sabato 26 giugno 2010

mi dicono che sono 41



e chissenefrega! ahahahah
qua siamo! e fino a quando questo è un fatto assodato, è tutto occheiiiiiii!



ho ricevuto una marea di telefonate, sms e messaggi su facebook troppo bello fu! Grazie perchè mi volete bene :D
alcune domande ricorrenti:
"non dirmi che cucinerai tu?"
"quale sarà il menù?"
"...e la toTTa?"
ahahahah
il menù era a base di "ciavuru di pisci"
l'antipasto servito già impiattato, di cui grazie all'amiKetta mia, abbiamo qualche diapositiva :D




era composto da:
una frittura di zucchine in pastella
due sarduzze a beccafico
uno sfincionello
e due mele allo speck su uno specchio di fonduta
il primo piatto erano delle busiate secche con una crema di favette, pistacchi, gamberoni e un'idea di rana pescatrice :D



il secondo era un piatto di cozze e vongole scoppiate con pomodoro perino tagliato a cubetti e insaporito con un trito di basilico, prezzemolo, olio, sale e pepe
e di contorno delle piccole tarte tatin di verdure e pasta sfoglia,



i grissini di Marie Claire di cui poi in futuro vi parlerò...come? non sembrano grissini? abbiate pazienza vi svelerò l'arcano a tempo debito :D



per la frutta ho servito delle coppette con palline di anguria
...e dulcis in fundo, la totta con una cannila :D




lunedì 21 giugno 2010

io, in inglese, non ci parlo!

...al limite ma proprio al limite posso provare a interpretare in siciliano :D
quindi ho deciso che questi, cestinelli li chiamo!
anche perchè parliamoci chiaro, se una cosa la propone la mia sister , non mi frega un fico secco (magari fresco visto che comincia la stagione dei fichi) se arriva dall'Inghilterra o dalla Papuasia. Pi 'mia sunnu d'idda!
sti cosiceddi nichi sunnu favolosi!


La ricetta, per come la scrive la mercante, io ve la scopiazzo qua:

125 gr di Farina 00
3 uova
285 ml di latte
sale
olio di semi di arachide




sbattete insieme tutti gli ingredienti, tranne l'olio di arachidi, poi mettete in frigo per 40 minuti la pastella ottenuta.
Accendete il forno alla massima temperatura e inserite la teglia per muffin con tre cucchiaini d'olio in ogni alloggiamento...che siano tre non abbondate perchè se no sunnu assai! quando l'olio comincerà a sfrigolare ( da me non sfrigolò mai e dopo tanticchia 20 minuti che era nel forno mi dissi che nel mio forno non sfrigola una beneamata!) tirate fuori la teglia dal forno velocemente ma non troppo perchè rischiate di ustionarvi, quindi versate la pastella in ogni incavo; la maestra si raccomanda meno della metà! confermo!!! cuocere per 15 minuti poi per altri 5 abbassando la temperatura a 160°circa. Seguendo i suoi consigli dopo 10 minuti ho aperto il forno e con un cucchiaio di legno ho abbassato il centro del cestinello, considerate che, appena fuori dal forno, s'assettanu regalandovi dei deliziosi cestinelli da riempire ;)




io li ho farciti utilizzando
2 pomodori perini belli grossi
1 melenzana viola media
basilico
sale
pepe
olio per friggere
due manciate di parmigiano grattugiato

Condite il pomodoro tagliato a dadini con un trito di basilico, sale e olio mettete da parte. Tagliate la melenzana a fette grosse un cm, salate e fate rilasciare l'acqua di vegetazione per circa un'ora, sciacquate il sale in eccesso, tagliate a dadini le fette e friggete in abbondante olio caldo. Quando le melenzane saranno fredde mettetele in una ciotola con il pomodoro, il parmigiano e il basilico a pezzetti, pepate e mescolate. Riempite i cestinelli e guarnite con una foglia di basilico intera.

giovedì 17 giugno 2010

occhei!!!!!! vada per una cosa salata



un antipasto talmente:
semplice, veloce, buono, sfiziosetto, accattivante, fragrante (e chi più ne ha di aggettivi, più ne metta) al quale non potrete dire di no! Come si dice oramà, in un italiano poco ortodosso, una minchiata da realizzare, ma dal successo assicurato; vanno via come l'acqua, in questo periodo di caldo appiccicaticcio :D
non mi credete? allora cosa aspettate? accattatevi un disco di pasta sfoglia, un tubetto di patè di olive e una manciata di semi di sesamo... il gioco è fatto :D
se non sbaglio questo scherzetto l'ho visto su un numero di Sale&Pepe ma non mi ricordo sinceramente, vogliatemi bene lo stesso :D


srotolate la pasta sfoglia, spalmate con il patè di olive. Riarrotolatela stringento bene, mettete in freezer per un quarto d'ora e poi tagliatela a fette di circa 5 mm di spessore. Disponete le girandole su una teglia foderata con carta forno distanziate l'una dall'altra perchè poi in cottura vunciano cioè gonfiano, cuocete in forno caldo a 180°C per 15 minuti, a metà cottura cospargete le girelle con i semi di sesamo. Provate anche la versione verde, di cui non ho la diapositiva ;) spalmate al posto del patè di olive del pesto alla genovese e poi cospargete con dei semi di sesamo neri

mercoledì 16 giugno 2010

io voglio ancora un dolce al cioccolato



...quindi se volete accollatevelo e se no come sempre, liberissimi di cambiare canale :D
questa è una ricetta scopiazzata da un libro davvero interessante "il mio corso di cucina. Le basi del cioccolato" di Orathay Souksisavanh e Vania Nikolcic, Guido Tommasi Editore



250 g di farina manitoba
100 ml di latte
20 g di lievito fresco
1 uovo più uno per spennellare
50 g di zucchero
60 g di burro morbido a pezzetti
8 quadretti di cioccolato al latte
un pizzico di sale



sciogliete il lievito nel latte tiepido. Nella planetaria con il gancio mescolate la farina con lo zucchero e il sale, aggiungete un uovo e il composto di latte. Impastate per 10 minuti fino a quando l'impasto si staccherà dalle pareti, unite il burro e lavorate fino ad amalgamare fino a quando l'impasto sarà moBBido e liscio.



Fate lievitare per 40 minuti circa in forno spento luce accesa. Spianate l'impasto ( sollevatelo e fatelo ricadere), copritelo e fatelo riposare in frigo per 15 minuti. Trascorso questo tempo preparate i panetti di 60 g l'uno; farciteli con il cioccolato, mettete i panini in una teglia foderata con carta forno, coprite e fare riposare ancora in forno spento luce accesa fino al raddoppio. Spennellate con l'uovo sbattuto e cuocete in forno caldo a 180°C per una ventina di minuti. Mangiateli tiepidi :D




lunedì 14 giugno 2010

per amanti del cioccolato



si! in effetti è una crostata al cioccolato da urlo, è cosa da aprire le finestre e gridarlo al mondo...o almeno a tutti quelli del vicinato ahahahah

per la frolla:
300 g di farina 00
1 tuorlo
1 uovo intero
150 g tra burro a temperatura ambiente e strutto (metà e metà)
150 g di zucchero fine tipo Zefiro
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale


impastate tutti gli ingredienti e fate riposare almeno 1 ora in frigo.

per il substrato:
20 g di cacao amaro
85 ml di acqua bollente
65 g di farina autolievitante
40 g di burro morbido
60 g di zucchero semolato
1 uovo piccolo
i semi di mezzo baccello di vaniglia
la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio

riscaldate il forno a 160°C imburrate leggermente una teglia di 16 cm e foderatela con carta forno. In una terrina mescolate, il cacao setacciato con l'acqua bollente, sbattete delicatamente con una frusta a fili fino ad ottenere una crema liscia, fate raffreddare. Nella planetaria sbattete il burro morbido, unite lo zucchero, l'uovo e i semi di vaniglia, aggiungete il composto al cacao e poco per volta, la farina con il bicarbonato, amalgamate senza lavorare troppo. Versate l'impasto nella teglia, infornate per 15 minuti, fate la prova spiedino per verificare la cottura. Sfornate la tortina e fate raffreddare su una gratella per dolci.

per la crema al cioccolato: (desunta dal libro cioccolato de "la Cucina" del CORRIERE DELLA SERA)
150 g di cioccolato fondente
120 g di zucchero
1 uovo
50 ml di panna fresca ( la ricetta prevede l'uso di panna a lunga conservazione, consiglio quella fresca)
1 baccello di vaniglia

fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato, facendo attenzione che il fondo della bastardella non tocchi l'acqua in ebollizione; nel frattempo sbattete l'uovo con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, unite la pannae i semi della vaniglia. Quando il cioccolato è sciolto e tiepido unitelo al composto di panna, mescolate fino ad amalgamare.

montaggio e cottura:
stendete con un mattarello su un piano infarinato, un po' più di metà dell'impasto di pasta frolla, adagiatelo in una teglia per crostate da 28 cm di diametro, precedentemente imburrato e infarinato, bucherellate il fondo e sbriciolate su esso la tortina al cioccolato oramai fredda. distribuite la crema al ciccolato e realizzate una grata con l'impasto di frolla rimasto. Infornate a 160 °C per circa 25-30 minuti o fino a quando il biscotto non si sia dorato, secondo la conoscenza del vostro forno

mercoledì 9 giugno 2010

dopo l'amaro ci vuole 'na cosa duci



e l'amaro si poteva trasformare in qualcosa di molto doloroso, uno strazio incolmabile, per fortuna il tempismo di mamma ha scatenato la velocità di cui c'era bisogno. Claudia è stata molto male ma con le giuste cure, amorevoli coccole ed un bel po' di sane preghiere è uscita dal buio.



Domenica Claudia ha compiuto 7 anni, la sua mamma, per festeggiare ben due feste, compleanno e rinascita, mi ha chiesto di realizzare una toTTa strepitosa, una sorpresa capace di far rimanere alluccuta 'a picciridda :D che dite ci sono riuscita? Ho visto la sua faccia e vi assicuro che il bersaglio è stato centrato ahahahahah



l'idea di fondo è quella di questa toTTa qui, ma ho cambiato l'impasto di base e ovviamente le decorazioni.
torta grande
procuratevi una teglia apribile da 26 cm
125 g di cacao,
500 ml di acqua bollente
385 g di farina autolievitante
2 cucchiaini rasi di bicarbonato di sodio
250 g di burro moBBido
4 uova grandi
360 g di zucchero semolato
1 fialetta aroma vaniglia



riscaldate il forno a160°C imburrate leggermente la teglia e foderatela con carta forno. In una terrina mescolate, il cacao setacciato con l'acqua bollente, sbattete delicatamente con una frusta a fili fino ad ottenere una crema liscia, fate raffreddare. Nella planetaria sbattete il burro morbido, unite lo zucchero, un uovo alla volta e l'essenza di vaniglia, aggiungete il composto al cacao e poco per volta, la farina con il bicarbonato, amalgamate senza lavorare troppo. Versate un terzo dell'impasto nella teglia, infornate per 15 minuti, fate la prova spiedino per verificare la cottura. Sfornate e fate raffreddare su una gratella per dolci. Cuocete allo stesso modo i 2/3 rimanenti.
Consiglio vivamente di realizzare queste basi al cacao il giorno prima.



torta piccola
procuratevi una teglia apribile di 16 cm
62 g di cacao amaro
250 g di acqua bollente
193 g di farina autolievitante
1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
125 g di burro morbido
2 uova grandi
180 g di zucchero semolato
1/2 fialetta di aroma vaniglia
stesso procedimento descritto sopra.



a questo punto componete la torta, preparate il ripieno e la copertura con:
1500 ml di panna fresca
150 g di zucchero a velo
3 fialette aroma vaniglia
q.b. nutella
mettete il contenitore, possibilmente di metallo, nel frigo per un'ora almeno e le fruste nel freezer, trascorso il raffreddamenteo dell'attrezzatura montate la panna alla massima velocità, aggiungete lo zucchero e la vaniglia. Mettete il piatto dove monterete la torta su uno girevole, adagiate il primo disco da 26 cm, spalmatelo con un velo di nutella e uno strato abbondante di panna; adagiate il secondo disco, con la mano aperta premete delicatamente per fare assestare gli stati, fate la stessa cosa sopra il secondo disco e poi ponete il terzo disco, con una spatola di metallo coprite con la panna, la parte superiore della torta e poi i bordi livellate aiutandovi con il piatto girevole. Mettete la torta piccola al centro di quella grande e ripetete le stesse operazioni; ponete in frigo. Lasciate raffreddare per un'ora, poi procedete con la decorazione finale io ho usato, marschmallows, caramelle, vari cioccolatini, riccioli di cioccolato rosa e codette leggerissime di meringa, ovviamente potrete sbizzarrirvi lasciando libero sfogo alla vostra fantasia.






martedì 8 giugno 2010

in fondo sono buona, voglio regalare dieci minuti di notorietà

ad un utenteanonimo, che già il fatto di essere anonimo è una cosa triste di per sé, se poi non si firma...
il simpatico utenteanonimo, ha lasciato questo commento al post del 29 maggio 2010
" 'na cosa duci e zuccherata" che pubblico perchè, voglio che non passi inosservato, merita un certo rilievo

Anonimo ha detto

... "dimmi qualcosa che non sia il solito "che buonoooooooo, che bellooooooo, di che sa?" e minchiate simili...te lo chiedo per piacere; in caso contrario non scrivere niente grazie te ne sarò grata"


e fin qua nulla di nuovo sul fronte occidentale ha copiato le stesse parole precise intifiche dal messaggio che precede i commenti di questo blog...adesso viene il bello assettatevi perchè questo è teatro puro;
scena prima

Ok, ti dirò qual'cosa di nuovo:


e qua già c'è un piccolo errorino di grammatica che se l'avesse visto la maestra Giusy c'avissiro arrizzati i capiddi ( le sarebbero drizzati i capelli in testa)

Minchiate simili? Bella faccia tosta!
Bisogna avere voglia di dire e di ascoltare... avere un Blog vuol dire condividere anche quelle che tu ritieni molto volgarmente e maleducatamente "minchiate"

che c'è di maleducato nella parola "minchiate" oramà è una parola di uso comune e poi lasciatemi dire che di minchiate in 3 anni di blog ne ho lette a sufficienza, la faccia tosta la mantengo perchè questa è casa mia e non sono obbligata da nessuno e dico nessuno a rispondere a minchiate colossali come questa. Chi ha un blog, parlo soprattutto dei veterani, sa esattamente a cosa mi riferisco quando dico che non voglio leggere commenti del tipo di che sa o che bello, che buono, quelli sono commenti che tendono a fare zavorrare il blog lasciando una scia per agganciare il loro commento al mio, un obbligo morale a "passare" per ricambiare la visita ditemi voi se non sono minchiate, cosa c'è di costruttivo? Niente!
Se poi vogliamo parlare di educazione, possiamo aggiungere che una firma al commento sarebbe gradita.
scena seconda.

Modesto parere di una che se avesse un Blog sarebbe contenta anche solo di ricevere questo ^_^ ovvero un sorriso!
magari mi lasciassero solo un sorriso al posto delle solite minch...amenità? lo gradirei ancor di più :)
scena terza

Un minimo di autostima serve, ma l'arroganza spocchiosa e dall'Italiano poco ortodosso mi dà il voltastomaco.
La...signora? dice che sono presuntuosa e le viene, con rispetto parlando, il voltastomaco; suggerisco una bacinella quando si trova a passare dal MIO blog, oppure considerando che non è un obbligo, suggerisco di vistare altri lidi dove può trovare qualcuno che non sia arrogante come la scorzetta ;)
in ultimo, ma non per importanza, consiglio una ripassatina all'italiano ortodosso o eterodosso
mi chiedo perchè blog lo scrive maiuscolo..sarà nome comune di persona? mah!
e italiano? maiuscolo anche quello?
:D

ma la gente in genere, non ha nulla da fare nella vita, che venire a scassare i cabasisi a casa mia?
piagghiati un pizzino, copiati la ricetta e se non hai niente da dirmi, questa è l'unica cosa che possiamo condividere!