lunedì 31 maggio 2010

...e' prontoooooooooo!



ma si può? ogni volta che è pronto in tavola, devi chiamare a squarciagola e dire 1000 volte :-"LE MANI E A TAVOLAAAAAAA"
e chèchè...ma 'unnannu pitittu?
fortuna che questa un'insalatona di rinforzo fredda è, quindi questa volta li ho fregati sul tempo ahahahahah

Insalata di purpicieddi, tonno fresco e fagioli:
per 8 cristiani
450 g di fagioli freschi già sgranati ( un kg circa da sgranare)
1kg di polpetti piccoli e teneri ( da pulire)
400 g di tonno fresco tagliato a dadini
2 cucchiai di vino rosso
1 foglia d'alloro
1 costa di sedano
1 spicchio d'aglio
1 scalogno
un trito di odori ( basilico, prezzemolo, maggiorana)
qualche foglia di lattughina ( a sentimento), se trovate gli spinacini freschi da insalata meglio ancora
300 pomodorini datterino
3 cm di zenzero fresco grattugiato
1 limone
1 lime
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe



tritate finemente il sedano, lo spicchio d'aglio e lo scalogno, soffriggete in un tegame e aggiungete i fagioli, fate insaporire mescolando e sfumate con 2 cucchiai di vino rosso, aggiungete una foglia di alloro, mescolate e coprite con l'acqua. Fate cuocere a fuoco lento per circa un'ora, un'ora e mezza fino a cottura, aggiungendo dell'acqua bollente ove necessiti. Salate e pepate. Fate raffreddare la zuppa, scolate il brodo in eccesso e ponete i fagioli cotti in una insalatiera.
In un'altra ciotola mettete la scorza di 1 limone e quella di un lime grattugiate con uno zester, 4 cucchiai d'olio, mescolate e poi mettete a marinare i polpetti puliti insieme con il tonno; ponete in frigo per almeno un'ora, mescolando ogni tanto. Scottate su una piastra rovente i polpetti e il tonno, fate raffreddare e affettate il polpetti. Aggiungete il pesce ormai freddo ai fagioli, aggiungete i pomodorini, lo zenzero grattugiato, un trito di odori, qualche foglia di lattughina e basilico fresco; salate, pepate e condite con olio extra vergine d'oliva e servite.


sabato 29 maggio 2010

'na cosa duci e zuccherata


avete mai assaggiato questo kiwi qua?



è un dolcino solo lui, ha un colore dorato, vi dico di che sa...un sapore misto di frutti esotici e financo sa di miele, infatti dal mio spacciatore di frutta e verdura ufficiale, lo chiamano kiwi al miele, è buono tutto, si mangia pure (volendo) la buccia.




Fatta la premessa, il "cappello" introduttivo vi devo dire che la Zespri non mi paga per dire queste cose, nonostante sia partita a raffica la pubblicità su moltissime emittenti :D
Lo mangio già da più un anno, nemmeno a farlo apposta appena ho deciso di realizzare un dessert usando questo prodotto, pattiu la pubblicità...questo si chiama tempismo ;)
la base è una semplicissima mousse al cioccolato bianco leggermente aromatizzata con un cucchiaio al limoncello, più o meno come questa qui, ma per me, è il giusto palcoscenico per un frutto così spettacolare.



Mousse al limoncello con kiwi al miele

mezzo litro di panna fresca
60 g di zucchero a velo
2 uova
40 g di zucchero semolato
180 g di cioccolato bianco
3 g di gelatina in fogli
1 limone
1 cucchiaio di limoncello
4 kiwi gold
granella di pistacchi e noccioline
foglioline di basilico
20 striscioline di scorza d'arancia prelevate dalla marmellata



Mettete a mollo la gelatina in acqua fredda, nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato tagliato a pezzetti, facendo sempre attenzione che il fondo del contenitore non tocchi l'acqua in ebollizione, poi mettetelo da parte e fatelo intiepidire. Montate i tuorli con 20 g di zucchero semolato, aggiungete il cioccolato fuso e mescolate ben bene; in un altro contenitore montate a neve ferma gli abumi con gli altri 20 g di zucchero , incorporateli delicatamente ai tuorli cioccolattosi. In un pentolino su un fuoco bassissimo, fate sciogliere la gelatina con un cucchiaio di limoncello, aggiungete il miscuglio al composto di uova e cioccolato, mescolando, unite la scorza grattugiata del limone e in ultimo incorporate la panna semimontata con lo zucchero a velo. Versate parte del composto in un bicchierino graduato e poi aiutandovi con il misurino, versate 150 ml di mousse in un bicchiere di vetro, ne riempierete 10. Ponete in frigo a rassodare per almeno 3 ore. Poco prima di servire sbucciate i kiwi (se volete ;)) e tagliateli a dadini, dividete la dadolata nei bicchieri, distribuite il trito di pistacchi e nocciole, finite con le scorze d'arancia e un ciuffo di basilico a foglia piccola.





giovedì 27 maggio 2010

questa è la mia stascione :)



c'è picca 'i fari! Sole che riscalda fino al cuore, temperature estive, abbronzatura di quella tiski toski, mi sento il ritratto della salute nonostante gli anni che avanzano (aspè che tocco ferro per tutti gli invidiosi che mi buttano la malanova) ahahahahah
e finalmente è arrivata, qui arriva prima si sa, nonostante il tempo mallitto che si è protratto lungamente il sole s'accende cauddu cauddu, ed io caminu cu iddu ahahahahah
rido anche senza motivo perchè 'u suliceddu 'st'effettu mi fa :D

questo piatticeddu di pasta è un inno alla bella stagione, vi consiglio di tastare almeno una forchettata, merita!







per 8 persone
preparate in casa un pesto alla genovese utilizzando un bel mazzo di basilico, 2o g di pinoli, 4 -5 cucchiaiate di parmigiano, olio extravergine d'oliva e sale quanto basta. Se vi piace usate anche il pecorino, contribuisce ad un sapore più deciso, a quel punto occhio con il sale, non ne metterei ;)
per essere sincera non ne ho messo nemmeno usando solo il parmigiano De gustibus non disputandum est
3 zucchine genovesi circa 500 g
2 filetti d'acciuga
1 spicchio d'aglio grosso
800 g di pesce spada tagliato a cubetti
vino bianco quanto basta per una sfumatina leggera
sale e pepe
Affettate finemente l'aglio, ponetelo in una larga padella con 4 cucchiai d'olio , soffriggetelo con i filetti d'acciuga e fatelo dorare, Aggiungete le zucchine affettate con una mandolina a rondelle sottili, mescolate sempre cuocendo per 10 minuti. Togliete dal fuoco e ponete la verdura stufata in una terrina. Nella medesima padella "sporca" d'olio ponete il pesce spada a fuoco vivo, sfumate con il vino e fate colorare i cubetti da tutti i lati, non cuocete troppo per evitare che s'indurisca, quando il vino sarà evaporato aggiungete le zucchine, mescolate per fare insaporire, unite 3 cucchiai colmi di pesto, mescolate ancora e spegnete. Cuocete in abbondante acqua salata 700 g di fettuccine, scolate al dente e ripassate in padella con il condimento. Prima di servire macinate del pepe bianco.




mercoledì 26 maggio 2010

per la cena...mica mia, ma quella della vicina, della mia amica GennyG


Quando le amiche chiamano, le amiche rispondono ;)
...è il bello di questo "nostro" mondo
Genny, questo come ti sembra? abbastanza semplice e goloso?
ahahahahah
26 ritz
250 g di stracchino
1 cucchiaino di pepe rosa in grani
2 cucchiai abbondanti (non siate di braccino corto eh?) di parmigiano grattugiato
qb di nocciole e pistacchi tritati.
Pestate il pepe in un mortaio, mettetelo in una terrina con i formaggi, lavorate per amalgamare. Con una spatola rigida mettete un po di composto su un biscotto, facendo attenzione perchè si rompe facilmente e poi ve lo dovete manciari accussi schitto . Ponete un altro biscotto sopra fate una leggerissima pressione e poi rotolate la coppia di biscotti sul trito di nocciole e pistacchi. Realizzate i biscotticeddi poco prima di servirli perchè se gli fate "vedere" il frigo s'ammosciano
:D

lunedì 24 maggio 2010

un ciuriddo trallallà, due ciuriddi trallallà, tre ciuriddi trallallà...


oggi è il compleanno di Comida de mama Auguriiiiiii! :D
per festeggiarla voglio farle un regalino, in verità l'ha fatto lei a me pubblicando questi adorabili ciuriddi :D
ahahahahahah

Dal blog di Comida de mama
pâte à quiche di Christophe Felder
200 g farina
90 g burro morbido
5 g sale
1 uovo
20 g acqua fredda
per il ripieno ho utilizzato:
200 g di caprino fresco
80 g di tonno in scatola
erba cipollina

pepe bianco

Preparate la pâte à quiche di Christophe Felder, lavorando tutti gli ingredienti nella planetaria con il gancio K. Stendete l'impasto ottenuto su un piano infarinato e tiratelo con un matterello ad uno spessore di circa 3 mm. Con uno stampino da biscotto a forma di fiore di 7-8 cm di diametro ricavate 24 fiori. Disponeteli in uno stampo da minimuffin, ponete in frigo per una decina di minuti, nel frattempo portate il forno a temperatura di 180°C cuocete per circa 8 minuti o fino a doratura, fate raffreddare nello stampo. Quest'impasto è fantastico lavorabile anche quando reimpasti i ritagli.

lavorate il formaggio con il tonno sgocciolato e una abbondante macinata di pepe bianco, realizzate 24 piccole palline e riempite i fiori. Sforbiciate qualche stelo di erba cipollina.

mercoledì 19 maggio 2010

quando si dice: "sono due braccia tolte alla terra..."



nel lontano 1987 (...azz quant'è lontano però!!!) dopo il diploma conseguito all'Istituto d'arte, decisi di iscrivermi all'Università, facoltà di Architettura. Mi innamorai perdutamente del lavoro che i miei zii Villi e Michela, svolgevano sia all'università di Firenze come assistenti alla cattedra di "Igiene Edilizia" sia nel loro studio di architettura. Lui, lo zio Villi mi disse subito: -"ma sei sicura? ...sono due braccia tolte alla terra!"
Ragione aveva ahahahahahah
infatti, dopo l'università ho preso la specializazione in Architettura del paesaggio e arte dei giardini, adesso coltivo l'orticello :D
vorrà dire qualcosa?
si! Appena i "frutti" saranno maturi mi apro la casa&putia e vendo i prodotti dell'orto ;) fuori dal cancello
venghino siori venghino
lattuga,



tre varietà di pomodori, Pachino, Cuore di bue e Datterino




e mulinciane viola e nivure



non dimenticate gli odori eh?
menta, basilico, prezzemolo, salvia, rosmarino, alloro, erba cipollina, maggiorana e timo



con 'sta carenza di travagghio...almeno manciamu!



piesse: ringrazio il mio spacciatore di piante e verdure, nonchè mio amico vivaista Salvo D'Alia andate a trovarlo al vivaio Benfratelli su viale della Regione Siciliana Nord Ovest, 7080
a Palermo, dite che vi mando io e vi caccerà a pedate ahahahahah
ciao Salvuccio!

lunedì 17 maggio 2010

un abbraccio collettivo



quando leggete un titolo simile, cosa pensate? cosa vi viene in mente?
va beh vi dico cosa ho pensato io:

un gesto che esprime affetto oppure gioia, euforia
una o più splendide immagini
una qualche canzone di Baglioni (mai sentita)
un biscotto
un incontro favoloso tra quattro foodblogger e le loro famiglie :D
tranne la canzone tutte queste cose accaddero ieri a casa di Patrizia :D
abbiamo mangiato come...non mai ahahahahah e fatto fotografie e riso e chiacchierato marò...ma quanto abbiamo parlato? ahahahahah



Roberta di "I pasticci di Roby"


io in una foto "rubata" a Stefaniaduciezuccherata



Patrizia di "Dolcemente gustoso"
la padrona di casa ;)



abbracci gluten free


100 g di farina di riso
70 di maizena
100 g di zucchero Zefiro
100 g di burro a temperatura ambiente
70 g di farina di mandorle
1 tuorlo (codice 0 o 1)
la scorza grattugiata di un lime
10 g di cacao
un pizzico di sale



Nella planetaria sbattete il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere una crema moBBida, unite il tuolo e, dopo averlo amalgamato, sostituite la frusta con il gancio K. Aggiungete le farine, il sale, la scorza del lime; dividete l'impasto in due parti, ad una delle due aggiungete il cacao lavorando velocemente fino ad amalgamarlo. Prelevate dei pezzetti dai due impasti, formate dei cilindretti che abbinerete formando un cerchio o meglio un abbraccio bianco e nero.
infornate a 160°C per 10 minuti, lasciate raffreddare qualche minuto nella teglia e poi poggiateli su una griglia per farli raffreddare completamente.



Torta fredda allo yogurt con abbracci gluten free



il laurino regalato da Patrizia ;)

giovedì 13 maggio 2010

qua arrivò!

come chi? la mia amata!
Arrivò la stascione!!! ahahahahah
'u suli, la pelle dorarata, il caldo che finalmente mi entra nelle ossa... e si sa a quarantun'anni le ossa cominciano a scricchiolare con l'umido ahahahah quindi benvenuta ESTATEEEEEEEEEEE!

ORSU' BRINDIAMO!!!



Questo cocktail l'ho chiamato "rosuccia" :D
per 8
750 ml di vino rosato ma di quello buono per piacere
50 ml di brandy
2 bottigliette di sanbitter
7 cucchiai di sciroppo di zucchero di canna
200 ml di succo ACE
150 g di fragoline di bosco
versate tutto in una caraffa, mescolate e mettete in frigo per almeno 3-4 ore. Poco prima di servire distribuite nei bicchieri le fragoline e versate il cocktail.
CIN!

lunedì 10 maggio 2010

chi gradisce un altro biscotto?



(oramà sti biscotticeddi stazionano perennemente su un tavolino accanto al divano in una bella e grande scatola di latta, dopo cena c'è la "scanna" a chi si deve sedere al lato del tavolinetto ahahahahahahah)





vi sottopongo una bocconcino niente male tratto dal libriccino già menzionato qua ma anche qua (tra parentesi vi devo dire che fici sti biscotticetti della trapanisa boni sunnu!)
però, attenti a mia, ho realizzato la ricetta para para la prima volta, poi ho apportato qualche modifica come al solito aggiungendo di qua e togliendo di la, infine ho prodotto la versione che, secondo me, è quella vincente :D
pigghiate un pizzinu che ve la cuntu:




160 g di burro morbido
130 g di zucchero zefiro
2 tuorli
260 g di farina 00
20 g di maizena
50 g di farina di mais tipo "fioretto"
100 g di cioccolato al latte
1 fialetta di aroma vaniglia
Tagliate a piccoli pezzi il cioccolato e mettetelo da parte. Con le fruste lavorate il burro con lo zucchero, aggiungete i tuorli e l'aroma; otterrete una crema omogenea. Se utilizzate la planetaria, cambiate la frusta con il gancio K per impasti friabili, in alternativa lavorate a mano, aggiungete dunque il cioccolato e le farine, amalgamate il tutto in una palla che porrete in frigo avvolta in un foglio di alluminio per almeno un'ora. Prelevate delle piccole porzioni di pasta, lavoratela poco e poi stendetela ad uno spessore di 3-4 (ma anche 5) mm su un piano infarinato, ritagliate con un coppapasta i biscotti e poneteli su una teglia foderata con carta forno. Infonrate in forno caldo a 160°C per 10 minuti o fino a quando il fondo risulta dorato. Se volete spolverate con dello zucchero a velo.


giovedì 6 maggio 2010

con un paninetto così nello zaino, andrei in capo al mondo




non si può raccontare s'avissi tastari, un panuzzo semplice ma di un buono paradisiaco, morbidissimo e duci; provate per credere ;)
su una delle innumerevoli raccolte di Sale& Pepe "Sapori di campagna" ho trovato sta ricettuzza intitolata "Baguette alla cipolla", fa molto francisi, ma se li chiamate paninetti niente ci fa! :D
sappiate che considerando il caldo che c'era sabato scorso l'ho fatti lievitare un'ora in meno, ho ridotto le pezzature e ci misi n'anticchia d'ogghiu dintra insieme con n'anticchia di sali e pipi ;)
boni sunnu!


550 g di farina manitoba
10 g di sale
15 g di lievito di birra
3 dl di acqua tiepida
mezzo cucchiaino di zucchero
50 g di strutto
6 scalogni
olio
Nell'impastatrice mettete la farina, lo strutto e il sale, mescolate bene e poi aggiungete il lievito sciolto nell'acqua con lo zucchero, lavorate per 5-7 mnuti. Mettete l'impasto nel forno spento con la luce accesa, su una teglia foderata con carta forno. fate lievitare fino al raddoppio, circa un'ora cu du cauddu. Suddividete l'impasto in porzioni di circa 80 g formate delle pallottole e fate lievitare ancora circa 15 minuti. Con un mattarello, stendete ogni pallottola in una striscia,



cospargete con gli scalogni tagliati a fettine, irrorate con un filo d'olio, un pizzico di sale e una macinata di pepe; arrotolate e richiudete all'interno le estremità del salsicciotto. Trasferite i panuzzelli su una teglia foderata con carta forno separandoli con un canovaccio pulito, creando una piega di stoffa tra uno e l'altro e fate lievitare ancor amezz'ora circa. Praticamente 'sti paninetti stretti l'uno all'altro lieviteranno maggiorente in lunghezza ;).



Accendete il forno al massimo della sua potenza, spennellate ogni panuzzu con dell'olio, effettuate dei tagli obliqui e infornate per circa 20 minuti.
...e vidi chi manci!
ahahahahahahah


martedì 4 maggio 2010

ma oggi...non è san valentino!




machissenefrega? Questi biscotti sono talmente romantici che la festa degli innamorati (?) manco la vedono ;)
ah dico subito di che sanno...



di lavanda
:D

ahahahahahahahah



Dopo aver letto il commento di Enzucciamiabeddatrapanisaquannuèl'orachet'arricampi, desidero aggiungere una cosa; c'è stato chi, dopo aver assaggiato sti biscotticeddi mi dissi:"sanno di detersivo!" non oso fare nomi...perchè male ci rimasi
va beh! niente ci fa! secondo me sono romantici al cientupiccientu e sono anche molto buoni...ma sempre per me eh? Quanto al fatto che siano o meno edibili, Luca&Sabri sono edibilissimi, ne sono sicura perchè sono i miei cespugli di lavanda :D



questa ricetta è desunta da "Il libro d'oro dei biscotti", ma vi avviso che è riveduta e corretta
150g di farina 00
30 g di maizena
1 cucchiaino di lievito
60 g di burro
50 g di zucchero
1 tuorlo
7 g di fiori di lavanda
un pizzico di sale
pochissimo latte




Prelevate i piccoli fiorellini dagli steli di lavanda, portate pazienza perchè l'operazione di raccolta dei fiori è snervante, 7 g sembra che non si raggiungano mai.
Accendete il forno a 160°C. Sbattete con le fruste, il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere una crema, aggiungete il tuorlo; se usate la planetaria montate il gancio per impasti friabili, in caso contrario lavorate l'impasto sulla spianatoia; unite i fiori di lavanda, lavati e tamponati con della carta assorbente, infine le farine, il lievito e il sale, impastate fino ad ottenere una palla; potreste aver bisogno di poche gocce di latte per amalgamare le briciole. Stendete l'impasto con il matterello ad uno spessore di circa 5 mm, ritagliate con un tagliabiscotti e trasferiteli su una leccarda foderata con carta forno, fate cuocere per circa 10 minuti, dopo fateli raffreddare su una griglia.