzetti d'acciuga, praticamente la versione infagottata, della focaccia messinese, in un impasto brioches. Il segreto lu vuliti sapiri qual'è? La cottura. Vergognosamente fritti sono.
Per ottenere 19 pitoni ho impastato 350 g di farina 0 e 350 g di semola di rimacinato con 350 ml di latte tiepido, 60 g di strutto, 40 g di olio extra vergine d'oliva, 60 g di zucchero, 15 g di sale, 15 g di miele d'acacia, 12 g di lievito. Mettete la farina nell'impastatrice (o lavorate di olio di gomito), sbriciolatevi il lievito, unite lo zucchero e lo strutto a pezzetti, impastate aggiungendo poco alla volta il latte, il sale, l'olio e il miele. Realizzate una palla, ponetela, dentro una ciotola coperta con un canovaccio, dentro il forno spento con la luce accesa. Fate lievitare fino al raddoppio. Se dovete mangiarli la sera vi consiglio di impastare la mattina per consentire la lenta lievitazione. Nel pomeriggio riprendete l'impasto e porzionatelo in palline di circa 68g ciascuno; infarinate una spianatoia di legno e poggiate le palline  per la seconda lievitazione, coprite con un canovaccio.
Nel frattempo preparate il ripieno; lavate e asciugate un piccolo cespo di lattuga indivia, tagliatelo a pezzetti e mettetelo in un contenitore. Lavate 300 g di pomodorini datterino, tagliateli a metà, metteli in un colapasta e salateli; elimineranno l'acqua di vegetazione. Riducete in piccoli pezzi 300 g di tuma o formaggio dolce tipo Galbanino. Spezzettate delle acciughe sott'olio e collocate tutti gli ingredienti in successione sul piano di lavoro. Non dimenticate di disporre anche una ciotolina piena d'acqua. Prendete una pallina di pasta, stendetela, con le mani o con il mattarello, sul piano leggermente infarinato, realizzando un disco sottile. Mettete al centro due pezzetti di acciuga e una piccola parte di ogni ingrediente preparato; intingete gli indici delle mani nell'acqua e bagnate il contorno del disco; chiudete il pitone e sigillatelo prima con le dita e poi con i rebbi di una forchetta. In una friggitrice o in una pentola colma d'olio, friggete due pitoni per volta. Dopo la cottura, fateli sgocciolare su carta assorbente coperti con un foglio dall'alluminio per mantenerli caldi.

venerdì 1 giugno 2012

cca semu


Non c'è nenti 'i fari, 'u Signuruzzu, s'incaponì; nì voli fari moriri? 'Sti terremoti fannu ballari un ballo che genera morte, terrore e distruzione. Non vi nego la mia paura, mi scanto assai. Ma non si vive con la paura; cca semu, tutti suttu 'stu cielu. 
Crostata di farro con crema frangipane e frutta fresca
per la frolla:
300 g di farina di farro
150 g di burro
150 g zucchero di canna
1 uovo
un baccello di vaniglia
un pizzico di sale
qualche goccia di acqua fredda
impastate gli ingredienti a mano o nella planetaria, ponete in frigo a rassodare per almeno un paio d'ore.
Per il ripieno:
2 mele pink lady
20 g di zucchero
20 g di burro
15 g di brandy
sbucciate le mele e riducetele a cubetti, mettetele in una padella antiaderente con lo zucchero e il burro, cuocete per pochi minuti e sfumate con il brandy fino a quando saranno morbide. Schiacciatele con una forchetta o con un batticarne e fate raffreddare completamente. Nel frattempo preparate la crema.

Per la crema frangipane:
200 g di burro
200 g di zucchero a velo
200 g di farina di mandorle
2 uova
sbattete il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, unite un uovo alla volta e infine la farina di mandorle. Stendete la frolla con un matterello e rivestite una teglia da 26 cm, imburrata e infarinata, bucherellate il fondo e distribuite le mele cotte. Mettete la crema dentro un sac-a-poche senza bocchetta e distribuitela dentro la tortiera. Infornate in forno caldo a 160°C per circa 20 minuti. Per la cottura basatevi sulla conoscenza del vostro forno. Quando è cotta sfornate e fate raffreddare completamente.
Per la decorazione:
frutta fresca a piacere, io ho usato 1 banana, 400 g di ciliegie e 3 kiwi
mezza bustina di gelatina in gel
Quando la torta è fredda lavate e asciugando le ciliegie, sbucciate e affettate la banana e i kiwi; disponete la frutta secondo il vostro gusto. Preparate la gelatina seguendo le istruzioni nella confezione e spennellatela sulla frutta; passate in frigo fino al momento di servire