venerdì 31 luglio 2009

proporrei di fermare il tempo



massì perchè no? fermiamoci al 31 luglio 2009. L'estate è nel suo magico splendore e agosto diciamolo, è un mese triste perchè poi manco a dirlo ritorna l'autunno e l'inverno mallitto, il superenalotto direi che non lo debba vincere nessuno, proporrei di dividerlo tra i bambini bravi. in ultimo ma non per importanza anzi...i miei quarant'anni mi piacciono e li vorrei conservare tali e quali ahahahahah quindi conGELIAMO? ahahahahah




questo gelatino lo dedico a Stella che adesso si trova nel giardino dei ciliegi anzi da mo' che è li ;) lei ha preparato un gelato troooooopppoooooooobuono che meriterebbe un posto nella mia panza ;)
Gelato alle noci caramellate







6 tuorli
300 g di zucchero
6oo ml di latte
150 g di panna fresca
100 g di gerighi di noci sminuzzate
un cucchiaio di miele
olio extra vergine d'oliva
Sminuzzate i gherigli con un batticarne su un piano di marmo, coperte, con uno strofinaccio pulito. Preparate il caramello come siete soliti fare, oppure ifate così: in una casseruola a fondo spesso mettete 150 g di zucchero con un cucchiaio abbondante d'acqua. Fatelo caramellare su fuoco leggio, senza toccarlo fino a quando assumerà un colore biondo scuro. Quindi levatelo dal fuoco, unite i gherigli di noci sminuzzati e poi stendete il composto sul piano di marmo pulito e precedentemente oleato e lasciate che s'indurisca.
Preparate il gelato scaldando in una casseruola il latte, la panna e il miele. Sbattete i tuorli con lo zucchero rimasto, fino a quando saranno quasi bianchi, poi uniteli al latte caldo poco alla volta amalgamando bene ad ogni aggiunta. Mettete di nuovo il composto sul fuoco e sempre mescolando fate addensare la crema senza MAI MAI MAI portarla a bollore ;)
Togliete dal fuoco e fate raffreddare, mescolando ogni tanto. metette poi in frigo per tutta la notte. Trasferite il composto nella gelatiera e fate rassodare. quando il gelato è quasi pronto spezzettate le noci caramellate e uniteli al gelato ancora morbido, fino a completo rassodamento. Se volete preparate dell'altro caramello da distribuire sul gelato oppure utilizzate quello pronto per guarnizione.








giovedì 30 luglio 2009

un insieme azzardato...



...ma veramente sorprendente, quasi non ci credevo davanti al solito Sale& Pepe (agosto 2008), "naaaaaa" mi sono detta "non è possibile"...ma oramà lo sapete, io tutto mangio, quindi non potevo non assaggiare e così ho provato queste anomale bruschette con degli ospiti speciali...ed assolutamente a scatola chiusa!
Bone sunnu, fidatevi di mia!
la rivista consiglia la solita fetta di pane da abbrustolire io invece ho fatto delle schiacciatine che poi ho tagliato a metà e bagnato con il sughetto filtrato delle vongole...non ci pozzu pinzari quant'eranu bone!





per 6 persone
per le schiacciatine:
250 g di farina
125 g di acqua
10 g di lievito
25 g di olio extra vergine d'oliva
5 g di sale
impastate tutti gli ingredienti avendo cura di sciogliere il lievito nell'acqua tiepida con una puntina di zucchero. Fate lievitare fino al raddoppio. Dividete l'impasto in 6 panetti da circa 70 g ciascuno e fate lievitare ancora una volta. Accendete il forno a 220°C schiacciate i panetti, pennellateli con dell'olio e infornate per circa un quarto d'ora. Sfornate e fate raffreddare.
per il companatico:
500 g di vongole (io ho usato un sacchetto da un chilo)
1 melenzana da 300 g
2 pomodori rossi a grappolo
1 spicchio d'aglio
2 rameti di rosmarino
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe

fate spurgare le vongole per tre ore in acqua salata. Intanto infornate le melenzane a 240°C per circa mezz'ora, poi sbucciatela e tritatela grossolanamente. Tagliate i pomodori a dadini e mescolateli alla melenzana; salate pepate e condite con 3 cucchiai d'olio.
Sbucciate e tritate l'aglio con il rosmarino, fate insaporire in tre cucchiai d'olio in una padella e unite i molluschi coprite e cuocete a fuoco vivace fino a quando non si aprono. Togliete dal fuocoe filtate il liquido. Sgusciate le vongole tranne qualcuna per guarnire e unitele al composto di pomodoro e melenza.
Tagliate in due le schiacciatine, irroratele con il sughetto delle vongole filtrato, distribuite il ripieno, ripassate in forno caldo per qualche minuto e servite.



mercoledì 29 luglio 2009

quando il piatto non serve

capita no? di non avere dei piatti...certo a casa mia difficilissimo è perchè di piatti ne ho assai, di ceramica, di porcellana..., no di plastica no non ne trovate mancoammazzati, però a volte, li potete scovare naturali come queste scodelline qui :)




per noi due:
2 melenzane medie tonde viola
150 g di fusillotti Rummo
25 g di capperi sottosale
60 g di pangrattato
30 g di pecorino pepato grattugiato
1 ciuffo di basilico
olio extra vergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 grosso pomodoro a grappolo
4 sarduzze
vino bianco secco per sfumare

lavate le melenzane, asciugatele, tagliate le calotte e mettetele da parte, svuotate le melenzane con uno scavino, ma non troppo, salate la polpa ottenuta e mettetela a scolare per mezz'ora. I gusci di melenzana, dopo averli salati leggermente e oleati con le mani dentro e fuori, metteteli in una teglia foderata di carta forno e infornateli a 170°C per mezz'ora. Affettate l'aglio e soffriggetelo con in paio di cucchiai d'olio, fate saltare il ripieno delle melenzane, precedentemente sciacquato e strizzato, fino a quando prende colore. In una ciotola mescolate il pangrattato con il pecorino, i capperi dissalati e tagliuzzati, il basilico a pezzetti e il pomodoro tagliato a dadini, amalgamate con qualche cucchiaio d'olio, unite le melenzane tiepide e e mettete da parte.



Nella padella dove avete cotto le melenzane, con un filo d'olio mettetete a rosolare le sarde , fatele sfumare con un po' di vino, sminuzzatele e appena il vino sarà evaporato aggiungete il condimento per insaporire.
in una pentola con abbondante acqua salata e due cucchiai d'olio, cuocete la pasta 2 minuti in meno riepetto al tempo di cottura indicato, scolatela nella padella con il condimento avendo cura di aggiungere qualche cucchiaio di acqua della cottura della pasta, amalgamando il tutto. riempite le scodelle, irroratele con un filo d'olio e passate in forno a 220°C per 10 minuti



martedì 28 luglio 2009

a gentile richiesta le mie sarde a beccafico



questa donnina di mare qui, un giorno mi chiese...
-"ma come le fai tu, le sarde a beccafico?"
ahahahahah abbiamo scoperto, il panzonello oramai quasi allo sbarco in questo mondo ed io, che usiamo più o meno la stessa ricettuzza a meno di alternanze di agrumi ;)
Vi trascrivo la mia con una variante al finocchietto di montagna :)



20 sarde
100 g di pangrattato
2 cucchiai scarsuliddi di pecorino grattugiato
2 acciughette sott'olio
1 cucchiaino raso di zucchero
mezza cipolla rossa
una manciata di foglie d'alloro
un'arancia
un limone (ma questa volta ho usato un lime)
20 g di passolina (uva passa)
20 g di pinoli
un piccolo mazzetto di finocchietto di montagna
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe


Ammolate la passolina in acqua tiepida, nel frattempo aprite le sarde a libro eliminando le interiora, la testa e la lisca, lasciatele unite solo per il dorso. Sciacquatele e mettetele a scolare dentro un colapasta. In una padella con un paio di cucchiai di olio, fate rosolare la cipolla tagliata finissima, fate sciogliere le acciughe e poi unite il pangrattato che farete tostare a fuoco leggio, rimestando sempre. Appena prende colore aggiungete la passolina strizzata, i pinoli e le scorze grattugiate degli agrumi, il pecorino ed il sale se serve, il pepe e lo zucchero. Togliete dal fuoco e incorporate dell'altro olio crudo per legare, uno o due cucchiai, e il finocchietto di montagna precedentemente lavato e asciugato. Fate raffreddare leggermente. Affettate sottilmente mezza arancia, tagliate a metà le fette e mettetele da parte, poi prendete una sarda alla volta, ponetela nel recipiente con il composto di pane e riempitela con il ripieno preparato, arrotolatela a mo' di involtino, con la coda verso l'alto, sistematela in una teglia unta d'olio, alternandole con una foglia d'alloro e una mezza fettina di arancia, pressatele leggermente una all'altra per evitare che si aprano. Irrorate con il succo della mezz'arancia spremuta, un filo d'olio e una manciata di pangrattato. Informate per 10-15 minuti a 180°C


lunedì 27 luglio 2009

quante sono le gemelle?



2 sono!
e come sono?
dolcissime sono!
esattamente come queste due ricette che propongo per la loro raccolta estivissimissima


Crostatine di panna cotta con composta di fichi e caramello



Bicchieri di panna cotta, composta di fichi e cardamomo



ingredienti per 8 tartellette da 10 cm di diametro
pasta sucrée alle mandorle
250 g di farina 00
5o g di farina di mandorle
100 g di burro a temperatura ambiente
80 g di zucchero a velo
1 pizzico di sale
2 uova piccole
Impastate gli ingredienti lavorando pochissimo con le punte delle dita oppure date l'incombenza alla planetaria che se la cava egregiamente ;)
avvolgete l'impasto nella pellicola e ponete in frigo per almeno 2 ore
panna cotta
500 ml di panna fresca
250 ml di latte
12 g di gelatina in fogli
100 g di zucchero
1 bacca di vaniglia
ammollate in acqua fredda la gelatina. In un pentolino portate a bollore la panna, il latte e lo zucchero con la bacca di vaniglia incisa e liberata dei suoi semi. Togliete dal fuoco e aggiungete la gelatina mescolando fino a completo scioglimento.
caramello
100 g di zucchero semolato
2 cucchiai di acqua
composta di fichi
8 fichi verdi + 4 fichi per decorare
70 g di burro
mezzo bicchierino di cognac
50 ml di acqua
2 cucchiaini rasi di zucchero
sbucciate e tagliate a quadrucci 8 fichi, poneteli in una padella sul fuoco con l'acqua, lo zucchero e il burro appena la frutta assumerà una consistenza piuttosto morbida sfumate con il cognac e alzate la fiamma per fare avaporare.

per 4 bicchieri
10 biscotti secchi al limone
4 bacche di cardamomo verde che mi ha regalato l'amica mia Enzuccia





Imburrate le tegliette ed infarinatele eliminando la farina in eccesso. Distribuite la pasta sucrée dopo averla stesa con il mattarello con uno spessore di 3-4 mm. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e infornate le tartellette a 160 °C per 8-10 minuti poi tiratele fuori, rimodellatele con l'aiuto di un cucchiaino perchè l'impasto tenderà ad afflosciarsi ( se preferite utilizzate i pesi per la cottura in bianco...io li odio), reinfornatele per altri 10 minuti o fino a completa doratura. Tirate fuori le formine e fate raffreddare qualche minuto prima di sformarle. Pestate i biscotti nel mortaio e distribuite un piccolo strato su ogni tartelletta, un po'di più sulla base di ogni bicchiere, avendo cura di compattare la farina di biscotti sul fondo del bicchiere. Sistemate un cucchiaio di composta di fichi dentro le tartellette, mettete da parte il resto. Rimettete per comodità il dolcino nella teglietta, manterrà in forma il guscio di pasta; adesso versate un paio di cucchiai di panna cotta a copertura della composta di fichi arrivando al livello del margine della pasta sucrée, ponete in frigo almeno tre ore per far rassodare la panna. Prendete i bicchieri e dividete la panna cotta rimasta, ponete in frigo a rassodare.
Trascorso il tempo necessario, tirate fuori i bicchieri dal frigo, spartite la composta di fichi rimasta e un po' di polvere di cardamomo di cui avrete precedentemente pestato i semini contenuti nelle bacche. Ponete in frigo fino al momento di servire.
Preparate il caramello mettendo sul fuoco, in una casseruola col fondo spesso, lasciate cuocere a fuoco basso senza mescolare, lo zucchero con l'acqua. Quando il caramello comincerà a bollire cambierà lentamente colore, fate molta attenzione a che non si bruci, i cristalli si scioglieranno ed è il momento di toglierlo dal fuoco. A questo punto dovrete essere molto veloci, su un tappetino di silicone della Silikomart realizzate dei ghirigori con i rebbi di una forchetta per fare i fili oppurem con un cucchiaino tracciate una "linea" di caramello, lasciate raffreddare un istante e arrotolate la "linea a spirale attorno al manico di un cucchiaio di legno, caramellate la frutta, intingendola dentro il caramello, in teoria la frutta non andrebbe affettata perchè l'umidità interna scioglie il caramello il quale non s'attacca ma i fichi troppo grandi erano ;)
Prima di servire, sformate ancora una volta i docetti, distribuite sulle tartellette la frutta caramellata e i ghirigori di caramello.



giovedì 23 luglio 2009

...un filo d'erba cipollina?

ahahahahah giusto un filo per aromatizzare il primo piatto previsto per la cena della Santuzza,



...e formaggio moBBido pure io come lei , e pasta pure io come lei ma oggi che cos'è? il giorno delle analogie e della telepatia? non era mai capitato con lei 0_O ahahahahah
ah! aggiungo che come lei, ho usato la ricotta ma non moBBida, dura da grattuggiare ;)

per 2 cristiani:
200 g di fusillotti Rummo
200 g di robiola
60 g di pomodori secchisott'olio+ 2 tagliuzzati per la decorazione
un mazzetto di rucola+ qualche foglia per la decorazione
qualche stelo di erba cipollina fresca
qualche stelo di timo fresco
un cucchiaino di capperi sotto sale
uno spicchio d'aglio
ricotta al forno grattugiata
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe

In una terrina lavorate la robiola con l'erba cipollina sforbiciata, le foglioline di timo e una macinata di pepe. Nel bicchiere del mixer frullate la rucola e i capperi dissalati bene sotto l'acqua corrente e i pomodori secchi con un po' del loro olio, se il trito dovesse essere troppo denso unite altro olio extre vergine d'oliva. Unite questo composto a quello di robiola, amalgamando bene.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela ma non troppo perchè serve dell'acqua di cottura della pasta per fluidificare il condimento, poi mescolatela nella terrina con il il composto al formaggio, decorate con i pezzetti di pomodoro secco e la rucola messi da parte. Servite con un'abbondante grattuggiata di ricotta al forno.





mercoledì 22 luglio 2009

girelle di mozzarella e fagiolini

Da un'idea vagamente modificata di Sale&Pepe, Siore e Siori, vi presento le girelle multicolori!
TAH-DAH!
Ennesimo antipasto della Santuzza ma giuro che è l'ultimo, e meno male mi vennero gl'incubi e sono sicura che vennero pure a voi, ma questo c'è e questo vi proprongo, se non vi piace cambiate canale...(miiiiiii che sono polemica stamani!)
Vi aggiorno su una buona notizia, ho trovato il sistema per non far copiare ai signori...ehm signori? va beh lasciamo perdere, dicevo per non far scopiazzare i post a quelle personcine a modo di quel fantomatico blog di cui sotto, adesso vi conto:
sono andata sulle impostrazioni di blogger, poi su Feed sito e su Consenti feed blog ho selezionato nessuno! e che cacchio!!! Quali saranno le conseguenze non chiedetemelo, non lo so, ma almeno non scopiazzano di default!


170 g di sfoglia di mozzarella ( una confezione)
2 fette di pane per tramezzini
150 g di prosciutto cotto
100 g di fagiolini cotti
una manciata di olive verdi
una manciata di foglie di lattuga
pesto genovese

Srotolate la mozzarella, tagliatela in due nel senso della lunghezza, e mettetela da parte ben stesa.
Su un foglio di carta alluminio, schiacciate il pane con un matterello, spalmatelo con un velo di pesto alla genovese, distribuite metà del prosciutto, adagiate la metà della mozzarella e infine ricoprite con i fagiolini. Schiacciate leggermente con il palmo della mano, arrotolate e compattate, aiutandovi con il foglio d'alluminio, dentro il quale chiuderete il rotolo. Fate lo stesso con gli altri ingredienti, mettete poi in frigo per almeno un'ora. Tagliate il rotolo a rondelle, spolverate con spezie a vostro piacimento (io ho usato la paprika che Enzuccia mi ha regalato), decorate con le olive e le foglie di lattuga.