venerdì 30 ottobre 2009

torta soffice di patate e tonno



a me è piaciuta assai, peccato che ne abbia mangiata poca, l'avissi manciata tutta...come al solito ;)
semplice ma soprattutto da reinventare sul momento in base a quello che si ha in dispensa, quindi nessuna vera ricetta ma solo un modo come un altro per svuotore gli scaffali della credenza
per 4 persone
500 g di patate
1 zucchina di circa 250 g
2 cm di zenzero fresco
1 spicchio d'aglio
2 scatole di tonno sott'olio da 80 g l'una
3 filetti di alici sott'olio
3 cucchiai di parmigiano grattugiato più quello per la finitura
3 cucchiai di pan grattato più quello per la teglia
15 olive nere denocciolate
2 uova
una macinata di pepe
sale qb
un mazzetto di prezzemolo
olio extra vergine d'oliva
lessate le patate in acqua salata per 40 minuti, sbucciatele e schiacciatele, in una terrina, con uno schiacciapatate. In una padella soffriggete l'aglio affettato, unite la zucchina tagliata sottilmente con una mandolina, grattugiate lo zenzero e fate cuocere per una decina di minuti, salate e mettetele nella terrina con le patate, aggiungete il prezzemolo tritato, le olive affettate, il parmigiano, il pangrattato, le uova, le alici spezzettate, il tonno sgocciolato e sminuzzato. Amalgamate, con le mani, tutti gli ingredienti, regolate di sale se necessario. Oleate e spolverate con del pangrattato una tortiera da 22 cm di diametro, disponete il composto e livellatelo con un cucchiaio, spolverate con del parmigiano grattugiato e con del pangrattato; infornate a 180°C per mezz'ora

mercoledì 28 ottobre 2009

ucci ucci sento odor di biscottucci



Antonella è entrata già da tempo tra le mie "amiche" foodblogger, ma lei non lo sa...
vi è mai capitato da piccoli, di fidanzarvi con un bel bimbetto/a e lui/lei non ne era a conoscenza? la même chose ;) o se preferite la stessa cosa precisa 'ntifica :P
Durante l'ultimo dei miei periodi mallitti mi è venuta una voglia irrefrenabile di biscotti e che sarà mai? nulla se non fosse che ho scopiazzato 5 ricettuzze di Croce e delizia, e ne ho prodotti due a razzo AHHHHHH! mi sono sentita meglio ;) a parte che, manco a dirlo, le ricette sono favolose, sicurissime al 100% e il procedimento è esattamente come se Antonella ti tinissi mano manuzza. Ma che meraviglia!



Questi che vi presento hanno fatto un volo, buonissimi e molto facili, per i momenti di sconforto sono un toccasana, avrei potuto mangiarli tutti da sola in un solo giorno...altro che minestra ahahahahah ma mi sono limitata ad assaggiarli e sono rimasta alluccuta ;)

Kipferl alla vaniglia di croce e delizia



300g di farina
250 g di burro
125 g di zucchero
3 tuorli
125 g di farina di mandorle
zucchero vanigliato
lavorare il burro morbido e lo zucchero con le fruste fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere i tuorli, uno alla volta e poi la farina di mandorle, continuando a mescolare fino ad amalgamare ben bene tutti gli ingredienti; infine aggiungere la farina bianca amalgamandola con una spatola evitando di lavorare troppo l'impasto. Avvolgete lìimpasto nella pellicola per alimenti e ponete in frigo a riposare per almeno 30 minuti. Tirate la palla fuori dal frigo, porzionatela realizzando dei filoncini lunghi 5 cm, lasciate la parte centrale più grassottella e assottigliate le parti terminali, realizzate dei cornett che porrete su una teglia foderata con carta forno. Infornate a 180°C io a centosessanta il mio forno è pazzesco, per 10 minuti o fino a leggera doratura. lasciateli a riposare qualche minuto poi rovesciateli su un piatto colmo di zucchero vanigliato.
Per lo zucchero vanigliato: mettete, dentro un contenitore a chiusura ermetica, 250 di zucchero semolato e un baccello di vaniglia intero o taliato a metà sul lato lungo. Dopo trenta giorni lo zucchero è pronto, man mano che utilizzerete lo zucchero, provvedete ad unire altro zucchero in modo da avere sempre il contenitore pieno; il baccello si conserva per un anno. Io non lo avevo , accidenti accidentaccio, ma lo sto preparando, e considerato che qualche giorno fa non avevo a disposizione 30 gg per realizzare lo zucchero vanigliato, ho utilizzato lo zucchero a velo vanigliato, spolverato sui biscotti tiepidi.
grazie Antonellì :*


lunedì 26 ottobre 2009

minestra povera o povera minestra?



...fa lo stesso, questa mi toccò per tre giorni tre, l'ho mangiata tutta io, anzi per la precisione, ho ancora l'ultima porzione in frigo, sapete esattamente quale sarà il mio pranzo oggi quindi forse dovrei dire povera me ahahahah
la vellutata di zucca Alexiana è très chic, questa è grezzulidda, ma sempre di minestra si tratta, mi sto alienando ;) ma è quello che voglio!
questa ricetta è tratta quasi pedissequamente da un libbriccino grazioso, ma poco affidabile che comprai nel lontanissimissimo 1997 a Lucca, durante il viaggio di nozze ben ottomilalire.

per 4 persone
200 g di farro
1,5 litri di brodo
1 spicchio d'aglio
2 foglie d'alloro
200 ml di latte
4 patate medie
1 cipolla
1 gambo di sedano
1 carota
1 cucchiaio generoso di curry

mettete il farro a mollo in acqua per tutta la notte, dopo averlo lavato e liberato dalle impurità. La mattina dopo, sciacquate il farro e mettete in un tegame un battuto realizzato con la cipolla, il sedano, l'aglio e la carota tritati. Unite il farro, l'alloro, il curry e il brodo freddo. Fate cuocere mescolando ogni tanto per circa un'ora, aggiungere le patate tagliate a tocchetti piccoli, fate cuocere ancora mezz'ora quando le patate saranno quasi cotte unite il latte tiepido, fate riprendere il bollore, regolate di sale e servite dopo un riposo di cinque minuti. Durante le varie degustazioni ho provato a dare una spolverata di ricotta dura salata...benissimo ci sta :)

venerdì 23 ottobre 2009

Cranberry duff...un'americanata



così è! almeno su Sale&Pepe di ottobre 09. Per quanto mi riguarda una torta di mirtilli rovesciata è! Tra quelle pagine troverete un servizio troppo buono sulle torte americane, tra le tante proposte, una davvero singolare, la Funeral pie...come nelle loro pellicole, quando muore qualcuno fanno la festa e secondo quest'articolo in Pennsylvania, portano 'sta torta, contenti loro...
quella che ho realizzato invece, è del New England; se confrontate la ricetta originale con questa vedrete delle differenze leggere ma soprattutto sulle quantità, stranamente le dosi riportate sono per una teglia nica, molto strano l'americani fanno solo COSE GRANDI



per una teglia di 22x24 cm
200 g di farina
190 g di burro
200 ml di vino passito più un cucchiaio
400 g di mirtilli
200 g di zucchero di canna più 6 cucchiai rasi
100 g di noci
2 uova
un pizzico di sale
la punta di un cucchiaino di lievito



Ammollate i mirtilli nel vino passito per un'ora e mezza, scolateli ma non asciugateli. Ungete abbondantemente un foglio di carta forno e adagiatelo su una teglia di rettangolare.
disponete i mirtilli sul fondo della teglia, distribuitevi le noci tritate al coltello e spolverate tre cucchiai di zucchero di canna. Sciogliete il burro in un pentolino a fiamma bassa, Montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro, unite la farina setacciata con il lievito, il burro tiepido, il cucchiaio di passito ed in ultimo il sale. Versate l'impasto sulla frutta, livellatelo e cuocete nella parte alta del forno a 160°C per circa 35 minuti. Lasciate riposare la torta nella teglia per 10 minuti poi sformatela e rovesciatela su una gratella per dolci. Prima di servirla spolverate sui mirtilli i tre cucchiai di zucchero rimasti passatela sotto il grill per pochi minuti e servite tiepida.

mercoledì 21 ottobre 2009

spattaru!



vi ricordate questo matrimonio?
la vellutata di Alex la feci single




per 4 persone:
500 g di zucca a pezzetti
1 cipolla di tropea
3 cm di zenzero fresco
1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere (bella piccante)
400 ml si brodo vegetale
100 ml di panna
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
1 cucchiaio scarso di curry in polvere



sbucciate la cipolla, tritatela, pelate lo zenzero e tagliatelo a lamelle sottili, scaldate l'olio in una casseruola, rosolatevi la cipolla, lo zenzero e la zucca, aggiungete il curry e il peperoncino, lasciate insaporire mescolando. Aggiungete il brodo e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 25 minuti o fino a quando la zucca sarà morbida, frullate il tutto, aggiungete la panna amalgamate e salate. Fate riposare qualche minuto prima di servire.
Ho provato questa vellutata su un paio di tazze di bulgur, è buona sia sola che accompagnata
Aggiornamento:
ho rifatto questa cremina, senza lo zenzero ma con 4 bacche di cardamomo...ottima!



venerdì 16 ottobre 2009

perchè "tra poco" arriva l'estate



ma dov'era finita la scorzetta?
in letargo con gli orsi :)

pensavo seriamente di risvegliarmi in primavera...
...magari dopo sto panuzzo ne ne torno nel mio stato di vita latente.
ci vuole un po' di ottimismo no? :D



allora per questo giorno molto speciale, il World Bread Day indetto da Zorra, mi sono risvegliata dal letargo, non potevo certo restare a dormire nel giorno della panificazione mondiale no?



pane morbido al pesto di basilico
300 g di farina manitoba
15 g di lievito
150 g di acqua tiepida
5 g di zucchero
5 g di sale
50 g di strutto
1 cucchiaio colmo di pesto alla genovese (preparato dalle mie manine sante, con l'ultimo mazzo di basilico estivo)
Sciogliete il lievito con lo zucchero, nell'acqua tiepida, mettetelo nella planetaria. Amalgamate lo strutto alla farina. Avviate la macchina al minimo con il gancio, aggiungete la farina al lievito, unite il sale e in ultimo il pesto. fate lavorare fino a quando incorda. Fate lievitare in una ciotola coperta, per circa un'ora in forno spento con la luce accesa. Riprendete l'impasto e staccate delle porzioni di circa 100 g ciascuna. A questo punto potete dare la forma che più vi piace io ho fatto delle simil rosette in questo modo:



arrotolate l'impasto formando un filoncino, schiacciatelo con un matterello e con un coltello praticate dei tagli. Arrotolatelo su se stesso, mettetelo in piedi con la parte tagliata verso l'alto, su una teglia forderata con carta forno. Fate lievitare ancora mezz'ora, fuori dal forno, poi infornate in forno già caldo a 200°C per circa 20 minuti.
Notazione (se no le mamà a che servono?): con le quantità indicate ho ottenuto 5 paninetti
:)


lunedì 5 ottobre 2009

chi mi legge ingrassa



sfogliando, sfogliando, sfogliando la mia rivista preferita, ho incocciato una torta autunnale che mi faceva l'occhiolino...avete presente no? quando guardando la foto viene l'acquolina in bocca...Sabrina possiamo dire che siamo di fronte ad una sinestesia?...e che glielo chiedo a fare? ha detto che non mi leggerà più, perchè leggendomi ingrassa...? ma come è possibile? ahahahah
va beh, lascio la ricetta per chi mi legge e per chi non lo farà, peggio pi iddu
avvertenza la ricetta originale l'ho modificata ;)
come al solito, fidatevi di me, la torta non è buona...
è buonissima!




100 g di farina 00
100 g di farina di mais tipo fioretto
100 g di farina di mandorle
12 prugne
4 uova
120 g di zucchero di canna
150 g di burro morbido
una bustina di vanillina
un cucchiaino di cannella in polvere
un vasetto di yogurt
una bustina di lievito per dolci
mandorle in scaglie
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale



Lavate le prugne, asciugatele, snocciolatele aprendole per lungo ma lasciandole unite da un lato. 6 di queste tagliatele grossolanamente e mettetele da parte, le altre 6 adagiatele su un tagliere e realizzate dei tagli a ventaglio. Nella planetaria, sbattete il burro con lo zucchero, fino ad ottenere un composto cremoso, aggiungete le uova, uno alla volta e mescolate fino a quando non si sono bene amalgamate. Unite la farina di mandorle, poi quella di mais ed infine quella 00 setacciata insieme con il lievito. Aggiungete lo yogurt, la vanillina, la scorza di limone, la cannella e il sale. Prendete le prugne tagliate grossolanamente passatele in poca farina e amalgamatele all'impasto. Versate il composto in una teglia apribile da 22 cm di diametro, precedentemente imburrata e infarinata con farina di mais. Livellate con una spatola e adagiate le prugne rimaste leggermente infarinate dalla parte della polpa. distribuite le scaglie di mandorle, un manciata di zucchero di canna e infornate in forno caldo a 160°C per la prima mezz'ora e poi per gli ultimi 15 minuti al minimo...questo per il mio forno il vostro non so :)
fate raffreddare prima di sformare


domenica 4 ottobre 2009

salsiccia con l'uva


considerando che la torta bellissima ma crudissima non mi decido a rifarla, ho provato a unciri la salsiccia con l'uva e un mix di funghi trifolati...l'apoteosi dell'autunno (mortacci sua)
ve la consiglio perchè buonissima è!
per 6 persone:
1,500 di salsiccia tipo pizzaiola
un grappolo d'uva nera (fate voi a sentimento)
15 g di funghi porcini secchi
270 g di funghi champignon (ho usato solo cappelle)
1 confezione da 300 g di funghi misti surgelati
un mazzetto di prezzemolo
2 foglie d'alloro
un bicchiere vino bianco
uno spicchio d'aglio
mettete a bagno in acqua calda i funghi secchi. In una larga padella soffriggete con un paio di cucchiai d'olio l'aglio affettato, unite gli champignos, i funghi surgelati, e quelli secchi rinvenuti e strizzati delicatamente; coprite e cuocete per pochi minuti fino a quando i funghi lasciano l'acqua di vegetazione e cominciano la cottura, sfumateli con mezzo bicchiere di vino e alzate la fiamma, a fine cottura spolverate con abbondante prezzemolo tritato, salate, pepate e mettete da parte.
Nella stessa padella, non lavata mettete la salsiccia tagliata a pezzetti di circa 4-5 cm, bucherellatela e fatela saltare pochi minuti, unite il vino rimasto e alzate il fuoco, aggiungete l'alloro, l'uva precedentemente tagliata in due (gli acini più grossi) e liberata dei semi. Cuocete ancora qualche minuto mescolando, unite i funghi e fate insaporire. Servite tiepida

venerdì 2 ottobre 2009

meringhe alla francese ma glicine però...



con gli albumi (2) che mi sono avanzati dalla preparazione della crema pasticcera di cui sotto, ho provato a fare le meringhe seguendo il procedimento di Michel Roux desunto da un libro delle collezioni di Sale& Pepe
[...non facciamo che me ne perdo uno ahahahahah!]



Il procedimento è molto semplice, basta frustare la planetaria :D e farla lavorare secondo i vostri intendimenti ;)
vi indico le dosi di Michel io le ho dimezzate secondo la mia disponibilità di albumi ;)

4 albumi
125 g di zucchero
125 g di zucchero a velo setacciato
qualche goccia di aroma vaniglia
polvere colorante alimentare viola



In una ciotola, montate a neve gli albumi con una frusta grande. Continuando a sbattere, versate a pioggia lo zucchero, poco alla volta e continuate a sbattere per 10 minuti, finchè il composto diventa lucido e liscio, e rimane ben attaccato alla frusta quando la si solleva dal composto. Versate a pioggia lo zucchero a velo e incorporate anch'esso con lo sbattitore. Aromatizzate con l'aroma che preferite, coloratela se volete e mescolate con una spatola. Riempite una sacca a poche con bocchtta liscia ( diametro 1 cm) e una con bocchetta a stella, formate le piccole meringhe su una teglia foderata con un foglio di carta forno. Infornate in forno caldo a 110°C per 1 ora e 15 minuti...dice michel, io stavo bruciando le mie piccole dolcezze quindi ho messo al minimo e ho aperto leggermente lo sportello del forno, facendo trascorrere il tempo necessario.
Fate raffreddare molte ore


giovedì 1 ottobre 2009

10



è andata anche questa festa! :D organizzata all'antica, con appuntamento alle cinque del pomeriggio... mi sono accorta che devo essere proprio antica, perchè molti compagni hanno organizzato le loro feste alle 19.30
o_O secunnu mia sunnu ancora picciriddi!!!! mah!
però lasciatemi dire una frase retorica...sembra ieri che la tenevo in braccio ;)



avete presente, e parlo principalmente con le donne, quei momenti NO? di quei momenti che ti gira un nervoso che vorresti stare su un'isola deserta? di quei momenti che ogni cosa va storto? ecco i giorni precedenti la festa quelli erano ;) si comincia la sera prima con un pan di spagna, formato disco da frisbee, di cui non vi do la ricetta perchè non è corretto nei confronti di chi l'ha postata, infatti il problema non è la ricetta ma sempre lo stato d'animo della sottoscritta, quindi dopo la delusione del primo impasto decido di andare sul sicuro e fare la solita torta margherita, scopiazzata da una delle bustine del lievito paneangeli, che per divino miracolo e dopo aver fatto un certo numero di OM, OOMM, OOOMMMM, è venuto fuori passabile e leggermente sbruciacchiato ...

La torta:
4 uova a temperatura ambiente
150 g di zucchero
un pizzico di sale
100 g di farina 00
una fialetta aroma vaniglia
100 g di frumina
1/2 bustina di lievito
4 cucchiai di olio di semi
sbattete a schiuma i tuorli con 4 cucchiai d'acqua bollente, aggiungete 100 g di zucchero, l'aroma e il sale. Sbattete fino ad ottenere una massa cremosa. Montate gli albumi a neve, aggiungete lo zucchero rimasto e sbattete fino ad ottenetre una spuma lucida. Unite poco alla volta gli albumi al composto di tuorli, e amalgamate mescolando dal basso verso l'alto. Aggiungete a cucchiaiate la farina setacciata con la frumina e il lievito, mescolate sempre a mano delicatamente. Aggiungete l'olio, poco alla volta e mescolate sempre delicatamente. imburrate e infarinate uno stampo da 24 cm di diametro, versatevi l'impasto e cuocete in forno caldo a 160°C per 20-25 minuti, prova stecchino, sfornate e fate raffreddare totalmente.



il giorno dopo, preparate una bagna io ho utilizzato una base di sciroppo con acqua e zucchero e qualche cucchiaio di crema di whisky, Baileys per l'esattezza.
per questa torta ho scaldato in un pentolino 120 g di acqua ho sciolto 120 di zucchero e poi ho miscelato 8 cucchiai di liquore.
Tagliate in tre il pan di spagna o torta margherita, e pennellate i dischi ottenuti con la bagna calda, esagerate! :)



crema pasticcera
250 g di latte
30 g di farina
2 tuorli
una bacca di vaniglia
scaldate il latte con la bacca tagliata e liberata dai suoi semi, in un'altra ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero, fino a renderli cremosi, unite poco alla volta la farina ed amalgamate bene, aggiungete il latte caldo poco alla volta mescolando, ponete ancora una volta sul fuoco e fate addensare, fate sobollire e togliete dal fuoco lasciando in infusione la bacca.

montate 500 ml di panna con 50 g di zucchero a velo
aggiungete 4 cucchiaiate di panna montata, alla crema pasticcera ormai fredda, amalgamate e mettete da parte eliminando la bacca.

montate la torta aiutandovi con un cerchio da pasticceria. Sul piatto da portata mettete il primo disco di torta margherita ben imbibito, spalmate un velo di marmellata di mirtilli al cardamomo...la solita di Alex ;) e poi tutta la crema pasticcera. Ponete il disco centrale anch'esso ben imbibito, velate con altra marmellata e ponete uno strato di panna, avendo cura di lasciarne un po' per ricoprire i bordi e la parte superiore, mettete in frigo.



per la fascia al cioccolato che ricorderete (?) ho già utilizzato qui scopiazzando malamente da qui
Sciogliete a bagnomaria 200 g di cioccolato bianco, ritagliate un foglio di carta forno lungo quanto la circonferenza della torta e alto un paio di cm in più, un paio mi raccomando, ma anche uno e mezzo basta, io che come sempre esagero l'ho fatto 5 cm in più e il risultato lo vedete è orrendo, anche posizionarlo vi verrà molto più semplice e non direte parolacce come ho fatto io...se farete tesoro della mia recidiva esperienza, realizzerete una fascia superlativa. Disegnate il bordo superiore retto, girate il foglio e stendete il cioccolato con una spatola in uno strato non molto sottile e uniforme circa 2-3 mm; fate raffreddare a temperatura ambiente, in genere in 20 minuti è pronto per essere posizionato sulla torta invece, il caldo e l'umidità di sabato scorso, non hanno permesso questa tempistica e affinchè il cioccolato fosse pronto ci sono volute due ore...ero una bestia!!!! Per assicurarsi che la fascia sia pronta per essere adagiata sulla torta dovete toccare il cioccolato con un dito se non farà "fili" ma lascerete l'impronta digitale allora iddu è pronto! Tirate fuori la torta dal frigo, eliminate delicatamente il disco da pasticceria, Mettete l'ultimo disco imbibito anch'esso, ricoprite interamente il dolce con la panna rimasta e adagiate la fascia sul perimetro del dolce senza staccare la carta forno. Vedrete che aderirà alla torta, riponete la torta così "imbrcata" in frigo e fate raffreddare una ventina di minuti. Nel frattempo con una tasca da pasticceria dotata di un beccuccio con foro di un cm di diametro ho realizzato il numero con il cioccolato fuso rimasto, su un foglio di carta forno. Tirate fuori la torta dal frigo e staccate con delicatezza la carta forno. Applicate un nastro di organza intorno alla torta e realizzate un bel fiocco. La superfice della torta la potete decorare come più vi piace, io ho aggiunto i fiori freschi, una vaschetta di mirtilli e scaglie di cioccolato.