Troppo tardi, finiu (quasi) tutta in un colpo, poi se la preparo la sera quannu c'è solo 'u lustro di luna salta la fase "fotografica", dunque se avanza bene perché l'indomani con la luce del giorno scatto qualche foto, s'annunca nenti. Non la pubblico oppure la rifaccio.
Torta di mele alla noce moscata
300 g di farina 00
150 g di zucchero
4 uova
1 bustina di lievito
100 ml di panna
2 mele
85 g di burro fuso
mezza noce moscata
un cucchiaio di zucchero di canna
sbattete il burro con lo zucchero, unite un uovo alla volta, la panna e la farina setacciata con il lievito e la noce moscata grattugiata. Versate l'impasto in una tortiera da 26 cm di diametro precedentemente imburrata e infarinata, distribuite le mele a raggiera affondandole leggermente nell'impasto, dopo averle sbucciate e affettate finemente. spolverate con lo zucchero di canna e infornate a 160°C per 40 minuti.Come sempre vi consiglio per la cottura, di basarvi sulla conoscenza del vostro forno. Servitela tiepida.
lunedì 28 gennaio 2013
sabato 19 gennaio 2013
deliziose clementine
La frutta di stagione non bisogna farsela sfuggire, le clementine non durano a lungo, meno delle arance; è un frutto dolcissimo dedicato ai picciriddi, picchì è senza noccioli, o come si dice impropriamente qui, senza ossa; facile da sbucciare e di un colore favoloso. Mia nipote Marta, che ormai tanto nica non è, in questo periodo sa di trovarle sempre qui da me, infatti ha ribattezzato la nostra casa come "la casa delle clementine" :D
Ho realizzato questo crostata pensando ad una frolla 'n'anticchia chiù grezzulidda, utilizzando anche la farina di grano saraceno, se vi ho convito scorrendo le foto, pigghiatevi un pizzinu e segnatevi 'sta ricetta:Per la frolla:
200 g di farina 00
100 g di farina di grano saraceno
150 g di burro a temperatura ambiente
90 g di zucchero
1 uovo
un pizzico di sale
la scorza grattugiata di una clementina non trattata
per il ripieno:
200 ml di succo di clementine
50 ml di succo di limone
30 g di farina
250 ml di panna a lunga conservazione
4 uova
100 g di zucchero Zefiro
per la decorazione:
due clementine non trattate
50 g di zucchero
due cucchiai d'acqua
mezzo baccello di vaniglia
preparate la frolla impastando tutti gli ingredienti, stendetela su un piano infarinato e foderate una teglia di ceramica da 30 cm di diametro, precedentemente imburrata e infarinata, e ponetela in frigo per mezz'ora.
Affettate sottilmente le clementine e mettetele da parte; in una padella sciogliete lo zucchero con l'acqua per su fuoco leggero, appena vedrete delle bollicine aggiungete le fettine con la vaniglia dopo aver liberato i semi dal baccello, mescolate delicatamente con un leccapentola fino a quando noterete uno sciroppo, circa 5 minuti. Sformate la torta con delicatezza, con una pinza sistemate le fettine sulla crema e per finire versate lo sciroppo.
Etichette:
cose duci e zuccherate,
crostate,
Emile Henry
giovedì 17 gennaio 2013
la cucina del cuore
ho copiato dal blog di Valentina l'incipit del suo post perché mi piace assai, spiega con pochissime parole tutto il discorso che vi farò adesso...
"La cucina del cuore. La ricetta del cuore."
intanto vi dico che si tratta di un nuovo contest, uno cuoricioso, organizzato dalla squadra di Cucinando. Comincia oggi, 17 gennaio 2013 e si conclude alla mezzanotte del 24 febbraio. Come? Si, si avete capito benissimo, stiamo pensando seriamente a San Valentino ma non solo, stiamo pensando alle ricette che realizziamo per le persone speciali, per un'occasione speciale o solo perché ci mettiamo tanto love mentre la prepariamo. Che dite partecipate? Vi cuntu quali sono le regolette da seguire, pigghiate un pizzinu:
la gara prevede una goliardica competizione culinarfotografica alla quale possono partecipare sia i possessori di un blog sia i lettori dunque TUTTI! La ricetta da realizzare è libera, ossia potete cucinare una qualunque portata, dall'antipasto al dolce a condizione che sia la vostra ricetta del cuore, dedicata a qualcuno che amate; mamma, papà, figli, fratelli, fidanzato/a, nonni o l'amico/a. Eddai che è facilissimo, siete maestri, aspettiamo le vostre ricette e le vostre foto per concorrere alla vincita di splendidi premi messi in palio da Lékué
le ricette saranno giudicate in base all'appetibilità, alla presentazione e alla foto. Usate molta cura nello scatto perché chiarisce meglio anche l'appetibilità ;)
Questi i premi per le prime tre classificate:
Primo premio:
Kit macaron
Secondo premio:
Kit roll cake
Terzo premio:
Kit cupcake
I giudici siamo i soliti noi:
Riccardo, Valentina e Lory di Cucinando
Valentina di L'aroma del caffè
Ramona di Farina Lievito e Fantasia
Pippi di Io…Così come sono
Sarah di Fragola e Limone
Sara & Paolo di Fico secco e uva passa
Morena di Menta & cioccolato
Maki di Zenzero e canella
Agostina di Pane burro e marmellata
e io
Partecipare è facilissimo; se avete un blog postate la ricetta con la foto del piatto inserendo il il banner del contest
con il link della ricetta con cui partecipate a questo post sul blog di Valentina. Se non avete un blog mandate una mail a questo indirizzo valentina.brida@gmail.com con le suddette richieste
Potrete partecipare con massimo due ricette postate dal 17 gennaio in poi.
io vi regalo la ricetta che ho realizzato per i miei cari a Natale, più amore di questo? *_*
per 16 cristiani:
500 g di lasagne all'uovo
900 g di carciofi già puliti
350 g di prosciutto cotto
burro
200 ml di vino bianco
olio extra vergine d'oliva
350 g di mascarpone
300 g di parmigiano grattugiato
200 g di svizzero originale grattugiato
un grosso spicchio d'aglio
un mazzetto di menta fresca
40 g di pistacchi
sale e pepe
affettate i carciofi e rosolateli con 50 g di burro e l'aglio tritato, sfumate con il vino bianco e dopo l'evaporazione aggiungete un paio di mestoli di brodo bollente e portate a cottura stufando. Frullate i carciofi con il mascarpone e qualche fogliolina di menta. Sporcate due teglie con l'olio, spolverate con il pangrattato il fondo e i bordi, distribuite un po' di crema sul fondo e poi disponete a strati le lasagne, il prosciutto a pezzetti e i formaggi. realizzate tre strati di pasta e finite con la crema. Prima di infornare distribuite i pistacchi tagliati grossolanamente. Cuocete in forno caldo a 190°C per circa 40 minuti.
martedì 15 gennaio 2013
piante erbacee ruvide
un'erba ruvida, pelosa, pungente, in una parola, rozza ma di una bontà indescrivibile infatti dovete assaggiarla per capire, le parole non servono.
Risotto con borragine e radicchio
per una cristiana che fussi io
200 g di borragine pulita
100 g di radicchio
100 g di riso integrale
4 noci pecan
2 foglie di alloro
2 scalogni
un rametto di rosmarino
olio extra vergine d'oliva
circa un litro di brodo vegetale
una grattata di noce moscata
lavate accuratamente la borragine, eliminate i filamenti dalle foglie più grosse. Tritate lo scalogno, ponetelo in una risottiera con un paio di cucchiai d'olio, soffriggete leggermente e poi aggiungete la borragine e il radicchio tagliati a listarelle, mescolate e aggiungete un mestolo di brodo e fate stufare qualche minuto, aggiungete il riso e le erbe aromatiche; portate a cottura aggiungendo il brodo necessario poco per volta. A fine cottura mantecate con un giro d'olio e la noce moscata, lasciate riposare qualche minuto e servite. Se volete potete mantecare con burro e un po' di parmigiano ma sappiate che è buonissimo e gustoso anche senza.
Risotto con borragine e radicchio
per una cristiana che fussi io
200 g di borragine pulita
100 g di radicchio
100 g di riso integrale
4 noci pecan
2 foglie di alloro
2 scalogni
un rametto di rosmarino
olio extra vergine d'oliva
circa un litro di brodo vegetale
una grattata di noce moscata
lavate accuratamente la borragine, eliminate i filamenti dalle foglie più grosse. Tritate lo scalogno, ponetelo in una risottiera con un paio di cucchiai d'olio, soffriggete leggermente e poi aggiungete la borragine e il radicchio tagliati a listarelle, mescolate e aggiungete un mestolo di brodo e fate stufare qualche minuto, aggiungete il riso e le erbe aromatiche; portate a cottura aggiungendo il brodo necessario poco per volta. A fine cottura mantecate con un giro d'olio e la noce moscata, lasciate riposare qualche minuto e servite. Se volete potete mantecare con burro e un po' di parmigiano ma sappiate che è buonissimo e gustoso anche senza.
Etichette:
Emile Henry,
Primo,
risotto
domenica 13 gennaio 2013
il tè della domenica
quando ho fame bevo, mi faccio una tisana oppure un tè, bevande calde che sciolgono i grassi...almeno mi consolo, devo dire che la fase critica dietetica passò, non ho più quella fame atavica che mi faceva nesciri l'occhi 'i fora. in effetti fame non era, era voglia di spizzuliare, masticare costantemente tutto il giorno; un biscottino durante gli intervalli, un bel piatticeddu di pasta a pranzo, uno ma anche due (e tre) bicchieri di vino e soprattutto il pane, tanto pane, fresco, croccante, morbido com'è ghiè, basta che è pane da mangiare schitto o maritato, ma quant'è buono il panuzzo? ASSAI! Va beh, niente ci fa, io determinata sono, anche perché la tizia del post precedente (che fussi io) ogni mattina trasi cu mia in bagno e mi talìa i fianchi dallo specchio :D
Il tè che mi riscalda anche l'anima è un regalo dei miei adorabili amichetti Fico secco & Uva passa, è buonissimo :*
per 35 biscotti:
350 g di farina 00
40 g di mirtilli rossi secchi
90 g di nocciole
100 ml di latte caldo
130 g di burro morbido
150 g di zucchero
120 g di cioccolato bianco
un uovo
un cucchiaino di lievito
per la finitura
100 g di cioccolato fondente
mettete i mirtilli a mollo nel latte; sbattete lo zucchero con il burro, fino a renderli bianchi e spumosi. Aggiungete l'uovo e, poco alla volta, la farina setacciata, il lievito, le nocciole e il cioccolato tritati a coltello, in ultimo unite i mirtilli scolati. Realizzate delle palline d'impasto di circa 25-30 g di pezzatura, schiacciatele leggermente e ponetele su una teglia foderate con carta forno. Infornate in forno già caldo a 160°C per circa 10 minuti, sfornate e fate raffreddare sulla placca. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, intingete i biscotti tenendoli da un lato e poneteli ad asciugare su carta forno.
Etichette:
biscotti
giovedì 10 gennaio 2013
accettai la sfida
...quella che il primo dell'anno una tizia mi lanciò schiaffeggiandomi, in modo figurato, nella quiete della mia stanza da bagno. Ero ddocu tranquilla per i fatti miei, immersa nei miei effluvi, quando lei mi taliò dallo specchio apostrofandomi con un epiteto irripetibile. Inutile negare che mi offese fino al midollo ma è altrettanto innegabile che ragione aveva. Si deve perdere il tuo nome, mi disse taliandomi 'nta l'occhi, ma quanto ti stai facennu? Sembri un torta che lievita nel forno, come una delle tue, belle e buone da mangiare, ma quelle dolci sono, tu sì 'na cristiana ed è evidente che stai esagerando; pari n'arancina chi pedi.
Va beh, l'ho detto, arancina chi pedi mi chiamò...
A quel punto non potevo sottrarmi, sentivo che dovevo raccogliere la sfida che per me è doppia; perdere 10 kg e cucinare sempre cose buone, pizze e paste sugose, biscotti e torte, carni e pesci a go_go. Quindi, cari i miei lettori vicini e lontani, io produco e gli altri mangiano; accollatevi questi biscotti, (ancora biscotti, si) che mandano in visibilio, mi hanno detto e io ci credo.
Per fugare ogni ragionevole dubbio, devo dire che la tipa allo specchio ero io, autocoscienza, semplice autocoscienza.
Biscotti morbidi al triplo cioccolato:
per 45 pezzi
145 g di cioccolato bianco
145 g di cioccolato fondente in gocce grandi
420 g di farina 00 setacciata
30 g di cacao amaro setacciato
70 g di burro ammorbidito
40 g di burro salato morbido
100 g di zucchero
un uovo
un cucchiaino di estratto di vaniglia
100 ml di latte aromatizzato ai mirtilli secchi
un cucchiaino di lievito in polvere
Scaldate il forno a 160°C. Tagliate a pezzi il cioccolato bianco e scioglietelo a bagnomaria con il latte. Nello sbattitore unite il burro con lo zucchero, sbattete per ottenere una crema, aggiungete l'uovo e continuate a sbattere per amalgamare. Incorporate il cioccolato bianco e dopo, poco alla volta, il cacao, la farina, il lievito e il cioccolato in gocce. Realizzate delle palline di circa 40 g, schiacciatele leggermente e ponetele su una placca foderata con carta forno ben distanziate tra loro. Infornate per circa 15 minuti, controllate la cottura. Sfornate e fate raffreddare sulla placca prima di riporli dentro una scatola di latta.
Va beh, l'ho detto, arancina chi pedi mi chiamò...
A quel punto non potevo sottrarmi, sentivo che dovevo raccogliere la sfida che per me è doppia; perdere 10 kg e cucinare sempre cose buone, pizze e paste sugose, biscotti e torte, carni e pesci a go_go. Quindi, cari i miei lettori vicini e lontani, io produco e gli altri mangiano; accollatevi questi biscotti, (ancora biscotti, si) che mandano in visibilio, mi hanno detto e io ci credo.
Per fugare ogni ragionevole dubbio, devo dire che la tipa allo specchio ero io, autocoscienza, semplice autocoscienza.
Biscotti morbidi al triplo cioccolato:
per 45 pezzi
145 g di cioccolato bianco
145 g di cioccolato fondente in gocce grandi
420 g di farina 00 setacciata
30 g di cacao amaro setacciato
70 g di burro ammorbidito
40 g di burro salato morbido
100 g di zucchero
un uovo
un cucchiaino di estratto di vaniglia
100 ml di latte aromatizzato ai mirtilli secchi
un cucchiaino di lievito in polvere
Scaldate il forno a 160°C. Tagliate a pezzi il cioccolato bianco e scioglietelo a bagnomaria con il latte. Nello sbattitore unite il burro con lo zucchero, sbattete per ottenere una crema, aggiungete l'uovo e continuate a sbattere per amalgamare. Incorporate il cioccolato bianco e dopo, poco alla volta, il cacao, la farina, il lievito e il cioccolato in gocce. Realizzate delle palline di circa 40 g, schiacciatele leggermente e ponetele su una placca foderata con carta forno ben distanziate tra loro. Infornate per circa 15 minuti, controllate la cottura. Sfornate e fate raffreddare sulla placca prima di riporli dentro una scatola di latta.
Etichette:
biscotti,
cioccolato,
cose duci e zuccherate
venerdì 4 gennaio 2013
un muzzicuni
...a una stellina glielo diamo? Per forza bisogna darglielo, picchì sannunca s'affinni. Potrebbe pensare che non vi piace, offendendosi a morte. Allora segnatevi 'sta ricetta, fatele e mangiatele pensando ammia.
Stelline mandorle e vaniglia ripiene alle fragole
80 g di mandorle con la buccia
280 g di farina 00
120 di zucchero
150 g di burro morbido
un cucchiaino di essenza di vaniglia
un pizzico di sale
un uovo
confettura di fragole
Tritate le mandorle in un mixer e mettetele in una ciotola con tutti gli ingredienti, impastate, fate una palla, avvolgetela nella pellicola e poi ponetela in frigo per un'ora. Stendete la pasta ad uno spessore di 3 mm e con un coppapasta a forma di stella, ritagliate i biscotti e metteteli in una placca foderata con carta forno; praticate un foro al centro in metà delle stelline con un piccolo coppapasta rotondo. Cuocete in forno caldo a 160°C per 10 minuti, sfornateli e fateli raffreddare completamente. Con una spatola distribuite un po' di confettura, coprite con il biscotto con il buco e poi spolverate con zucchero a velo.
Stelline mandorle e vaniglia ripiene alle fragole
80 g di mandorle con la buccia
280 g di farina 00
120 di zucchero
150 g di burro morbido
un cucchiaino di essenza di vaniglia
un pizzico di sale
un uovo
confettura di fragole
Tritate le mandorle in un mixer e mettetele in una ciotola con tutti gli ingredienti, impastate, fate una palla, avvolgetela nella pellicola e poi ponetela in frigo per un'ora. Stendete la pasta ad uno spessore di 3 mm e con un coppapasta a forma di stella, ritagliate i biscotti e metteteli in una placca foderata con carta forno; praticate un foro al centro in metà delle stelline con un piccolo coppapasta rotondo. Cuocete in forno caldo a 160°C per 10 minuti, sfornateli e fateli raffreddare completamente. Con una spatola distribuite un po' di confettura, coprite con il biscotto con il buco e poi spolverate con zucchero a velo.
Etichette:
biscotti,
cose duci e zuccherate
martedì 1 gennaio 2013
Uno
Uno gennaio duemilatredici, si ricomincia con il calendario, si ricomincia da uno_zero_uno. Eh? Lo so, non ricomincia niente, ovviamente, tutto continua, scorre secondo le stagioni cambiate, le cose già iniziate e qualche progetto da azzizzare. Detto ciò continuo, sulla scia degli ultimi cinque anni, trascrivendo una ricettuzza, a noi è piaciuta assai, spero che piaccia anche a voi. Buon anno.
Strozzapreti pesce spada, asparagi e gamberoni
per 4 cristiani:
per la pasta
300 g di farina
un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
200 ml circa di acqua tiepida
per il condimento
12 asparagi
300 g di pesce spada
300 g di gamberoni
una cipolla rossa
un bicchierino di vodka
100 ml di panna fresca
un mazzetto di prezzemolo tritato
un'arancia
pepe
sale
Impastate la farina con l'olio e l'acqua, otterrete una palla liscia e morbida.Stendete la pasta con un matterello ad uno spessore di circa un paio di millimetri, tagliatela a strisce di 5 cm e poi a listarelle di 4 mm. Con santa pacienza, prendete ogni listarella e arrotolatela tra le mani fino a realizzare un coccitello di pasta. Infarinate una spianatoia di legno, ponete gli strozzapreti e spolverate ancora di farina. Fate riposare un'ora circa. Preparate il condimento soffriggendo la cipolla tritata, aggiungete gli asparagi tagliati a rondelle avendo cura di lasciare la punta lunga un paio di cm. Unite, poco alla volta, il brodo bollente, portando a cottura gli asparagi. Aggiungete il pesce spada tagliato a dadini e i gamberi sgusciati, irrorate con la vodka e poi fiammeggiate. Finite con la panna e amalgamate bene mescolando. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e poi fatela saltare con il condimento. Prima di servire, spolverate una macinata di pepe, la scorza dell'arancia grattugiata e il prezzemolo.
Strozzapreti pesce spada, asparagi e gamberoni
per 4 cristiani:
per la pasta
300 g di farina
un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
200 ml circa di acqua tiepida
per il condimento
12 asparagi
300 g di pesce spada
300 g di gamberoni
una cipolla rossa
un bicchierino di vodka
100 ml di panna fresca
un mazzetto di prezzemolo tritato
un'arancia
pepe
sale
Impastate la farina con l'olio e l'acqua, otterrete una palla liscia e morbida.Stendete la pasta con un matterello ad uno spessore di circa un paio di millimetri, tagliatela a strisce di 5 cm e poi a listarelle di 4 mm. Con santa pacienza, prendete ogni listarella e arrotolatela tra le mani fino a realizzare un coccitello di pasta. Infarinate una spianatoia di legno, ponete gli strozzapreti e spolverate ancora di farina. Fate riposare un'ora circa. Preparate il condimento soffriggendo la cipolla tritata, aggiungete gli asparagi tagliati a rondelle avendo cura di lasciare la punta lunga un paio di cm. Unite, poco alla volta, il brodo bollente, portando a cottura gli asparagi. Aggiungete il pesce spada tagliato a dadini e i gamberi sgusciati, irrorate con la vodka e poi fiammeggiate. Finite con la panna e amalgamate bene mescolando. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e poi fatela saltare con il condimento. Prima di servire, spolverate una macinata di pepe, la scorza dell'arancia grattugiata e il prezzemolo.
Iscriviti a:
Post (Atom)